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Come trovare la tua visione come fotografo

 


È frustrante essere un buon fotografo ma non sapere cosa fare con le proprie capacità: puoi conoscere la tua macchina fotografica dentro e fuori, essere in grado di comporre una buona foto e catturare un grande momento, ma senza visione, ti sentirai sempre senza meta come fotografo. Rimarrete bloccati a scattare foto che non vi ispirano e forse anche a gestire un’attività fotografica che vi farà sopravvivere.


Che cos’è la “visione”?

La visione ha a che fare con il vedere, e i fotografi praticano costantemente l’arte del vedere. Avere una visione significa sapere perché si scattano foto. Sai cosa vuoi realizzare. Non sei controllato da ciò che gli altri fotografi ti dicono di fare. Sai cosa stai inseguendo e perché. “La visione è l’arte di vedere le cose invisibili” (Jonathan Swift).

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Di chi è la visione che stai vivendo?

Senza una visione propria, potresti vivere la visione di un altro fotografo. Vedi lo stile fotografico di tutti gli altri e senti di doverti conformare a quello anche se non vuoi. ma in questo modo…la tua visione non è la tua. Ma come trovare la propria visione come fotografo?

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Photo by Ashim D’Silva on Unsplash

Guardati indietro per trovare la tua visione

Parti dal tuo lavoro come fotografo e riscopri ciò che hai fatto in passato. Spesso non ci si rende conto del significato delle proprie scoperte finché non si vede un filo che le collega tutte. In tutta la tua esplorazione come persona creativa, vedrai gli indizi della tua visione. Concentrati su questi cinque punti:

  • Considera quali libri ami leggere.
  • Prendi nota di ciò che guardi.
  • Che tipo di musica ascolti?
  • Se fai uno schizzo o dipingi, qual è il tuo soggetto?

Ora, collega la fotografia con le tue altre attività creative, per esempio in questo modo: Tendo a leggere romanzi che esplorano la natura umana, ascolto musica con testi che parlano della vita ideale, mi piace la commedia che si prende gioco della routine quotidiana, scrivo su temi di crescita personale e studio le scienze umane all’università. Amo fotografare le persone di strada  perché mi permette di esplorare la personalità e il modo in cui le persone si comportano. Vedi in questo modo la connessione tra le tue attività creative e la fotografia?

Ricorda sempre che “Non si fa una fotografia solo con la macchina fotografica. Noi portiamo all’atto della fotografia tutte le immagini che abbiamo visto, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo  ascoltato, le persone che abbiamo amato“. (Ansel Adams)

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Photo by Markus Spiske on Unsplash

Raccogli le foto che ami di più

  • Da che tipo di foto sei attratto e quali sono le tue foto preferite che hai scattato?
  • Cosa vedete in quelle foto e come si collegano alle vostre altre attività creative?
  • Guardate oltre la vostra fotografia a quella degli altri. Quali stampe ha acquistato o quali libri di fotografia possiede?
  • Andando avanti, fate attenzione a ciò che vi costringe a prendere la macchina fotografica e a scattare una foto.

Elenca le tue stranezze come persona

Per quanto sia strana come domanda, lo scopo è quello di scoprire cosa c’è di unico e interessante in te come persona creativa.

  • Hai uno strano hobby?
  • Avete qualche rituale divertente?
  • Cosa ti imbarazza di più?
  • Elenca le cose bizzarre che ti rendono interessante.

 

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Photo by Mahmudul Hasan Shaon on Unsplash

Quali sono le tue citazioni fotografiche preferite 3-5?

Le tue citazioni fotografiche preferite ti aiuteranno a trovare la tua visione come fotografo.

  • Mi rendo conto sempre di più di quello che serve per essere un buon fotografo. Ci si va sopra la testa, non solo fino al collo. (Dorothea Lange)
  • Fotografare è assaporare la vita intensamente, ogni centesimo di secondo”. – (Marc Riboud)
  • Per me la macchina fotografica è un album di schizzi, uno strumento di intuizione e spontaneità. (Henri Cartier-Bresson)
  • Tendo a pensare all’atto di fotografare, in generale, come a un’avventura. La cosa che preferisco è andare dove non sono mai stato (Diane Arbus)
  • Scattare foto è come andare in punta di piedi in cucina a tarda notte e rubare biscotti Oreo (Diane Arbus)
  • La mia vita è plasmata dal bisogno urgente di vagare e osservare, e la mia macchina fotografica è il mio passaporto ( Steve McCurry)
  • La cosa più difficile per me è il ritratto. Devi cercare di mettere la macchina fotografica tra la pelle di una persona e la sua camicia. (Henri Cartier-Bresson)

Le tue citazioni preferite hanno qualcosa in comune con le tue attività creative, le tue foto preferite e le tue stranezze personali?

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Photo by Joshua Earle on Unsplash

Fai attenzione a ciò che dici quando sei arrabbiato

A volte il traboccamento spontaneo dell’emozione contiene l’esatta rivelazione di ciò che è la vostra visione. Come reagite quando le vostre foto vengono criticate? Se non sei mai stato criticato, trova una community per condividere il tuo lavoro online. Prima o poi, una persona ti farà sapere cosa pensa delle tue foto. Ti insulteranno senza sosta. Se tutto va bene, ti entrano sotto la pelle e ti frustano. Le parole che pronunci sono l’espressione della tua visione. Mi piace andare nel caos e farne qualcosa di bello. E se ci sono delle imperfezioni nella foto, tanto meglio. Perché dove ci sono macchie e polvere e grano – è lì che le cose si sono fatte reali.

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Photo by Burak K on Pexels

Chiediti: quale problema risolve la tua visione?

A questo punto, dovresti avere un’idea di quello che cerchi come fotografo. Non preoccuparti, ci vuole un po’ di tempo per avere una visione precisa. Un approccio finale è quello di chiedersi quale problema affronti la tua visione.

La mia fotografia e il mio lavoro quotidiano sono pervasi dal tentativo di capire me stesso e questo è in linea con i libri che leggo, la commedia di cui rido e i momenti che catturo. Mentre fotografo la mia famiglia, mia moglie, mia figlia, gli amici, le altre persone e gli eventi sociali, arrivo a capire l’umanità e un po' di me stesso. Mi ritrovo così in luoghi in cui non sarei mai potuto essere se non scattassi fotografie, se non amassi la fotografia. «La macchina fotografica è una scusa per stare in un posto che altrimenti non ti appartiene» (Susan Meiselas)


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Photo by Pixabay on Pexels

La tua visione dovrebbe farti crescere

Le persone con una visione prevedono esattamente quello che cercano e perché. Lavorano per questo, superando gli ostacoli e le loro debolezze. Per trovare la tua visione come fotografo:

  • Esplora la tua creatività.
  • Chiediti: quale problema risolve la mia visione?
  • Come rende la vita più profonda e migliore?
  • Chi devo essere per dare vita a questa visione?
  • Cosa devo fare coerentemente per dare vita a questa visione?
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Come scegliere immagini persuasive per le tue email?

 


Sapevi che esiste un metodo per scegliere scientificamente immagini super-persuasive da inserire nelle tue email? Oggi ti spieghiamo in cosa consiste e come creare il visual perfetto per massimizzare le performance delle tue campagne email.

Nella attività di promozione online è fondamentale saper attirare l’attenzione e di conseguenza persuadere le persone nel compiere l’azione di risponderci. Questo è ancora più evidente nell’Email Marketing, soprattutto quando è volto alla generazione di contatti profilati, dove la competizione sul ricevere e attirare attenzione nell’inbox è sempre più agguerrita.

Pertanto, utilizzare un metodo scientifico (cioè replicabile) per poter catturare l’attenzione del proprio pubblico potenziale e avviarlo verso il percorso decisionale di acquisto.

Studiare il design, il colore e le immagini a livello teorico e svolgere continui e svariati test sul campo è fondamentale per consolidare una procedura e un metodo funzionali che, indipendentemente da chi la mette in esecuzione, portano ad ottenere sempre un risultato professionale e profittevole.

I 3 sistemi base per comunicare

Noi essere umani abbiamo tre strumenti che usiamo per scambiare idee con altre persone:

  1. scrittura. Scrivere le parole, farle recapitare alla persona e farle leggere permette una comunicazione (proprio quello che stiamo facendo noi adesso). Si tratta certamente di un livello sofisticato, perché richiede la conoscenza di un alfabeto, la capacità di scrivere concetti mediante quella simbologia e la possibilità di leggere e interpretare quei termini in modo da poterli duplicare
  2. parola. Comunicare tramite la voce esprimendo concetti comprensibili ad un’altra persona è una cosa che facciamo abitualmente, la diamo per scontata ma è un livello certamente evoluto di comunicare. Basti pensare a quando andiamo all’estero o incontriamo qualcuno che non parla la nostra lingua: in quegli attimi la comunicazione tramite la parola risulta meno famigliare
  3. gestualità. Un sistema molto semplice per comunicare sono proprio i gesti e la mimica facciale. Possiamo ad esempio comprendere un messaggio di antagonismo anche solo dall’espressione e dalla postura di chi abbiamo davanti e questo fa della gestualità uno strumento molto immediato, seppur primitivo.

Ora la domanda sorge spontanea: quale di questi 3 sistemi comunica in modo semplice e diretto alla nostra mente?

Se hai risposto la gestualità, ci hai visto giusto! E gestualità significa ciò che osserviamo, pertanto le IMMAGINI.

Fatta questa premessa indispensabile per comprendere appieno l’importanza delle immagini nella nostra vita e, quindi, anche nella promozione, adiamo a capire quali sono le regole fondamentali per scegliere scientificamente immagini super-persuasive.

1. Definisci chiaramente il messaggio che vuoi comunicare

Per scegliere un’immagine comunicativa dobbiamo come prima cosa stabilire qual è il messaggio che desideriamo far arrivare a chi la osserva: un’immagine deve avere un solo messaggio non ne può avere altri e deve essere inequivocabile (o quanto meno fraintendibile possibile).

Vediamo un esempio:

immagine persuasiva della libertà

Questa immagine esprime immediatamente una cosa: libertà

Una volta stabilito chiaramente il messaggio che vogliamo veicolare, dobbiamo fare in modo che questa comunicazione arrivi a destinazione e “convinca” l’utente a fare una determinata azione.

I 3 aspetti chiave della comunicazione visiva persuasiva

Per convincere l’utente a compiere un’azione ecco che entrano in nostro soccorso 3 regole essenziali della comunicazione visiva persuasiva:

  1. Lo schema temporale della percezione

Questo concettosi basa su due fattori chiave, il primo è che per noi occidentali il tempo scorre da sinistra verso destra, quindi a sinistra troviamo il passato e a destra troviamo il futuro. Il secondo è che le cose che stanno in alto sono positive mentre quelle in basso negative.

schema temporale della percezione

In tal senso se mettiamo sull’asse orizzontale lo scorrere del tempo a sinistra il passato a destra il futuro e sull’asse verticale la percezione positiva in alto e negativa in basso, possiamo suddividere la nostra immagine in 4 parti uguali delle quali due aree diventano determinanti. L’angolo in alto a destra sarà l’area di proiezione positiva, mentre l’angolo in basso a sinistra l’area di ricordo negativo.

Un esempio di come funziona questo schema analizzando due banner pubblicitari:

banner pubblicitario politico
banner pubblicitario obama

La prima figura è un messaggio completamente rivolto al passato: la parte emozionale (dettata dall’utilizzo delle immagini) infatti è tutta sulla sinistra, i personaggi hanno lo sguardo rivolto al passato e persino il colore bianco e nero è un chiaro richiamo al passato. L’area più importante di proiezione positiva è completamente vuota e non sfruttata.

Al contrario la seconda figura usa la parte di sinistra non cercando alcuna emozione, mentre la parte destra mostra il messaggio di positività, sguardo rivolto al futuro e soprattutto direzionato verso la chiamata all’azione che dovrà compiere il destinatario del messaggio: una “X” sul logo elettorale.

Così funziona lo schema temporale della percezione. 

  1. Estetica

Capita molto spesso di imbattersi in persone che credono che l’estetica sia qualcosa di soggettivo, cioè quella cosa è bella quindi è estetica, quella cosa è brutta quindi non è estetica. In realtà ciò che piace è soggettivo mentre i concetti di estetica sono prettamente matematici e quindi super oggettivi.

Vediamo nel dettaglio quali sono queste formule matematiche che determinano l’estetica. La prima è la simmetria geometrica, per cui nel corso degli anni storici dell’arte e filosofi hanno messo a punto e determinato delle precise regole ed elementi considerati simmetrici (come l’ordine, la rigidità formale, la quiete, la semplicità) e asimmetrici (come il movimento, la libertà, il caos).

 La seconda è la sezione aurea (o regola dei terzi), che rappresenta un’espressione ricorrente in natura e che si sviluppa dalla sequenza di Fibonacci, più comunemente chiamata Spirale a Chiocciola. 

sezione aurea

In fotografia è stata chiamata regola dei terzi ed utilizzata per dare il giusto equilibrio e aromia estetica alle immagini, facendo combaciare il soggetto principale in corrispondenza del terzo, come in questo esempio:

regola dei terzi

La terza e ultima regola è la definizione e nitidezza. Le immagini sgranate non piacciono a nessuno, sono sinonimo di amatoriale e poca professionalità. Quindi usa immagini con elevata nitidezza, sempre: risulteranno molto persuasive perché molto reali e quindi emozionanti per chi le osserverà.

  1. Immedesimazione

La chiave vincente per emozionare il nostro potenziale cliente è quella di farlo immedesimare, fare in modo che egli viva l’emozione presente nell’immagine e quindi riceva in prima persona il messaggio che vogliamo comunicargli.

A tal proposito esistono 4 accorgimenti indispensabili per fare sì che ciò avvenga:

  1. Proiezioni mentali migliorative: il soggetto dell’immagine deve essere simile al nostro pubblico di destinazione del messaggio ma a un livello superiore di status (benessere oppure di vitalità).
  1. Abbigliamento adeguato: il soggetto della nostra immagine deve essere vestito in modo consono al ruolo che riveste: un dottore dovrà avere il camice sopra la camicia con cravatta, uno chef dovrà avere l’abito tipico e il cappello da cuoco, un imbianchino dovrà avere la tuta da lavoro, etc. 
  1. Ambientazione: il soggetto deve essere contornato da un ambiente e da oggetti che sono in linea con la sua professione e col messaggio. Se dovessimo andare da un dentista nuovo, sicuramente guarderemo la pulizia delle attrezzature e delle sale prima di fidarci, allo stesso modo succede con un’immagine
  1. Azione / Interazione: come il soggetto interagisce con l’ambiente circostante? Sta facendo qualcosa? Ecco quella tipologia di attività se siamo stati bravi nei punti precedenti servirà a far vivere la stessa emozione a chi sta guardando la nostra immagine, quindi se il personaggio sarà in relax vivrà relax, se il soggetto invece indicherà un oggetto nella stanza il destinatario del nostro messaggio sarà spinto a guardare quell’oggetto.

2. Sii essenziale e utilizza elementi che rafforzino il messaggio

Elimina, quindi, tutte le distrazioni che non rafforzano il messaggio. Questo perché se si tende ad abbondare e aggiungere il risultato spesso è qualcosa di molto confuso, che non colpisce nel segno. Una volta tolto il superfluo, lasciato solo il necessario che rafforzava il messaggio ecco: abbiamo la nostra immagine super persuasiva.

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9 consigli per migliorare la reach organica su Instagram


Raggiungere un elevato numero di persone sui social media è sempre più difficile.

L'iscrizione alle piattaforme social non significa automaticamente visibilità. Bisogna impegnarsi pubblicando con frequenza contenuti interessanti per il pubblico di riferimento, interagire il più possibile e testare a più non posso cosa funziona per la propria community e cosa no.

Instagram, il quarto social network più utilizzato in Italia, è un ottimo canale per promuovere i propri prodotti e servizi, ottenere interazioni e costruire una community che condivida i valori del proprio brand.

Infatti, sul blog ufficiale del social si legge che:

✔ il 90% delle persone su Instagram segue un'azienda

✔ 2 persone su 3 sostengono che Instagram agevoli l'interazione con il brand

✔ il 50% delle persone dichiara di essere più interessato a un brand se lo vede pubblicizzato su Instagram.

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Come ottenere fotografie con sfondo bianco in ogni situazione


 

Realizzare una fotografia con sfondo bianco, è stata una delle prime sfide che mi sono posto quando ho iniziato ad appassionarmi a questa bellissima arte.
Cercare di ricreare quella magica atmosfera da pubblicità, dove il soggetto viene messo in evidenza grazie al forte contrasto cromatico con lo sfondo, non è una tecnica così difficile.

Se quindi anche tu vuoi provare questa piccola avventura fotografica, sei capitato nel post giusto. Infatti potrai trovare tutte le informazioni utili per realizzare fotografie con lo sfondo bianco in qualsiasi situazione.

Ti sento fremere, quindi non perdiamoci in troppe chiacchiere e iniziamo con la parte tecnica del post.

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La guida definitiva per imparare come creare un blog di viaggio


Curiosando su internet, non è difficile imbattersi nei blog di viaggio: tutti, almeno una volta, hanno dato un’occhiata a qualche post dove un travel blogger descriveva la sua esperienza in questo o quest’altra città.

Se molti si fermano lì, c’è anche chi decide che questo percorso è quello che fa proprio al caso suo. Tra questi ci sei proprio tu? Beh, allora ti starai chiedendo come iniziare con il piede giusto.

Sicuramente avrai molti dubbi: costi, tempistiche, programmazione di siti web… sicuramente non si tratta di una strada facile, ma non è neanche impossibile: basta un po’ di organizzazione e tanta, tantissima passione.

È proprio quest’ultima che, in qualche anno, ti permetterà di trasformare un piccolo blog in un portale apprezzato dai viaggiatori che navigano il web, e chissà, magari a renderlo anche un lavoro a tutti gli effetti.

Tuttavia, non si tratta di un processo immediato, e certamente non è semplice per chi è alle prime armi.

Come web agency che si occupa della realizzazione di siti web, proviamo ad indicarti quali sono gli step fondamentali da seguire per creare un blog di viaggio.

Sei pronto? Ecco come iniziare la tua avventura.