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Come scrivere una pagina contatti di un sito web efficace e creativa?

 


Per abbindolarti e farti proseguire nella lettura, potrei iniziare questo post sulla pagina contatti di un sito web dicendoti che questa è una delle pagine più visitate di un sito e che non puoi dimenticartene.

Potrei.

La verità – e qui chiedo perdono ai guru e alle guru del marketing che tirano acqua al loro mulino a seconda della situazione – è che tutte le pagine di un sito vanno curate e rifinite in dettaglio, nessuna esclusa.

Questo perché ogni spazio a nostra disposizione per comunicare e intrecciarci con le persone è preziosissimo: è un’occasione per definirci come brand e come esseri umani, ringraziare chi viene a farci visita e stimolare a scriverci, metterci a disposizione e ribadire la nostra promessa ai potenziali clienti.

Quindi? Quindi anche il testo della pagina contatti di un sito web deve essere maneggiato con cura e progettato con le stesse attenzioni che mettiamo nelle altre sezioni del sito: about page, sales page, home page e via dicendo (approfondiremo anche queste nei prossimi articoli).

Vediamo insieme come realizzare una pagina contatti efficace, con quel pizzico di creatività che la rende più accogliente e memorabile, più qualche esempio di informazioni che secondo me è bene aggiungere per dare più valore al nostro business.

Cominciamo.

Pagina contatti di un sito web e menu di navigazione

Prima di infilarci dentro il tema centrale di questo post, ci tengo ad approfondire un piccolo aspetto legato a usabilità/user experience e che risponde a domande che spesso mi vengono fatte, del tipo: quando si costruisce il menu di navigazione, dove si inserisce la voce della pagina contatti? c’è libertà di scelta? ci sono delle convenzioni che è meglio rispettare?

La prassi vuole che, nel menu di navigazione, la pagina contatti venga posizionata all’ultimo posto, seguita solo in alcuni casi dalla lentina di ricerca sul sito. Il mio consiglio è di non inventarti nuovi modi di fare le cose di sempre e di lasciarla lì dov’è, per non confondere le persone che si aspettano di trovare un certo tipo di informazioni secondo la logica che conoscono.

Altra questione: quanto si può andare di creatività con la voce del menu di navigazione? al posto di “contatti” si può usare “scrivimi” o “lasciami un messaggio”?

Per me la risposta è sì se l’etichetta che scegliamo di dare: 

  • è coerente con tutto il contenuto del sito; 
  • è chiara e non genera fraintendimenti;
  • contribuisce a definire la personalità del brand.

Nella mia esperienza, mi è capitato di sostituire la voce “contatti” con “fai una domanda”, “vieni a trovarci”, “ottieni risultati”, “chiedici di più”, ma queste scelte sono state dettate da un grande lavoro di progettazione del contenuto a monte e di definizione di tono di voce.

Pagina contatti, i dati del tuo brand

Siamo persone reali, vere, abbiamo business in crescita che guardano al futuro e che vogliono distinguersi. Diciamo chi siamo, a gran voce.

Per questo nella pagina contatti è utile ribadire i dati dell’attività: brand name, nome e cognome, partita IVA, sede legale e operativa, un indirizzo email valido, la PEC, il numero di telefono, account Skype o similare.

Ti ricordo che alcune delle informazioni sopra citate vanno inserite anche nel footer per cui, se la tua pagina non è molto lunga ed è ben organizzata, puoi omettere questi dati e lasciarli solo al fondo perché facilmente raggiungibili.

Ma… bisogna proprio mettere tutte queste informazioni nella pagina contatti? Dipende da settore, tipo di lavoro, questioni di privacy.

Però.

Se hai un negozio fisico, una bottega, un laboratorio, un ufficio aperto ai clienti, scrivere l’indirizzo in cui lavori è F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E per farti trovare; se lavori quasi del tutto online o hai un ufficio in casa, il tuo indirizzo è secondario.

Stesso discorso per il telefono o il cellulare. Alcuni brand si muovono benissimo via email, Skype, Zoom e non hanno bisogno di lasciare ai clienti il numero di telefono; viceversa per altri business come un ristorante o un idraulico, condividere un recapito telefonico è importantissimo per la gestione degli interventi, appuntamenti, prenotazioni.

Un form essenziale e personalizzato

Dentro la pagina contatti dobbiamo inserire, a un certo punto, il famoso form o modulo nel quale chi lo compila può lasciare i suoi dati e raccontare per quale motivo ha bisogno di noi.

Opta per un modulo semplice, dove chiedi solo quello che serve: le persone sono restie a riempire form con mille dati, in più se il contatto non è super motivato a scriverti, chiedere tante cose può spaventare e disincentivare ad arrivare alla fine.

WordPress, Joomla e altri CMS, per facilitare il processo, configurano dei form contatti standard che funzionano e sono molto comodi ma che mancano di personalità.

Qui ti consiglio di lavorare sul microcopy, mettendoci la tua voce e la tua personalità in ogni singolo campo, per accogliere come si deve chi ti sta scrivendo e lavorare da subito di empatia.

Perché mettere un asettico “nome” quando possiamo modificare con “come ti chiami” o “qual è il tuo nome”? Perché lasciare il campo “messaggio” quando possiamo scaldare la comunicazione con “perché sei qui”, “dimmi tutto”, “come posso esserti utile” o “raccontami meglio”?

Possiamo aggiungere un po’ di sapore anche al bottone “invia messaggio”; nel form contatti del nuovo sito della insight l’abbiamo sostituito con un “manda pure” per essere più amichevoli e diretti.

Prova a sperimentare di creatività, ricordati però che l’obiettivo finale è quello che le persone ti scrivano, quindi vai di fantasia ma non trascurare chiarezza e semplicità.

La mappa di Google, gli orari in cui lavori e altri dettagli

Se hai un negozio fisico, allora la tua pagina contatti non può non contenere una bella mappa di Google: aiuterai i tuoi clienti a sapere dove lavori e come fare a raggiungerti. Se la tua attività è aperta solo in certi orari, ecco il momento di dirlo: eviterai che si bussi alla tua porta il lunedì pomeriggio, il tuo giorno libero.

Sempre a proposito di mappe e indirizzi, puoi inserire un piccolo paragrafo con dei dettagli aggiuntivi per far sì che le persone arrivino a destinazione senza impazzire. Due esempi:

  1. Hai uno studio a Napoli, non proprio in centro? Spiega come raggiungerti con i mezzi, ipotizzando il tragitto dalle stazioni ferroviarie principali.
  2. Il tuo negozio si affaccia su una via con il posteggio a pagamento? Avvisa le persone che se vogliono parcheggiare super vicino dovranno pagare una tariffa precisa (indica anche quale) o consiglia un parcheggio free nei dintorni.

Questi suggerimenti vanno bene anche se lavori solo online ma hai comunque piacere di indicare qual è la sede della tua attività. Trasmetterai professionalità, solidità e sicurezza.

Scintille ed emozioni

Se fin qui ho raccontato quali dovrebbero essere le informazioni di base contenute su una pagina contatti, ora voglio darti altri spunti per arricchire quello che andrai a scrivere, per esserci meglio e far scattare qualcosa dentro a chi c’è dall’altra parte dello schermo. Come sempre, il mio consiglio è quello di modellare su di te questi spunti, valutare quali senti tuoi e allontanare quelli che sono lontani dal tuo essere.

  • Pratica la gentilezza. Molte pagine contatto sono fredde, spocchiose, gelide. Perché non cambiare punto di vista? A me piacciono quelle pagine contatto che ringraziano le persone di essere arrivate fin lì. Che aggiungono informazioni sul metodo di lavoro senza presunzione. Che accolgono e mettono il potenziale cliente nelle condizioni di dire: ok, mi piaci, voglio lavorare con te perché sei come sei, con le tue competenze e professionalità.
  • Ribadisci chi sei, cosa fai e per chi. Un piccolo recap sul tuo lavoro, magari scritto a inizio pagina, può aiutare le persone a non perdere di vista il focus ed entrare in comunicazione con te.
  • Racconta i mondi che abiti. Hai una rubrica su Instagram dove ogni giovedì fai una diretta sul tuo lavoro? Hai attivato un gruppo chiuso su Facebook? Scrivi su una rivista online e ogni lunedì esce un tuo articolo sulla fotografia? Spiega a chi legge dove può trovarti al di fuori del tuo sito e perché dovrebbe seguirti anche lì.
  • Condividi il tuo metodo di lavoro per aiutare le persone a capire e capirti meglio. Dedica qualche riga della tua pagina contatti per spiegare, sempre con cura, alcune cose sulla tua attività. Hai un’agenda molto fitta e prendi lavori solo con 4 mesi di anticipo: dichiaralo, così chi ha fretta potrà andare altrove. Preferisci il contatto esclusivo via email: spiega perché.Ci sono dei progetti che ti appassionano e quelli a cui preferisci dire no, dillo chiaramente, è un modo per raccontare come e con chi ami lavorare, disincentivando le persone che non sono in sintonia con te a sceglierti.

Ottieni il massimo dalle pagine del tuo sito

Adesso che sai come dare vita a una pagina contatti che invoglia a scriverti e approfondito quali contenuti possono trasformarla in un luogo di dialogo e ascolto, puoi iniziare a migliorare quella che hai già con le tue forze.

Se invece serve aiuto, il nostro servizio di scrittura testi è a tua disposizione. Insieme daremo più sostanza, profumo e consistenza alla comunicazione del tuo brand rispecchiando le tue caratteristiche e la tua personalità.

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Stai pensando di usare TikTok Ads per il tuo brand o la tua azienda?

 


È ora di cominciare! Con più di 800 milioni di utenti al mese, Tik tok è una delle app più scaricate del 2020. Che tu voglia aumentare le vendite, incrementare il traffico sul tuo sito o lanciare un nuovo prodotto, potrai ottenere grandi risultati con una campagna pubblicitaria originale e mirata. Scopri tutto quello che ti serve sapere sugli annunci di Tik Tok in questo articolo! 

Introduzione su Tik Tok

Con milioni di utenti in tutto il mondo Tik Tok offre una piattaforma potente e di facile utilizzo per aiutare le aziende a farsi pubblicità. 

 


Un’ampia gamma di strumenti permette di impostare i target, creare annunci e consultare i report.
Gli annunci su TikTok sono un’incredibile  opportunità per chi vuole estendere il proprio raggio di utenza, sebbene non siano ancora popolari come quelli di Instagram e Facebook. Infatti solo in pochi ne hanno intuito il grande potenziale e per questo è il momento perfetto per iniziare a utilizzarli. Che si tratti di sponsorizzare a budget ridotto una piccola attività o di portare avanti una grossa campagna, TikTok offre strumenti efficaci  per aiutare i brand ad avere successo.

 


Così come Instagram, anche TikTok ha una pannello di sponsorizzazione che automatizza il processo di creazione, ottimizzazione e distribuzione degli annunci. Si può investire il budget su base giornaliera o permanente, ad ogni modo la scelta non è definitiva e potrà essere modificata a piacimento durante tutta la campagna. È possibile segmentare il pubblico secondo parametri di genere, età, area geografica, interessi e altre variabili specifiche. Anche Tiktok, così come  Facebook e Instagram, permette di creare pubblici su misura e lookalike per raggiungere audience simili a quelli di riferimento.

Vediamo meglio come sono fatti gli annunci. TikTok offre un’ampia gamma di modelli per le aziende e i brand. La maggior parte sono visibili quotidianamente sullo scroll.

 

Ci sono 5 tipi di annunci su TikTok:

  • In- feed
  • Brand Takeover 
  • Topview
  • Branded Hashtag Challenge
  • Branded Effects


Con tante opzioni tra cui scegliere può essere difficile individuare la più adatta. Di seguito un approfondimento su ognuna, per capire quale può funzionare meglio per la propria azienda.

Tik Tok in Feed Ads

Gli annunci in-feed sono gli spot pubblicitari che appaiono tra i video degli utenti quando scorri la Home nella sezione “Per te”. Se ancora non conosci bene TikTok e la sezione “Per Te”, gli annunci In-feed sono come gli spot che compaiono scorrendo le stories di Instagram.

 


Puoi ottenere risultati molto creativi con gli annunci video In-feed, infatti grazie alla durata tra i 9 e i 15 secondi si possono inserire molteplici call to action. Ad esempio puoi invitare i tuoi utenti ad acquistare online e a scaricare la tua app o farli arrivare sul tuo sito con click, direttamente da TikTok.

Guarda come appare la call to action di Adobe per sponsorizzare Lightroom:

 


Come per ogni altro video che appare sulla Tua Pagina, bisogna tenere a mente che gli annunci In-feed si possono scorrere e saltare rapidamente: i primi secondi sono essenziali per catturare l’attenzione. Gli annunci devono essere a schermo intero e abbastanza accattivanti da convincere le persone a non passare oltre.

Quando si tratta di fermare lo scroll, Sawyer Hartmann , il Ceo di Cameras su TikTok ci dà qualche saggio consiglio:

“Nei video di TikTok i testi  dovrebbero porre un problema o catturare subito l’attenzione. Immagina il tuo spettatore ideale seduto mentre guarda il tuo video senza audio: quale parole potresti aggiungere e quale storia potresti raccontargli per convincerlo ad alzare il volume?” Sawyer Hartman      

Un altro vantaggio degli annunci In -Feed? Gli utenti TikTok possono mettere dei like, commentare, condividere e interagire con i tuoi video come per ogni altro video della sezione Per Te.

CONSIGLIO: lavora con gli influencer per i tuoi annunci In-Feed! Vedi Levi’s per esempio

Levi’s ha collaborato con alcuni creators di TokTok, rendendo  disponibile la  tecnologia Future Finish 3D denim lasciando loro completa libertà per personalizzare i jeans.

 

collaborazione con creators tik tok

 

Ogni creator appariva su TikTok in un annuncio In-Feed, dal quale gli utenti cliccando sul bottone “Shop now”  potevano acquistare lo stesso capo direttamente online sul sito Levi’s.

Tik Tok Brand Takeover

Ti è mai capitato di aprire TikTok e veder comparire subito un annuncio? Se sì, questi erano annunci Brand Takeover.

Gli annunci Brand Takeover appaiono appena aperta la app – come video a schermo intero per un pubblico mirato.

Elimina i commenti offensivi

Se preferisci non vedere parole inappropriate nei commenti su Instagram Live, puoi nascondere automaticamente i commenti offensivi e filtrare manualmente i commenti che contengono parole o frasi specifiche. Questo è qualcosa che consigliamo vivamente di fare, soprattutto se sei un grande brand con molto seguito.

Apri le impostazioni di Instagram, scorri verso il basso fino a “Privacy”, seleziona “Commenti”, quindi attiva “Nascondi commenti offensivi” da “Off” a “On”.

Per filtrare i commenti che contengono frasi specifiche, attivare “Filtro manuale” da “Off” a “On”, quindi digitare le parole o le frasi che si desidera filtrare separate da virgole.

 


È una delle migliori tipologie di annuncio per creare awareness e gestire vendite dirette, dal momento che si può comunicare il messaggio a persone interessate.

Questi annunci non soltanto compaiono all’apertura di TikTok, ma possono essere mostrati sulla pagina Per Te nel formato immagine, Gif o video – con dentro un link che re-indirizzi gli utenti su una Landing Page o  una Hashtag Challenge all’interno di TikTok. 

Guarda come Guess Jeans ha sponsorizzato la propria #InMyDenim Challenge attraverso TikTok. La prima foto a sinistra è un di Brand Takeover.

Gli annunci Brand Takeover sono unici nella loro categoria, ovvero TikTok garantisce che gli utenti non ne vedano più di uno al giorno. In questo modo il contenuto avrà molta più visibilità e meno concorrenza.

Questa tipologia potrebbe non essere la più adatta se hai appena iniziato a farti pubblicità su TikTok: la sua efficacia la rende infatti molto costosa. Per brand più grandi con un grosso budget è invece un’ottima opportunità per crescere velocemente e raggiungere una buona fetta di utenti di TikTok.

 



TIKTOK ADS: Topview

Gli annunci Top View sono una nuova opzione simile al Brand Takeover. Questo formato di Ads lo troviamo all’interno dei “Per Te” insieme ad altri video, solitamente con la presenza di una call to action.

Appare in cima alla pagina Per Te, la migliore vetrina di tutto TikTok, con video a schermo intero fino a 60 secondi di durata  con riproduzione e suono in automatico.

 


TIKTOK ADS: challenge con # personalizzato

Le challenge con # personalizzato sono un’opportunità unica in esclusiva per TikTok, visibili sulla discovery page.  Simili ai normali hashtag di tendenza e alle challenge su TikTok, questo tipo di annunci sono perfetti per stimolare gli utenti a creare contenuti e creare brand awareness, che siano sponsorizzati o meno.

La parte migliore delle challenge con # personalizzato? Sono molto divertenti! Sono un’ottima possibilità di collaborare tra brand e integrarsi perfettamente nella community di TikTok. 

Per creare una Challenge con # personalizzato è fondamentale avere obiettivi concreti : si vuole creare awareness? Generare contatti? Lanciare un nuovo prodotto?

Quando un utente clicca su un hashtag sponsorizzato viene re-indirizzato su una landing page su TikTok con il logo dell’azienda, il link per il sito ufficiale, una breve descrizione della challenge e i video popolari collegati allo stesso hashtag.



Per un’esposizione massiva come l’esposizione sul banner di ricerca di TikTok si toccano cifre fino a 150’000$ al giorno. questa è una vetrina enorme ma non è l’unica via per coinvolgere le persone con i propri hashtag.

CONSIGLIO: se cerchi un’alternativa meno costosa per far decollare la tua challenge puoi collaborare con i creators più popolari su TikTok, come Houseparty e Freal Milkshakes.

Guarda come Houseparty in collaborazione con Gen-Z heartthrob Chase Stokes (meglio conosciuto come  “John B” from Outer Banks) è riuscito a portare i loro hashtag ad un livello superiore.

 


TIKTOK ADS: effetti personalizzati

TikTok ha introdotto adesivi personalizzabili da condividere, filtri e lenti AR nel pacchetto pubblicitario. Queste lenti personalizzabili, simili a quelle di Snapchat,permettono ai brand di creare su misura filtri sulla app.

 

Gli effetti personalizzati restano disponibili fino a dieci giorni per volta e sono un’ottima iniziativa per stimolare gli utenti a interagire con il tuo brand divertendosi!

Quanto costa la pubblicità su Tik Tok Ads?

Gli annunci di TikTok sono una novità – brand e aziende stanno ancora sperimentando la piattaforma – quindi non è immediato capire i costi medi o il return of investment (ROI).

E ora arriviamo alla parte dolente della nostra guida dedicata a come sponsorizzare su TikTok: il budget. In linea di massima, poiché gli annunci su questa piattaforma hanno maggior efficacia, soprattutto perché meno “intasata” rispetto a Facebook e Instagram, il costo riscontrato è in media più alto rispetto ai suoi “fratelli maggiori”.

Il valore minimo spendibile su TikTok è pari a 20 dollari al giorno, molto diverso da Facebook o Instagram dove si può partire anche con un 1 euro al giorno per gruppo di inserzioni. Considerato di lanciare una campagna per 10 giorni, quindi, la spesa da considerare sarà di almeno 200 dollari.

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Come creare foto con sfondo nero?

 


Quando osserviamo foto con sfondo nero e soggetto ben messo in risalto in primo piano, ci sembrano molto più pulite, professionali e decisamente accattivanti. Questa particolare tecnica funziona con tutti i generi di fotografia, in particolar modo con i ritratti, ma funziona bene anche nella fotografia naturalistica, in quella di cibo e in quella commerciale di prodotti.

La maggior parte delle persone pensa che per ottenere uno sfondo nero in fotografia ci sia bisogno di uno studio e di un fondale rigorosamente nero, ma in questo articolo vedremo come sia possibile ottenere uno sfondo nero indipendentemente dal contesto e dal colore dello sfondo stesso. Esamineremo diverse tecniche che potranno essere utilizzate singolarmente o anche in combinazione tra di loro per ottenere un'immagine migliore.

Per ottenere ottimi risultati devi conoscere benissimo le diverse tipologie di luce perché la prima cosa che dovrai fare sarà quella di esaminare la quantità e la qualità della luce che hai di fronte. Altra cosa fondamentale è quella di avere un'ottima conoscenza della tua fotocamera. Le macchine fotografiche digitali, per quanto complesse, non arriveranno MAI ad avere una gamma dinamica come quella dell'occhio umano e pertanto le fotocamere registrano la luce in modo differente a ciò che i nostri occhi vedono (è un argomento che approfondiremo nei prossimi giorni, quindi continuate a seguirci). Conoscere bene la propria fotocamera e gli obiettivi è un altro punto fondamentale per ottenere ottimi risultati.

Requisiti fondamentali per ottenere un buon sfondo nero nelle foto

Il requisito più importante per ottenere uno sfondo nero in fotografia (eccetto quando siamo in studio con un fondale nero) è quello di cercare condizioni d'illuminazione ad elevato contrasto. Attorno a te deve esserci una luce forte ma anche delle ombre. Senza ombra non otterrai mai un buon risultato. Se la luce sul tuo soggetto è molto forte rispetto alla luce che hai sullo sfondo, quest'ultimo viene proiettato nella completa oscurità. Cerca situazioni come queste!

Un'altra cosa da tenere in considerazione è la direzione della luce. Questa NON deve essere mai frontale ma deve colpire il tuo soggetto lateralmente altrimenti c'è un'alta probabilità che la luce possa illuminare lo sfondo che alla fine lo ritroveresti bianco! Cerca una luce laterale in modo da creare un buon contrasto tra il soggetto e lo sfondo.

Le impostazioni della fotocamera che ti verranno suggerite in questo articolo possono cambiare parecchio da fotocamera a fotocamera. Ecco perché devi conoscere bene la tua fotocamera in modo da trovare i giusti settaggi una volta acquisita la conoscenza di queste tecniche.

In molte situazioni avere lo sfondo lontano dal soggetto aiuta ad ottenere uno sfondo nero più facilmente che in altre situazioni. Non posizionare mai il tuo soggetto vicino allo sfondo (sempre che sia possibile)

Quindi, come otteniamo uno sfondo nero in fotografia? Ci sono diversi metodi che vedremo. Partiamo dal più semplice e ovvio: quello di utilizzare un pannello nero

 


Uso del pannello nero

È ovviamente banale, ma il modo più semplice per ottenere fotografie con sfondo scuro è quello di trovare un pannello o un fondale, di dimensioni abbastanza grandi, totalmente nero. In questo modo non dovrai preoccuparti dello sfondo ma dovrai "solamente" regolare la fonte di luce e la sua direzione verso il soggetto principale.

Si può utilizzare qualsiasi pannello nero ma i più consigliati sono quelli di velluto o di qualsiasi altro tessuto non riflettente. Usa un materiale opaco perché con quello lucido rischi dei fastidiosi rimbalzi della luce che diventano ingestibili.

Come già ricordato sopra, ricordati sempre e comunque di tenere abbastanza staccato il soggetto dallo sfondo per evitare che la luce possa comunque illuminare il pannello nero.

Esaminiamo ora le varie situazioni e modi in cui la luce può essere controllata per ottenere uno sfondo perfettamente nero.

 


Creare uno sfondo nero attraverso l'illuminazione controllata

Lo sapevi che puoi ottenere uno sfondo nero nelle tue immagini anche se ti ritrovi con uno sfondo completamente bianco? 

Ovviamente questo può sembrare impossibile ma, in condizioni d'illuminazione controllata e con diverse tecniche, potrai scurire facilmente lo sfondo anche quando questo è chiaro. Quando parlo d'illuminazione controllata non intendo una luce naturale ma una luce sparata da un flash. La luce naturale spesso "inonda" la scena in tutte le direzioni e finisce ovviamente anche per colpire lo sfondo, cosa che noi non dobbiamo fare.

Usa un flash e mettilo lateralmente al soggetto, ancor meglio se di flash ne usi 2, uno per ogni lato. Misura poi la luce della scena e imposta la giusta potenza dei flash. Fai qualche scatto di prova e poi vedrai che avrai ottenuto un'immagine brillante con sfondo nero come questa:

 

 


Il motivo per cui siamo in grado di ottenere uno sfondo scuro anche in presenza di uno chiaro, è la gamma dinamica che nelle fotocamere è molto limitata rispetto ai nostri occhi. Essi vedono molte più variazioni tonali o d'intensità della luce rispetto a ciò che una fotocamera può catturare. 

Creare uno sfondo nero attraverso l'illuminazione naturale

Puoi creare foto perfette con sfondo nero anche utilizzando la luce naturale anche se in realtà non è semplicissimo. Tutto quello che devi fare è posizionare il soggetto nell'area più luminosa della stanza e cercare di mantenere bassissima l'intensità della luce nelle aree circostanti.

Un esempio potrebbe essere la classica finestra. Posiziona il soggetto vicino ad essa, magari chiudendo il più possibile gli scuri in modo da far entrare un solo fascio di luce e non una luce diffusa, e chiudi tutte le altre porte o finestre in modo da avere più buio possibile nella scena ed avere solo un fascio di luce diretta sul soggetto.

 


 L'uso del flash

Quando si usa un flash diciamo alla fotocamera di NON catturare altra luce oltre a quella che gli siamo "sparando" dal flash stesso. È necessario selezionare alcune impostazioni particolari per ottenere uno sfondo nero. Ecco cosa devi fare:

  • Imposta la fotocamera in modalità manuale
  • Imposta la velocità massima dell'otturatore sulla velocità massima di sincronizzazione del flash.
  • Imposta una sensibilità ISO più bassa possibile
  • Il valore dell'apertura deve essere ridotto sino ad ottenere un'immagine con sfondo scuro. Inizia da f/5.6 (dipende da quanta luce c'è nell'area). Fai uno scatto di prova e poi eventualmente chiudi ancora e porta la fotocamera a F8
  • Posiziona il flash in modo che non colpisca lo sfondo. Mettilo lateralmente al soggetto o, alla peggio, leggermente più frontale...ma senza esagerare.
  • Gioca con la variazione dell'apertura e la potenza del flash sino ad ottenere la giusta esposizione sul soggetto e uno sfondo completamente nero.

 


 

Post-elaborazione di una fotografia con sfondo nero

Nonostante tutti gli sforzi per ottenere uno sfondo completamente nero, un minimo di post produzione è quasi inevitabile per ottenere la foto davvero perfetta.

Quando si lavora in Photoshop con questo genere d'immagini, i professionisti solitamente regolano contrasto, ombre e livelli tonali, accentuando lo sfondo utilizzando un pennello di color nero puro.

Un'altra tecnica molto usata in Photoshop per scurire lo sfondo è l'uso dello strumento "Scherma/Brucia" impostato sulla modalità "brucia". Passando con il mouse sulle parti scure dell'immagine, questo strumento ti permetterà di renderle ancora più scure sino ad ottenere un nero puro. A differenza del pennello nero in questo caso sei tu a decidere l'intensità passando più e più volte sullo sfondo.

Ottenere immagini con sfondo nero può sembrare una cosa difficile ma dopo alcune prove vedrai che riuscirai ad ottenere ottimi risultati. Qua sotto ti lascio solo alcuni esempi di ciò che potrai ottenere.


 

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Conversational Marketing: l’importanza di costruire un dialogo

Il Conversational Marketing è sicuramente una tendenza importante verso la quale i brand e le aziende devono guardare. Vediamo come!

Ti sei mai chiesto perché gli esseri umani dialogano costantemente tra di loro? Sia in forma scritta che orale o con i gesti? Il filosofo greco Aristotele definiva l’uomo un “animale sociale” per spiegare la sua tendenza alla socialità. Per questo motivo non c’è da stupirsi se uno dei trend 2021 per implementare una strategia efficace è il conversational marketing, ovvero il marketing basato sulla conversazione.

Il dialogo è stato, infatti, fin da subito uno dei mezzi di comunicazione che ha permesso all’uomo di cooperare, trasmettere la sua cultura e sopravvivere rispetto alle altre specie. Rinunciare, dunque, allo scambio comunicativo significherebbe per l’essere umano estinguersi. La stessa pandemia ci ha mostrato come ridurre la socialità abbia generato non pochi problemi psicologici, economici e sociali.

La parola è praticamente alla base della maggior parte delle cose che ci circondano, per questo rimane fondamentale coltivare rapporti tra le persone attraverso il sano dialogo anche nel marketing.

 



Cos’è il conversational marketing?

È un approccio di marketing basato sulla conversazione tra il cliente e l’azienda. Qualcosa che si poteva intuire anche solo leggendo il termine, ma la definizione non è poi così scontata. Puntare a un approccio di marketing basato sulla parola, nel caso specifico sulla conversazione, ci permette di costruire relazioni profonde con il nostro target rispetto ad altre strategie che a fatica riescono a ottenere questo risultato.

Perché il conversational marketing riesce a generare un risultato tale? Il potere della parola che sta dietro ogni comunicazione, permette all’azienda, all’ente o all’impresa di conoscere e risolvere in tempo reale i bisogni del suo target. Ad esempio, se un cittadino o un cliente ha bisogno di risolvere una pratica amministrativa o richiede assistenza per un prodotto, la conversazione in tempo reale con uno degli impiegati dell’ente o dell’azienda gli permetterà di risolvere velocemente il problema e di personalizzare il suo messaggio. Dall’altra parte, l’azienda o l’ente potranno acquisire a costo zero dei dati preziosi per migliorare la loro strategia.

Iniziamo a focalizzare bene in mente alcune parole chiave: tempo reale.

 


I benefici del conversational marketing

Perché costruire un dialogo? Rispondere a questa domanda ci permette di comprendere la differenza tra il conversational marketing e gli altri approcci di marketing. Per un brand puntare la sua strategia sul dialogo personalizzato con il cliente significherebbe generare empatia, eliminando la distanza immaginaria che spesso si crea tra il brand e il cliente. Rispondere a una domanda dell’utente, dare consigli, aiutarlo e seguirlo nel momento di difficoltà provocherà un’umanizzazione del brand, mostrando al cliente che dietro quel marchio ci sono in realtà persone e non solo profitto e edifici.

Nimisha Jain amministratore delegato della Boston Consulting Group a New Delhi nel suo speech per TED ha spiegato come “I consumatori che si dedicano al commercio conversazionale spendano il 40% in più con maggiore soddisfazione. Il famoso detto “coccolare il cliente” in realtà non è poi così distante dalla realtà. Quando la persona si sente a proprio agio con un brand, spende con piacere nel negozio di riferimento e torna sicuramente ad acquistare.

Per questo motivo, ormai non si parla più di vendita pura e diretta, ma quello che genera maggiori vendite è il marketing che crea emozione e fa vivere un’esperienza al cliente. Questo può valere anche per la Pubblica Amministrazione: il cittadino che vivrà un’esperienza piacevole nel suo comune di riferimento, ad esempio per cambiare la sua carta d’identità, sarà più propenso a tornare senza sentirsi frustato. Allo stesso modo: se riceverà un’assistenza cordiale tramite chat, sarà portato ad arrivare allo sportello fisico con maggiore gentilezza e con i documenti giusti per risolvere la sua pratica. Questo genera anche un aumento di fiducia nei confronti di istituzioni e brand.

Costruire un dialogo è, dunque, fondamentale per personalizzare al massimo l’esperienza delle persone e lasciare loro un’esperienza positiva.

Parola chiave: personalizzazione.
 

 

Le caratteristiche del conversational marketing

Ma dopo aver visto cos’è il conversational marketing e quali sono i suoi benefici, è ora di capire nel concreto quali sono le sue caratteristiche. Il processo di questo approccio si basa su tre punti chiave:

  • Coinvolgimento
  • Comprensione
  • Consigli

Coinvolgimento

Coinvolgere il tuo target significa renderlo parte di qualcosa: di un contesto o magari di una community. Utilizzare questo approccio ti permette di trasformare il cliente da numero a persona. Se sentirà di appartenere a qualcosa, se sposerà la filosofia del brand, per coerenza (una delle armi della persuasione di Robert Cialdini), sarà più invogliato a non acquistare soltanto un prodotto ma a seguire completamente il lavoro del brand per continuare la sua esperienza e coltivare il suo status symbol tramite lo stesso brand (es. Apple è gentile ed efficiente? Continuerò ad acquistare sempre prodotti Apple).

Comprensione

Comprendere le esigenze del cliente è lo step fondamentale del conversational marketing. Se la persona si sentirà compresa attraverso una risposta personalizzata, in tempo reale, percepirà una diversa attenzione nei suoi confronti e sentirà di dover ricambiare la cortesia. Inoltre, se la risposta personalizzata risulterà anche simpatica perché non standardizzata, la persona sarà più propensa a tornare (Principi di Simpatia e Reciprocità di Robert Cialdini).

Consigli

Infine, se la conversazione personalizzata non si fermerà soltanto a una semplice risposta a una domanda del cliente, ma andrà oltre consigliando magari il vestito migliore per la sua quotidiana, o un escamotage per risolvere in modo più semplice la pratica, tutto sarà riconosciuto dalla persona. In particolare, la cosa più utile a tal fine è canalizzare il cliente o il cittadino verso l’acquisto o il termine di una pratica consigliandogli il passaggio successivo da effettuare.

Con questi tre punti chiave avrai compreso che il conversational marketing non è semplicemente una conversazione live o un botta-risposta, ma è molto di più: è ascolto, comprensione, cortesia. Vedremo ora per maggiore completezza quali sono gli strumenti di questo approccio.

Parola chiave: ascolto.
 

 

Gli strumenti del conversational marketing

Per strumenti intendiamo i mezzi che permettono al brand o all’ente di attuare questo approccio e integrarlo all’interno di una strategia di marketing più ampia. Gli strumenti che possono essere utili al caso sono:

  • Le live chat;
  • I social media, i siti web e le app di messaggistica;
  • I chat bot e gli assistenti virtuali.

Come immaginerai, per gestire questi strumenti è possibile implementare dei sistemi automatici o prevedere il lavoro di un team addetto al customer care. Come fare per scegliere se delegare tutto a un assistente virtuale o mettere a budget delle persone dedicate a rispondere? Dipende da risorse e tempo a disposizione.

Scegliere di promuovere un servizio di assistenza h24/7 richiede una strategia efficace: la prima cosa che dovrai fare è chiederti quale tipo di servizio vuoi offrire al tuo target, in base a obiettivi e risorse.

 Due sono le possibili modalità di erogazione di questo servizio: automatico o manuale.

  1. Nel primo caso, utilizzando strumenti come chatbot o assistenti virtuali che dopo essere stati programmati con determinati contenuti risponderebbero a nome del brand in modo automatico;
  2. Nel secondo caso, invece, attivando uno sportello virtuale attraverso le chat e le videochiamate dove a rispondere dietro lo schermo sarebbe una persona fisica e non un’automazione.

Sta a te decidere in base alle tue esigenze e le risorse, il tipo di servizio che vuoi offrire.

Parola chiave: efficienza.

Esempi di conversational marketing

Infine, è giunta l’ora di rendere più concreto il tutto attraverso degli esempi pratici che hanno provato ad applicare la strategia del conversational marketing.

 


Uno dei primi esempi di cui voglio parlarti è Virtual Monty, l’Assistente Virtuale che ha l’aspetto, le sembianze e la voce del Business influencer più famoso d’Italia. Le tecnologie alla base di Virtual Monty permettono di far visualizzare i video di Marco Montemagno in pochi istanti e di rispondere alle svariate domande dei suoi utenti pescandole direttamente da Wikipedia. È stato sviluppato dall’azienda senese QuestIT, attraverso Algho, un sistema che utilizza il natural language processing.

 


Un altro esempio è quello di Domino's Pizza, il brand permette ai suoi clienti di ordinare la pizza tramite chat al semplice invio dell’emoji pizza. L’unica cosa richiesta al cliente è l’attivazione, al primo accesso, di un “ordine facile” per permettere all’azienda di far partire l’ordine appena ricevuta l’emoji della pizza. Un sistema simpatico e smart per semplificare al massimo l’esperienza di acquisto del cliente.

 


Sephora, invece, attraverso un chatbot propone al cliente di effettuare un sondaggio per conoscere in modo più approfondito il suo profilo e poter dare consigli personalizzati in base ai dati inseriti. Uno dei principali messaggi rivolti al cliente è ad esempio “Ottieni consigli e recensioni sul trucco chattando con noi“.

 


Se abitate, invece, a Siena e avete bisogno di rinnovare la vostra carta d’identità entrate in contatto con Caterina, l’assistente virtuale del Comune, per ottenere tutte le informazioni del caso e prenotare un appuntamento. Una virtual experience assolutamente da provare sempre sviluppata dalla sopra citata QuestIT.

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Una nuova linearità è importante quando si scrive per lo smartphone

 


Seguo da anni Mario García, uno dei più famosi newspaper designer a livello mondiale, che tra l’altro impersona al meglio il sogno americano: arrivato ragazzetto profugo cubano in Florida, senza sapere una parola di inglese, è diventato giornalista e poi visual designer, fino a progettare quotidiani su tutte le piattaforme e a insegnarlo alla scuola di giornalismo della Columbia University.

Ha vissuto tutta intera la trasformazione dei giornali, dalla composizione tipografica al digitale: ha portato il colore sulle pagine di serissimi quotidiani come il Wall Street Journal e il tedesco Die Zeit; ne ha ridotto il formato senza farli assomigliare a giornaletti scandalistici, anzi; ha dato al Washington Post la veste attuale; ha realizzato le edizioni digitali di tanti giornali in tutto il mondo.

“Visual journalism: a way to encourage reading, a way to bring visual excitement to the pages of newspapers that had traditionally being long masses of grey text.”

E infatti il primo volume della sua nuova trilogia The Story, si intitola Transformation. Il secondo, decisamente più interessante e attuale, Storytelling (l’edizione per Kindle costa meno di 5 euro). In attesa del terzo dedicato al design, ho letto entrambi, non pago di leggermi da anni i suoi post.

Seguo così assiduamente un designer di quotidiani soprattutto perché:

  • i grandi quotidiani come quelli che chiamano come consulente Mario García hanno le risorse per sperimentare tanto e fare le cose in grande: le loro soluzioni sono di ispirazione per chiunque scriva online, qualsiasi cosa
  • l’industria dei quotidiani lotta da anni per trovare il modo per farsi leggere, coltivare e aumentare i loro abbonati: se trovano il modo di concentrare testi lunghi e complessi sulle superfici più piccole, possiamo rubare idee anche per siti e blog
  • il nostro designer cubano-statunitense è generoso e molto comunicativo, ci racconta e ci fa vedere un sacco di cose interessanti.

The Story, impaginato come le schermate di uno smartphone, ma con font classiche e persino vintage (Bembo per il testo, Deutsche Gothic per i titoli), è un inno alla storia, anzi alle buone storie, che sono alla base di qualsiasi pezzo giornalistico, su qualsiasi medium. Quello che rende i libri così interessanti sono le soluzioni che Garcia ha individuato per rendere gli articoli, soprattutto i più lunghi, leggibilissimi sui pochi centimetri quadrati dei nostri telefoni.

“If we have a good story the rest is easy.”

Oggi le storie possono avere le “gambe corte”: una breaking news breve e veloce sul sito, poche righe sui social, ma immediati, e finisce lì. O possono avere le “gambe lunghe” e prestarsi ad approfondimenti e dossier da pubblicare anche a una certa distanza di tempo, come quelli ricchissimi del New York Times o del Washington Post. In entrambi i casi però, i testi devono considerare il nuovo “giornalismo delle interruzioni”, consumato ovunque, tutto il tempo da circa l’80% della popolazione mondiale che li legge sul telefono. Legge, sì, legge, perché nonostante tutto ci stiamo abituando a leggere sul minischermo anche testi lunghissimi.

“The smartphone, the smallest platform, but the one your audience keeps as a constant companion.”

Il 98% delle persone tiene lo schermo verticale: scrolling surclassa swiping. Per questo García propone per i testi una “nuova linearità”, che asseconda la velocità con la quale il nostro pollice fa avanzare i contenuti sullo schermo. Una linearità fatta di un ritmico alternarsi di brevi paragrafi di testo, immagini, didascalie, video, grafici, citazioni, caption, sottotitoli. Se ben orchestrati, ci permettono di reggere/leggere con agio e leggerezza testi di parecchie decine di migliaia di caratteri. I grandi quotidiani gli hanno dato retta e i dati sulla lettura danno loro ragione.

 


 

 Sulla stampa spaziamo con gli occhi, cogliendo il contesto del “paesaggio” testuale; sullo smartphone siamo concentrati sullo scrolling e il ritmo si gioca tutto in quel nastro stretto di parole e immagini.

 


Quali storie sono le più adatte allo srotolamento e come devono essere progettate per catturare e tenere incollato il lettore?

1. Devono avere un forte potenziale visivo, da esprimere attraverso foto, video, grafici, citazioni, screenshot. Come la famosissima storia del crollo del Ponte Morandi del New York Times (anche in italiano):


 

Quanti elementi visuali? Tra i 5 e i 6. I video non devono superare i 30 secondi.

E si possono mescolare foto e video? Sì, ma il meno possibile.

Attenzione: se si inserisce uno screenshot da un social, per esempio un tweet, questo non deve ripetere cose già dette nel testo. Anzi, bando a tutte le ripetizioni: ogni elemento deve essere unico e far progredire la storia.

2. Titoli e sottotitoli sono fondamentali per spingere chi legge sempre avanti: tra evocazione e descrizione, ma mai criptici. Per riuscirci, ci può aiutare il sottotitolo:

 


3. Il testo deve essere semplice: paragrafi brevi, ognuno un focus; periodi brevi, perché la colonna di testo stretta li fa sembrare ancora più lunghi. La ricchezza del contenuto e dello stile è affidata al lessico e all’integrazione tra testo e visual.

“In the mobile world, it is not just that less is best, less is the only way.”

4. L’incipit è decisivo: meglio piombare nella storia “in medias res”, per inchiodare chi legge a scoprire come si è arrivati fin lì o cosa sta per succedere, come nel lungo reportage del New York Times dedicato alla caduta di Aleppo in Siria:


5. Le didascalie sono fondamentali: raccordano testo e immagini, costituiscono un punto di ingresso in più, veicolano messaggi importanti. “I’m only going for the things that I’m passionate about” dice questa intima Nicole Kidman in bianco e nero in didascalia. Continuiamo a leggere per sapere quali sono queste cose che tanto la appassionano.

 


6. La fine del paragrafo annuncia o si riferisce all’immagine che viene dopo:


7. I vuoti sono spazi espressivi:

 


 

Insomma, la vera interazione è sempre più quella tra il nostro pollice e lo schermo che si srotola. Vi ricordate The Snow Fall? Il grandioso web-documentario del New York Times che nel 2012 fece incetta di premi e vinse anche un Pulitzer? Era ben scritto, ma pieno di link ed effetti speciali: nonostante i premi e l’indubbia qualità, ben pochi lo lessero per intero.

Invece ora un’altra storia vera di un salvataggio dopo una valanga, costruita con la linearità raccomandata da Mario García, ci tiene incollati allo smartphone. Io per leggerla ci ho messo una mezz’oretta, sempre col fiato sospeso, ma sono arrivato in fondo senza accorgermene: è Five Feet Under, pubblicata dal quotidiano norvegese Bergens Tidende (in inglese):

 


 

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Come utilizzare le email per recuperare i tuoi clienti: 5 esempi di winback email irresistibili

 


Spesso le aziende si concentrano sull’acquisizione di nuovi contatti, dimenticandosi di quei clienti che sono stati raggiunti e corteggiati con tanta fatica. E dal trascurare questi clienti al perderli il passo è breve. Ecco quindi qualche consiglio per recuperare i tuoi clienti con la giusta campagna e riguadagnare la loro fiducia.

Ricevere un sì da un contatto dopo un lungo corteggiamento e stupirlo con i tuoi assi nella manica è sempre motivo di grande soddisfazione. Ma se pensi che acquisire un nuovo contatto può costare fino a 5 volte di più di conservarne uno già esistente e che in media circa il 40% dei ricavi proviene da quei clienti che hanno già acquistato in passato, ti accorgeresti di quanto sia importante mettere in pratica una strategia di recupero clienti che li convinca a ridarti fiducia. 

Le email di recupero clienti sono un’ottimo strumento per mettere in pratica una strategia di convincimento a tornare e un’arma efficace per far crescere le vendite e mantenere pulita e attiva la tua lista contatti. Scopriamo quindi cosa sono, quali sono i loro vantaggi e, soprattutto, quali best practice ed esempi puoi seguire per creare la tua campagna di recupero.  

Cosa sono le email di recupero?

Anche chiamate winback email, queste campagne di recupero sono ciò che serve per riallacciare il legame e risvegliare l’interesse di tutti quei contatti del database che hanno smesso di aprire e cliccare i tuoi messaggi. 

Il loro scopo è quello di stimolare l’engagement del destinatario attraverso sconti, promozioni o contenuti mirati ai suoi interessi. 

Queste campagne di recupero sono spesso inviate in modo automatico dopo che è trascorso un determinato lasso di tempo dall’ultima interazione del destinatario, facendo ricorso alla Marketing Automation per impostare le condizioni di invio giuste (che avrai determinato dopo una giusta attività di testing).  

4 vantaggi delle email di recupero clienti

Le campagne di recupero clienti, oltre che essere il segnale pratico dell’importanza che ogni cliente riveste per l’azienda, possono garantire una serie di vantaggi da non sottovalutare:

  • aumentano il ritorno sull’investimento medio e favoriscono le vendite, in quanto indirizzate a un cliente che ha già mostrato interesse nei confronti del tuo brand
  • mantengono pulito e sano il database, riducendo il numero di clienti inattivi da un lato e favorendo la disiscrizione di quelli irrecuperabili dall’altro
  • tutelano la deliverability, permettendo alle tue email di non essere più ignorate dai contatti ed evitando così i rischi di finire nella cartella spam
  • migliorano le performance delle tue campagne future (circa il 45% dei contatti riattivati inizia ad aprire nuovamente i messaggi successivi).

Come creare una campagna di recupero clienti

1. Individua i clienti inattivi 

Ancor prima di creare una campagna di recupero clienti, assicurati di individuare il segmento di contatti inattivi che rischi di perdere da un momento all’altro. Il ciclo vita dell’utente all’interno di un database, infatti, può attraversare una serie di fasi diverse e ogni lista di contatti presenta segmenti più o meno attivi in termini di engagement. 

Il nostro consiglio è quindi quello di monitorare sempre i vari livelli di engagement del tuo database e di analizzare il comportamento dei tuoi destinatari per determinare il grado di interazione con le tue campagne. Sul lato pratico, puoi consultare le statistiche dei tuoi invii e sfruttare strumenti come i filtri di engagement per definire il cluster di utenti da stimolare e inviare le tue campagne di recupero clienti solo ai segmenti individuati. 

2. Scrivi un oggetto efficace

Senza la giusta subject line, ci sono ottime probabilità che l’utente ignori anche la tua campagna di recupero. Scrivere quindi un oggetto che incuriosisca e faccia capire al destinatario sin da subito l’intento della campagna è fondamentale. Puoi anche considerare di inserire già dall’oggetto la leva che intendi utilizzare per stimolare l’utente, come un codice sconto ad hoc. 

Oggetti che iniziano con “Ci manchi” hanno un open rate medio del 24%, mentre quelli che contengono la parola “Sconto” ottengono in media un tasso di apertura del 20% (Fonte: Klaviyo).  

3. Crea un contenuto che convinca l’utente a tornare

Senza un motivo che convinca il cliente a tornare ad acquistare da te, ottenere indietro la sua fiducia sarà molto difficile. Che sia un codice sconto ad hoc, il suggerimento di un prodotto o servizio che, sulla base dei suoi dati, potrebbe interessargli, o la creazione di una vetrina di prodotti best seller per sfruttare il meccanismo psicologico della riprova sociale, trova qualcosa a cui il cliente non possa resistere. 

4. Invia il messaggio al momento giusto

Recuperare clienti è più efficace quando l’invio viene effettuato con tempismo, senza far passare troppo tempo dall’ultima attività del contatto. Il tasso di riattivazione del cliente raggiunge il 28,5% infatti quando l’invio avviene entro i 3 mesi dall’ultima azione compiuta. 

 


 

5 esempi di messaggi di recupero clienti 

Far sentire importante il cliente: l’esempio di Tula

Con l’oggetto “We never do this but we miss you” (“Solitamente non facciamo così, ma ci manchi”) il brand Tula fa sentire unico e importante il destinatario offrendo un codice sconto ad hoc che faciliti l’acquisto.

 


 

Perché è efficace

Il codice sconto, l’oggetto che incuriosisce e fa leva sull’unicità della promozione, l’inserimento delle recensioni degli altri clienti: tre elementi che rendono vincente questa campagna (+ il codice sconto in bold che non passa di certo inosservato). 

Dai una motivazione per tornare: l’esempio di Glotrition

In questa campagna di Glotrition il vero punto di forza è il copy, che fornisce una motivazione concreta al cliente per tornare, spiegando che l’utilizzo costante e continuativo (quindi anche l’acquisto periodico) dei prodotti del brand è necessario per non invecchiare come il cane del visual (utilizzato in chiave metaforica e ironica, altro plus di questa campagna).

 


 

Perché ci piace

L’associazione metaforica tra le “rughe” del cane in immagine e le rughe che il prodotto di punta del brand farebbe scomparire dalla pelle del cliente è affrontata in chiave ironica e risulta molto persuasiva. 

Ricorda al cliente il rinnovo del servizio: l’email di remind di Netflix

La fine di un’era. Il copy scelto da Netflix, in completo stile cinematografico che si sposa benissimo con il brand, cattura subito l’attenzione del cliente. Il brand nasconde sotto l’apparenza di una semplice email di avviso scadenza l’intento di prevenire un’ipotetica disdetta del servizio da parte dell’utente. 


Perché ci piace

Il copy è coerente con il brand e lascia il segno. L’email non ha un tono insistente e fastidioso e l’invito a continuare il servizio in abbonamento è sottile, impercettibile e non invasivo.  

Comunica una novità per rinnovare l’interesse: l’esempio di Grammarly

Con questa email di recupero, Grammarly informa il cliente di una novità di prodotto/servizio e invita l’utente a scoprirla recuperando il tempo di inattività sull’applicazione. 

Il copy ricorda all’utente che in passato l’utilizzo del tool gli è stato utile per stimolarlo a riprenderne l’utilizzo.


Perché ci piace

L’email ha uno stile semplice, pulito e conciso. Il bottone di CTA in fondo è originale e molto d’impatto. 

Dai un senso di urgenza: l’esempio di Skillshare

In questa campagna di recupero, Skillshare offre uno sconto limitato a una sola giornata per dare un senso di urgenza alla promozione e spingere il cliente a tornare attivo. La promozione assume quindi i tratti di un’offerta irrinunciabile e irripetibile, da cogliere all’istante.


Perché ci piace

Oltre all’offerta il brand avvisa l’utente delle ultime novità che non ha ancora scoperto, creando curiosità e interesse. Dare uno sconto su una mensilità aggiuntiva a un abbonamento che si è recentemente arricchito di nuove funzionalità è un ottimo modo per far scoprire all’utente delle novità per un tempo limitato e convincerlo a proseguire con il suo abbonamento oltre il mese di promozione.

 

Ora tocca a te

Questi erano alcuni consigli teorici e pratici per iniziare a recuperare i clienti persi sfruttando tutto il potenziale del canale email. Ora tocca a te! Inizia a creare le tue campagne di recupero con la tua piattaforma di mail marketing e scopri tutti i vantaggi di questa strategia per aumentare le tue vendite e riattivare l’interesse dei tuoi contatti.

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7 tecniche per scattare foto di natura originali

 


Vuoi catturare foto di natura originali ? Di quelle che sono allo stesso tempo stupefacenti e uniche? Non è per nulla complicato: ci sono alcuni piccoli trucchi che potete seguire per ottenere delle foto di natura originali. Il tutto…con i soliti soggetti e con i soliti luoghi che avrete visitato già centinaia di volte.

Usare un’illuminazione insolita per scatti sorprendentemente drammatici per ottenere foto di natura originali

Per molto tempo ho avuto la sensazione che le mie immagini fossero frustrantemente simili. Non riuscivo a trovare nuove composizioni. Non riuscivo a creare il tipo di magia che volevo. Mi sentivo come se avessi colpito un muro. Finché non ho scoperto il potere dell’illuminazione direzionale.

Ora, l’illuminazione direzionale è qualcosa che la maggior parte dei fotografi conosce bene. Si ottiene un’illuminazione direzionale quando il sole è basso nel cielo – in modo che la luce colpisca il soggetto da una particolare direzione.

 



Se la luce colpisce il tuo soggetto dal davanti, si tratta di luce frontale. Se la luce colpisce il tuo soggetto dal lato, si chiama luce laterale. Ma mentre la luce frontale e la luce laterale sono abbastanza belle, impallidiscono in confronto alla potenza della retroilluminazione.

Il controluce viene da dietro il tuo soggetto. Se vuoi una foto in controluce, dovresti assicurarti che il tuo soggetto sia seduto tra te e il sole – e poi puntare l’obiettivo sul tuo soggetto. Il controluce ti permette di catturare una luce intensa e drammatica. Ti permette di creare una foto ricca di contrasti, con un bello sfondo e un soggetto dettagliato. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non creare una silhouette. Se sottoesponi troppo la foto, il soggetto perderà tutti i suoi dettagli, lasciandoti solo uno sfondo luminoso.

Quindi ecco cosa vi consiglio: Punta la tua macchina fotografica sul tuo soggetto. E poi accovacciati in modo che il sole si sposti dietro la massa del tuo soggetto. Se riesci a bloccare il sole, ridurrai la luminosità dello sfondo. E sarai in grado di catturare qualche bel dettaglio nel tuo soggetto mentre dai allo scatto complessivo una splendida luce di fondo.

Un altro consiglio: Può essere utile far cadere il sole attraverso un oggetto sullo sfondo. Se c’è un albero sullo sfondo, angola te stesso in modo che la luce del sole cada attraverso l’albero. Questo creerà un bokeh spettacolare. E porterà le tue foto della natura a un livello completamente nuovo.

 



Scattare da angolazioni strane per una prospettiva completamente nuova

Scattare da nuove angolazioni è un metodo classico per catturare foto originali.

Questo perché funziona. Naturalmente, non vuoi usare le stesse nuove angolazioni, più e più volte. Questo ti farà solo cadere in un ciclo di creazione di foto simili ancora una volta! Cerca invece di trovare una nuova angolazione per ogni soggetto che fotografi.

Sono un fan dello scendere in basso, e vi consiglio di provare anche voi. Accovacciarsi, strisciare o anche sdraiarsi a terra è un ottimo modo per aprire prospettive più intime. E le prospettive più intime possono rendere le immagini straordinariamente originali.

 



Un altro consiglio è quello di farvi sentire disorientati. Prova a sdraiarti a terra, guardando il tuo soggetto. Oppure prova ad arrampicarti in alto sopra il tuo soggetto, in modo da scattare verso il basso.

Questi angoli particolari sono solo punti di partenza. Prendeteli e fateli vostri. Sperimenta il più possibile. È così che catturerete foto originali.

 


Applicare tecniche creative per un’interpretazione unica di un soggetto

Un altro modo semplice per produrre foto naturali originali è aggiungere qualcosa di nuovo al tuo arsenale fotografico. Qualcosa che non hai mai provato prima.

Un modo per trovare queste tecniche è guardare i fotografi di altri generi. Cosa fanno che ti piace? Cosa c’è di creativo nel loro lavoro? C’è qualcosa che puoi prendere dalle loro foto e applicare alle tue?

Qui menzionerò solo alcune tecniche creative. Queste ti daranno un’idea delle possibilità della fotografia naturalistica. E ti apriranno anche nuovi scatti, subito.

Innanzitutto, una delle mie tecniche creative preferite è il freelensing. Si tratta di staccare l’obiettivo dalla macchina fotografica e inclinarlo in diverse direzioni per un’immagine in stile tilt-shift.

Il freelensing vi darà alcune immagini sorprendenti piene di profondità di campo, splendidi bokeh e splendide perdite di luce. In secondo luogo, raccomando di provare le foto di movimento intenzionale della macchina fotografica. Queste foto sono meravigliosamente astratte e impressioniste.

Per catturare foto sorprendenti basate sul movimento intenzionale, basta impostare la velocità dell’otturatore su qualcosa di basso (nell’intervallo da 1/2s a 1/20s). Poi sperimentate il movimento della macchina fotografica quando scattate la foto. Se perseverate, farete presto delle immagini sorprendenti.

In terzo luogo, dovresti provare la tecnica dello ‘shooting through‘, conosciuta anche come ‘cramming‘. Trova un soggetto – poi cambia la tua angolazione in modo da scattare attraverso qualcosa in primo piano. Questo è generalmente la vegetazione, ma non deve esserlo per forza. Se riesci a creare una bassa profondità di campo, farai esplodere il primo piano in una bella macchia di colore. E catturerete delle foto naturalistiche molto insolite.

 


 

Creare degli estratti dei vostri soggetti per qualcosa di impressionantemente diverso

Una cosa che amo della fotografia astratta? Ti costringe a vedere il tuo soggetto sotto una luce completamente nuova. Ed è per questo che la fotografia astratta è perfetta per creare nuove prospettive di un soggetto.

Ma questo porta alla domanda: Come si fa a creare degli astratti stupefacenti?

Ho alcuni consigli:

  • avvicinati. Per le foto astratte, più vicino è quasi sempre meglio.
  • cerca di pensare in termini di forme e linee, piuttosto che di soggetti. Componi tenendo a mente questi elementi geometrici.
  • fai attenzione a non sottoesporre le tue foto. È facile farlo con la fotografia astratta ravvicinata perché si perde luce man mano che l’obiettivo si avvicina. Quindi assicurati di compensare questa possibilità.
  • usa molto il tuo mirino. Muovi la tua macchina fotografica e guarda come cambia la composizione.

 


Cambiare gli obiettivi per una nuova lunghezza focale

A volte, tutto quello che dobbiamo fare per avere una nuova prospettiva è cambiare le lenti.

Dopo tutto, probabilmente usi abbastanza spesso lo stesso obiettivo per la tua fotografia naturalistica. So che ho alcuni obiettivi nel mio kit che uso regolarmente. E questo può far sì che tu ti metta a tuo agio con la tua fotografia. Potresti fare fatica a trovare nuove immagini. Quindi cambiate le lenti. E fai il cambio il più grande possibile.

Se hai fotografato fiori con un obiettivo lungo, prova a usare qualcosa di molto corto. Se hai fotografato paesaggi con un obiettivo corto, prova a usare qualcosa di lungo. E se hai fotografato gli uccelli con un ultra-teleobiettivo, perché non provare qualcosa che mostri molto di più l’ambiente?

Ogni volta che provo questa tecnica, funziona a meraviglia. La prospettiva completamente nuova è meravigliosamente fresca – e ottengo foto che mi piacciono molto.

 


Foto di natura originali: trova una foto che ti piace e fai qualcosa di diverso

Questa tecnica è difficile: Se riuscite a farlo correttamente, riuscirete a catturare immagini originali e stupefacenti. Ma se ti avvicini senza molta motivazione, finirai per creare qualcosa di noioso e derivativo.

Ecco come funziona:

  • Inizia trovando alcune foto della natura che ti piacciono, ma che sono state scattate da altri fotografi.
  • Poi ricreate quelle foto. Ricreare il setup, la composizione, tutto.
  • Apporta tre modifiche importanti allo scatto.

I cambiamenti possono essere qualsiasi cosa: impostazioni, illuminazione, composizione e altro. Il punto è creare uno scatto che sia radicalmente diverso dall’originale, ma che catturi ancora la magia che l’originale possedeva.

Puoi anche usare alcune delle tecniche di altre parti di questo articolo. Aggiungere un po’ di movimento della fotocamera. Usare un’angolazione selvaggiamente diversa. Alla fine catturerete un’immagine originale. Un’immagine di cui puoi essere orgoglioso.