Scattare ritratti con luce naturale ha il potere di evocare uno stile etereo e minimalista che toglie il fiato allo spettatore.
C'è
qualcosa di molto semplice e stupefacente in un ritratto di luce
naturale di impatto visivo. Che si tratti di una morbida ombra durante
la perfetta luce del mattino, o di un qualcosa che sembra quasi
sbiadito, catturare ritratti sognanti con luce naturale è un'abilità che
molti fotografi cercano di padroneggiare.
Capire come manipolare la luce naturale
per catturare un'immagine di una persona e come usare ombre e luci a
proprio vantaggio, sono le abilità fondamentali che un fotografo
ritrattista deve conoscere a fondo.
La luce morbida
non è facile da gestire, ma la luce naturale può influenzare
decisamente i toni della tua immagine, lo stile della tua fotografia e
l'aspetto generale delle immagini che crei.
In questo articolo
troverai 10 suggerimenti che devi conoscere prima del tuo prossimo
shooting fotografico per catturare ritratti con la luce naturale.
Suggerimento n. 1: le lenti a focale fissa creano ritratti mozzafiato
Mentre
gli obiettivi zoom costosi e di alta qualità sono assolutamente
necessari per la maggior parte delle forme di fotografia, le lenti a focale fissa sono fondamentali per la fotografia di ritratti.
Avere
una lunghezza focale definita consente di giocare veramente con il
soggetto e ti costringe a muoverti intorno al soggetto per catturare
composizioni diverse.
Un obiettivo 85mm f/1.8 o 50mm f/1.4 sono fantastici per iniziare quando si riprende la fotografia di ritratti.
L'ampia apertura ti consentirà di catturare l'effetto bokeh quando scatti ritratti con luce naturale e ammorbidire lo sfondo per creare quell'aspetto magico.
Suggerimento n. 2: l'ora magica è necessaria per evitare la luce intensa
Quando si acquisiscono ritratti con luce naturale, è necessario evitare la luce intensa quando possibile. La ritrattistica di luce naturale è pensata per essere sognante, con luce soffusa.
Questa luce si trova meglio durante l'ora "magica" o "dorata", generalmente il periodo che cade subito dopo l’alba e subito prima del tramonto.
Quando il sole è più basso, le ombre si estendono e le luci si ammorbidiscono.
A sua volta, ciò consente all'immagine di essere morbida invece di
essere contrastata in modo aspro. Cerca sempre le ore magiche quando
catturi i ritratti con luce naturale.
Suggerimento n. 3: posiziona il tuo soggetto verso la luce
Usa
la luce morbida a tuo vantaggio. Evidenzia le caratteristiche del tuo
modello con la luce che stai utilizzando. Ciò minimizza anche i rischi
di eventuali ombre indesiderate sul viso del modello.
Posizionando
il viso del tuo modello verso la luce, permetti a quella luce di
riempire quello spazio e creare un aspetto e una sensazione morbidi per
la tua ritrattistica naturale. Poiché la luce è bassa (se segui i nostri
consigli e scatti durante l'ora d'oro) non dovresti vedere alcuna ombra dura sulla faccia dei modelli e le ombre saranno morbide e meno definite.
Se non puoi scattare durante l’ora magica, posiziona il tuo soggetto all’ombra: eviterai ombre troppo dure e decise sul volto e che il tuo modello stringa gli occhi per il troppo sole.
Suggerimento 4: porta un riflettore su ogni ripresa
Un riflettore
mobile è la chiave di tutti i servizi fotografici all'aperto in cui il
tuo piano è di manipolare la luce. Anche se non hai un assistente, prova
a portare un treppiede o un cavalletto per sostenere il riflettore,
oppure prova un approccio fai da te appoggiandolo a un oggetto.
Un riflettore può essere fondamentale nel sollevare le ombre sul lato
più scuro del viso dei modelli e rimbalzerà quella luce naturale per
riempire lo spazio.
Se il riflettore ha un lato dorato, puoi
usarlo se vuoi creare un tono più caldo per le tue immagini. Tutto ciò
dipenderà ovviamente dal tuo stile di fotografia per scattare ritratti con luce
naturale.
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Suggerimento n. 5: mantenere la sensibilità ISO bassa per mantenere il ritratto nitido
L'ultima cosa che vuoi, quando scatti un'immagine mozzafiato, è avere un sacco di rumore inutile e grana indesiderata nella tua foto. Prova a utilizzare la sensibilità ISO più bassa possibile (compatibilmente con la tua macchina fotografica) per mantenere il tuo ritratto di luce naturale il più nitido possibile.
Prendi in considerazione la possibilità di regolare la velocità dell'otturatore o l'apertura per compensare il basso numero ISO.
Suggerimento n. 6: Scatta in RAW per ottenere la massima flessibilità con le tue immagini
Scatta sempre con impostazioni RAW
quando possibile. Perché? Perché ti consente la massima flessibilità
creativa per adattare l'immagine a tuo piacimento in post produzione.
Nella fotografia di ritratti, questo è ancora più importante.
Quando
si fotografano ritratti con luce naturale, è molto facile esporre per
caso le ombre e quindi sovraesporre l'immagine. Ciò ti fa perdere
informazioni sul tono della pelle del tuo modello, il che è
incredibilmente importante quando stai fotografando ritratti di luce
naturale.
Un file RAW ti offre la massima flessibilità per recuperare i dettagli in un'immagine.
Ricordati
però che un file RAW occupa molto più spazio di un file JPEG e quindi
considera una scheda di memoria abbastanza capiente.
Suggerimento n. 7: dove scattare? Ecco alcune idee!
Ecco quattro idee su dove è possibile scattare ritratti con luce naturale per creare le immagini più belle possibili.
Utilizzare gli edifici in modo strategico:
l'utilizzo di edifici o muri è un ottimo modo per rompere la luce se
non si ha il tempo di scattare durante l'alba o il tramonto. I muri
creano ombre naturali, che possono essere utilizzate nella fotografia di
ritratti.
Finestre: le finestre sono fantastiche
per scattare ritratti con luce naturale poiché fungono da diffusore
naturale. Questo creerà naturalmente una luce piacevole e morbida sul
viso del tuo soggetto.
Alba o tramonto: scattare all'aperto durante l'alba o
il tramonto è un ottimo modo per ottenere la luce migliore possibile
per ritratti di luce naturale. Trova un parco o un paesaggio che ti
ispiri e lavora al suo interno per catturare le immagini dei tuoi
modelli.
Nessuna alba o tramonti? Le giornate
nuvolose o piovose sono altri grandi diffusori naturali quando si
fotografano ritratti con luce naturale. Il cielo agisce come un grande
diffusore morbido, che diffonde naturalmente la luce per le tue
immagini.
Suggerimento n. 8: gioca con le ombre
Non tutti possono organizzarsi per fotografare all’alba o al tramonto. Se hai bisogno di scattare in ore diurne, prova a giocare con le ombre.
Le
ombre hanno la capacità di trasformare la tua fotografia di ritratto
creando forme interessanti e dinamiche all'interno delle tue immagini.
Trovare qualsiasi tipo di luce mista è l'ideale per catturare ritratti
perfetti con luce naturale.
Inizia con la natura! Usa rami, fiori o alberi per
creare ombre sulle funzionalità del tuo modello. Riprese in casa? Usa
tende o cappelli per manipolare la luce per le tue immagini.
Suggerimento n. 9: retroilluminazione del soggetto
Quando si scatta una fotografia di ritratto, si vuole evitare di sovraesporre il modello. La retroilluminazione
del modello è fondamentale per ridurre al minimo tale rischio.
Posiziona il modello direttamente davanti a una fonte di luce.
La luce ammorbidisce
la silhouette del modello e crea un aspetto generale morbido. Questa è
una tecnica fantastica da utilizzare soprattutto quando si fotografano ritratti con luce
naturale al chiuso.
Suggerimento n. 10: ritratti con poca luce
Le
tue riprese non devono finire solo perché la luce si sta abbassando.
Abbiamo detto prima di non aumentare i tuoi ISO, ma questa è
un'eccezione. Alza un po’ gli ISO e regola di conseguenza le altre
impostazioni della fotocamera.
Questa impostazione potrebbe creare un po’ di grana, ma questo aggiungerà atmosfera alle tue foto, soprattutto se il tuo ritratto è in bianco e nero.
C'è
un'incredibile bellezza nel catturare ritratti straordinari con la luce
naturale e, come fotografo, hai davvero il potere di togliere il
respiro a chi guarda con queste immagini.
Una delle domande che tutti gli specialisti di marketing si pongono è come creare un rapporto duraturo con i propri clienti.
Indipendentemente dal settore, un brand ha bisogno di clienti fedeli e
coinvolti. Quindi come fidelizzare la clientela assicurandosi che
continuerà a scegliere il proprio marchio tra le diverse proposte
presenti sul mercato? Inutile negarlo, sono innumerevoli gli stimoli e i
messaggi che riceviamo dai brand, ognuno con un’offerta sempre più
accattivante e variegata.
Catturare l’attenzione e mantenere alto l’interesse è una vera sfida.
Ecco perché è fondamentale, una volta conquistata la curiosità del
consumatore, non trascurarla e cercare di tener viva il più possibile la
relazione, per integrarlo in una dinamica di engagement a lungo termine. Come
può un'attività coinvolgere i clienti in una dinamica di engagement
duratura a partire dalla prima interazione con il marchio? Massimizzando l'esperienza in ogni fase del customer journey.
Che cos'è il customer journey e perché è importante per i brand
Possiamo definire il customer journey come un viaggio
che un cliente compie quando entra in contatto con un'azienda. Questo
percorso prevede diverse fasi fino ad arrivare alla decisione di
acquistare o meno un prodotto o di usufruire di un servizio proposto
dall'azienda. Il customer journey però non termina con l'eventuale
acquisto del prodotto poiché prevede varie fasi che
possono avvenire sia "online" che "offline". Anche le recensioni di un
prodotto, per esempio, rientrano tra le varie fasi del customer journey.
Le fasi del customer journey
E ora è arrivato il momento di svelarvi le diverse fasi di questo
incredibile viaggio. Vi daremo degli spunti su come instaurare una
relazione duratura con i vostri clienti per trasformarli in ambassador
del brand. Potrete così trovare idee e ispirazione per raggiungere gli
obiettivi delle vostre prossime campagne marketing con l’aiuto di alcune soluzioni martech (strumenti tecnologici a supporto del marketing) da prediligere per massimizzare i risultati.
1. L’acquisizione: il prospect diventa un contatto del database grazie a un'Ads sui social
Il primo passo del customer journey è costituto dall’acquisizione,
ovvero il primo punto d'incontro con il potenziale cliente e la
successiva integrazione del contatto nel database dell'azienda. Per
acquisire nuovi contatti interessati al marchio, sono necessarie delle
attività ad hoc di lead generation, che andranno a stimolare l’interesse del target.
Come facciamo a conquistare l’utente utilizzando i social network?
Proviamo a spiegarlo con un esempio pratico. La nuova collezione estiva del marchio viene lanciata su Instagram tramite un post sponsorizzato
con uno sconto del 15% sul primo acquisto.
L’Ads rimanderà a un form
digitale da compilare con i propri dati per ottenere così un coupon da presentare in negozio o da utilizzare
online.
Per gestire le nostre campagne pubblicitarie sui social e su Google possiamo utilizzare uno strumento come Adzooma che ci permette di creare e gestire campagne di digital marketing in pochi secondi, ma soprattutto di monitorarle costantemente e continuare così a migliorarle, grazie ai suggerimenti offerti dalla piattaforma. Adzooma nella sua versione essential, gratuita, permette di impostare, monitorare e gestire facilmente le proprie campagne pubblicitarie su Google, Facebook e Microsoft, anche con una serie di ottimizzazioni per migliorare i risultati e regole automatizzate che semplificano alcune attività. Optando, invece, per la versione Plus, oltre alle funzionalità della versione gratuita, ci sono più di 81 modelli di automazione e la possibilità di analizzare le landing page per migliorare l'offerta.
Per la creazione delle landing page e soprattutto per la raccolta e gestione dei lead, possiamo utilizzare Sendinblue(le landing pages sono disponibili nel piano Premium) oppure MailChimp.
2. L’attivazione: il contatto acquisito su Instagram diventa cliente
Ora che il prospect ha mostrato interesse per il marchio ed è stato integrato nel database, è fondamentale mantenere vivo il suo interesse. L’attivazione del contatto deve avvenire subito dopo la prima interazione. Con l’aiuto dei sistemi di marketing automation, è possibile targetizzare tutti i contatti acquisiti grazie alla campagna sui social.
Tutti coloro che hanno richiesto il coupon compilando il form sulla landing page, sono
certamente interessati ai tuoi prodotti. Questo è il momento d'inviare loro
un’e-mail di benvenuto e il lookbook con la nuova collezione,
incoraggiando così il traffico sull’e-commerce e alimentando
l’interesse. Contemporaneamente, potrete incuriosire i contatti
ricordando loro la scadenza del coupon e lo store più vicino dove
usufruire dell’offerta.
Puoi gestire scenari di marketing automation con l'invio di email transazionali ancora con Sendinblue o MailChimp.
I vantaggi di un coupon, sono innumerevoli, se poi opti per una soluzione QR Code, sarà ancora più efficiente perché con la semplice scansione del QR code in negozio il
cliente usufruirà dello sconto in modo rapido e immediato. Una volta
usufruito del coupon, potresti trasformarlo automaticamente in una carta fedeltà, magari associandola allo stesso QR code, con la quale il cliente potrà continuare ad essere informato delle ultime novità e dall'altra potrà beneficiare di ulteriori benefici e sconti.
Così, da una parte avrete acquisito un nuovo membro nel vostro programma fedeltà, dall’altra il cliente sarà soddisfatto dell’esperienza offerta, immediata e, soprattutto, semplice.
3. Fidelizzazione: il cliente si affeziona al marchio
Ora siamo a una fase chiave del customer journey per instaurare una relazione duratura: la fidelizzazione.
Un cliente fidelizzato acquista più frequentemente e tende a spendere
di più rispetto a un nuovo cliente non-membro. Gli indicatori chiave di
un programma fedeltà di successo parleranno chiaro: il carrello medio e
la frequenza di acquisto saranno sempre superiori in chi è fidelizzato.
Una volta che il cliente ha effettuato il primo acquisto, è il
momento di puntare sulla relazione vera e propria per riuscire a
mantenerlo nel tempo.
Un programma fedeltà flessibile che soddisfi le sue esigenze e i suoi desideri, vi assicurerà la customer retention. Una buona tattica consigliata da Splio è quella di riservare delle attenzioni speciali e personalizzate
per dimostrare il proprio interesse e vicinanza al cliente. Per
rinforzare il legame, si può optare per l’invio di un breve questionario
via e-mail ai nuovi clienti per conoscerli meglio. Chiedendo i propri
gusti e la data di nascita, sarà possibile inviare loro una sorpresa il
giorno del compleanno, per esempio. Inoltre, a coloro che avranno
compilato il questionario, si potranno accreditare ulteriori punti
fedeltà sulla loro carta come ringraziamento del tempo prezioso
dedicato al marchio.
Questi sono esempi di una serie di azioni e ricompense che porteranno
i membri del programma a salire di volta in volta di livello. A questo
punto possiamo poi decidere di premiare i clienti più fedeli per proporgli di
entrare a far parte degli ambassador del marchio.
4. Engagement: il cliente fedele diventa ambassador del marchio
Un cliente fidelizzato diventerà ancora più coinvolto se stimolato
con iniziative accattivanti, come un programma fedeltà soddisfacente che
combini la fedeltà transazionale e relazionale. Un programma di engagement è un’iniziativa loyalty che premierà i membri per tutte le interazioni avvenute con il marchio, come per esempio:
l’apertura e i clic delle e-mail;
il follow sui social;
una ricca wishlist (lista dei desideri);
la recensione online;
la visita sul sito eCommerce.
L’obiettivo di un programma di questo tipo è incrementare la conoscenza del cliente per ultra-personalizzare le offerte e le comunicazioni e premiare l’engagement del cliente non solo in fase di acquisto. Un cliente fedele e ingaggiato è il target ideale per una campagna di referral marketing.
Il passaparola è il canale di comunicazione più efficace per la fiducia. Difatti il 94% dei consumatori prende decisioni di acquisto in base ai consigli del proprio network mentre il 72% è influenzato da ciò che ha visto sui social. Il passaparola digitale aiuta a ottimizzare drasticamente i costi di acquisizione.
Una volta identificati i clienti più affezionati e coinvolti, sarà possibile invitarli per e-mail a diventare ambassador del marchio in cambio di un coupon e punti fedeltà. Il cliente condividerà di certo volentieri con i suoi amici il link di referral sui social network, per e-mail o su WhatsApp. E i suoi amici a loro volta avranno la possibilità di ricevere un coupon di benvenuto.
Queste attività possono essere semplificate anche utilizzando una piattaforma di loyality e referral marketing (come ad esempio yotpo.com, ma ce ne sono diverse anche italiane) con funzionalità native di social sharing, insieme ad un tool di marketing automation (come Sendinblue), che consentiranno di lanciare una campagna member-get-member.
In questo modo sarà possibile rispondere a molteplici obiettivi, tra cui:
reclutare nuovi clienti;
generare ricavi aggiuntivi;
aumentare la visibilità del brand online & offline.
Pronti a raccogliere la sfida?
Tutte le fasi del customer journey sono fondamentali ed estremamente
connesse tra loro. Se la fidelizzazione influenza il riacquisto,
l’engagement influenza la fidelizzazione. Attivare, fidelizzare e animare il proprio database è una strategia decisiva per accrescere il valore di ciascun cliente, fino a trasformarlo in un ambassador. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale ed è il fedele alleato di ogni campagna marketing.
Una piattaforma di loyalty marketing e una strategia CRM ben definita e targetizzata possono aiutare a massimizzare le proprie campagne di lead generation e fidelizzazione, ma anche a trasformare i migliori clienti in ambassador del brand!
Prima che le persone imparassero a scrivere, si raccontavano storie.
Raccontare una storia è come dipingere un quadro con le parole. Le
storie connettono, ispirano, guidano, creano cambiamento e guariscono.
Lo storytelling ha permesso alle persone di dare un senso al mondo e di
trarre un significato più profondo dalle loro vite sin dall'inizio della
storia dell'umanità. Cambiano le tecniche e i metodi di narrazione,
così come i modi di comunicare e i soggetti, ma il potere dello storytelling di commuoverci e provocare un senso più profondo di connessione tra tutti noi non è mai cambiato.
Indipendentemente dai media, siamo tutti fruitori di storie e, in fondo, lo siamo sempre stati.
Perché raccontiamo storie?
La narrazione è una forma d'arte antica come il tempo e ha un posto
in ogni cultura e società. Come mai? Perché le storie sono un linguaggio
universale che tutti, indipendentemente dal dialetto, dalla città
natale o dall'eredità, possono capire. Le storie stimolano l'immaginazione e la passione e creano un senso di comunità tra ascoltatori e narratori.
Le storie consolidano concetti astratti e semplificano messaggi
complessi. In un mondo diviso da una moltitudine di cose, le storie
uniscono le persone e creano un senso di comunità. Le storie ci rendono umani, e lo stesso vale per i brand.
Ecco perché creare una narrativa specifica e pensata ad hoc sul proprio
marchio o prodotto non solo lo umanizza, ma ci permette di farlo
conoscere meglio ai clienti e potenziali clienti.
Sviluppare le proprie capacità di narrazione e imparare a trasformare le
esperienze in una storia richiede pratica, ma ci sono metodi efficaci
per migliorare l'arte dello storytelling. Proprio come l'arte, la
narrazione richiede creatività, visione e abilità, ma è soprattutto
disciplina. Chi crede che la scrittura sia solo genio o improvvisazione si sbaglia di grosso. Sapevate che Stephen King, uno degli autori più proliferi di sempre, scrive ininterrottamente quattro ore ogni mattina tutti i giorni?
La narrazione è uno strumento potente che i leader usano per motivare
le masse, e gli scrittori si ingegnano per creare la propria
letteratura. Attingere alle emozioni delle persone e mettere a nudo sia
il bene che il male è il modo in cui le storie ispirano e motivano e,
infine, guidano all'azione.
7 consigli di storytelling per storie indimenticabili
Se avete appena iniziato a scrivere e a raccontare storie, ecco 7 consigli di storytelling
che possono aiutarvi a rafforzare le vostre narrazioni e a coinvolgere
il pubblico. Non dimenticate che una storia implica un'interazione
bidirezionale tra un narratore e uno o più ascoltatori. Le risposte
degli ascoltatori influenzano il racconto della storia. Lo storytelling
difatti emerge dall'interazione e dagli sforzi cooperativi e coordinati
tra narratore e pubblico e di certo non crea una barriera immaginaria
tra chi parla e chi ascolta
1. Scegliere un messaggio centrale ben definito
Una grande storia di solito progredisce verso una morale o un
messaggio centrale. Quando create una storia, dovreste avere un'idea
precisa di cosa state costruendo. Se la vostra storia ha una forte
componente morale, vorrete di certo guidare gli ascoltatori o i lettori
verso quel messaggio. Se state raccontando una storia avvincente,
provate ad aumentare la tensione drammatica e la suspense fino al
culmine della narrazione. Indipendentemente dal tipo di storia che state
raccontando, è importante essere molto chiari sul tema centrale o sul
punto della trama attorno al quale si sta costruendo la storia.
La storia serve per vendere un prodotto o raccogliere fondi, o per far
conoscere un servizio? Qual è il punto della storia? Per aiutarvi a
definirlo, provate a riassumere la vostra narrazione in massimo 10
parole. Se non ci riuscite, beh, non avete un messaggio centrale.
2. Il conflitto non è un male nello storytelling
Come narratore, non si può evitare il conflitto. I grandi narratori
creano storie che hanno ogni sorta di ostacoli e difficoltà disseminati
sul percorso dei loro protagonisti. Per essere soddisfatto di un lieto
fine, il pubblico deve guardare i personaggi principali che lottano per
raggiungere i loro obiettivi. Va bene essere crudeli con i personaggi
principali, anzi, è necessario. Le trame avvincenti sono costruite sul
conflitto ed è imperativo abbracciare il dramma e lo scontro per
diventare un narratore migliore.
3. Avere una struttura chiara della storia
Ci sono molti modi diversi per strutturare una storia, ma i tre ingredienti che danno vita a un racconto sono:
un inizio
una parte centrale
una fine.
Nello specifico una storia di successo inizierà con un incidente
d'incitamento che porterà a un'azione crescente, dopodiché raggiungerà
un climax e alla fine si stabilirà in una soluzione soddisfacente. Ci
sono molti libri e risorse online che possono aiutare a comprendere
meglio questi termini, ma il modo migliore per capire come scrivere una storia e leggere tante storie.
Il mondo è pieno di grandi narratori della letteratura e del cinema da
cui possiamo attingere per imparare come danno forma alla struttura di
ogni storia.
4. Prendere spunto dalle proprie esperienze personali
Qualunque sia la storia che stiate raccontando, potete sempre
prendere ispirazione dalla vostra vita o guardare le esperienze e le
vicende di chi avete vicino per trovare cosa e come raccontare. Pensate
agli eventi importanti della vostra vita e a come potreste essere in
grado di trasformarli in narrazioni. A volte qualcosa che ci è accaduto
all'apparenza banale può diventare un incipit emozionante di una storia
avvincente.
5. Coinvolgere il pubblico per uno storytelling efficace
Una grande narrazione richiede che chi racconta sia connesso con chi
ascolta. Attenzione però, gran parte del modo in cui si attirano gli
ascoltatori dipende dalla modalità di narrazione scelta. Se state
leggendo un racconto di fronte a un pubblico, potreste provare a
distogliere lo sguardo dalla pagina ogni tanto per stabilire un contatto
visivo con esso. Se state registrando un podcast narrativo, molto
dipende dall'espressività della voce e dalla capacità di trasmettere
emozioni con il proprio tono.
Comunque si scelga di raccontare la propria storia, bisogna stabilire una relazione con le persone che ascoltano.
6. Osservare i bravi narratori
Le nostre storie personali saranno sempre uniche e specifiche per
noi, ma non c'è modo migliore per imparare a creare una grande storia
che guardare come i narratori che tanto amiamo raccontano le loro
storie.
La maggior parte di noi conosce persone che consideriamo narratrici
eloquenti e coinvolgenti. Che si tratti di un familiare che intrattiene
tutti a tavola con racconti d'infanzia o di un amico che eccelle nel
parlare in pubblico, è probabile che abbiamo incontrato più di una
manciata di narratori di talento nella nostra vita. Scoviamo i bravi narratori, ascoltiamoli e impariamo attraverso l'osservazione. Come fanno a creare una storia di successo?
7. Restringere la portata della tua storia
Se state raccontando una storia reale che vi riguarda, può essere
difficile scegliere i punti principali importanti da includere. Molte
persone hanno la tendenza a riportare ogni dettaglio e finiscono per
inondare il pubblico di fatti che diluiscono l'arco narrativo centrale.
Definite un inizio e una fine chiari per la vostra storia, quindi
scrivete gli eventi chiave della trama come punti elenco tra di loro.
Abbiate fiducia nel fatto che il vostro pubblico sarà in grado di
seguire la storia senza sopraffarlo con inutili retroscena o punti di
trama devianti.
Vuoi implementare unacampagna di marketing e hai bisogno di creare il profilo del tuo cliente potenziale? Il primo passo da fare è quello di definire e sviluppare la tua buyer persona.
Non
puoi passare al piano operativo senza aver definito la tua buyer
persona, le sue caratteristiche, i suoi bisogni e i desideri che la
spingono a scegliere il tuo prodotto/servizio. Questo è il motivo per
cui, il primo passo da fare, è quello di creare e sviluppare l’identikit
del tuo cliente potenziale.
La creazione della buyer persona rappresenta il punto focale di qualsiasi processo di segmentazione.
Quando si parla di buyer persona ci si riferisce a una rappresentazione
tipo del nostro cliente potenziale. Una rappresentazione fondamentale
non solo per l’incremento delle vendite, ma per qualsiasi azione di
investimento che si deciderà di attuare in futuro.
Questo processo, infatti, permette di definire un pubblico e un target ben preciso verso cui indirizzare un’apposita strategia di marketing.
Riusciresti ad indovinare il cibo preferito di qualcuno senza conoscerlo minimamente? Difficile eh.
Quando
non sappiamo a chi ci stiamo rivolgendo, quando non abbiamo abbastanza
informazioni sul nostro target di riferimento rischiamo di compromettere
la nostra strategia. La definizione della buyer persona permette di
aumentare la qualità dei nostri lead e di potenziare l’esperienza del
nostro potenziale acquirente.
3 step per definire la tua buyer persona
Per creare la tua
target persona avrai bisogno di seguire alcuni step fondamentali. Dopo
aver individuato il target di riferimento dovrai iniziare a reperire dei
dati più specifici. In una prima fase di analisi, i dati quantitativi si dimostreranno estremamente utili e funzionali.
1. Definisci le caratteristiche principali della tua persona target
La
prima cosa da fare è quella di comprendere le caratteristiche
dell’ipotetico cliente ideale: interessi, gusti, modalità d’acquisto,
hobby. Approfondisci i processi psicologici, il linguaggio utilizzato,
le abitudini. Hai bisogno di identificare delle peculiarità che ti
permettano di conoscere il tuo target a 360 gradi.
Questo può
esserti d’aiuto per valutare non solo i punti di forza della tua
strategia di marketing, ma soprattutto gli eventuali rischi e/o
difficoltà che potresti incontrare. Non escludere l’idea di dover creare
più buyer personas: two is better than one.
2. Sfrutta il digital per raccogliere dati
Analizza
il tuo CRM o il tuo database clienti. Crea questionari mirati da
inviare ai tuoi consumatori, in questo modo potrai raccogliere
informazioni preziose sulla tua audience. Sfrutta l’online per inviarli
mediante e-mail alle persone che hanno già acquistato il tuo
prodotto/servizio.
Esistono numerosi strumenti con cui realizzare indagini: SurveyMonkey, Google Forms, Survio. Hotjar è lo strumento ideale per analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web.
Realizza
interviste per parlare direttamente con i vari soggetti. Analizza gli
insight dei social media e raccogli quanti più dati possibili su cui
basare la tua strategia. Quest’operazione ti permetterà di acquisire una
base più completa da cui partire.
3. Buyer persona e Google Analytics: ottieni il massimo rendimento
Google
Analytics, grazie ai suoi report, ti permette di estrapolare importanti
informazioni sulle caratteristiche dei tuoi clienti, comportamenti,
dispositivi utilizzati.
In particolare, Google Analytics mette a disposizione quattro tipi di report:
Il report Pubblico ti permette di analizzare dati demografici, interessi, dati geografici, dispositivi utilizzati;
Il report Acquisizione
ti consente di individuare quali sorgenti generano più traffico, quali
fra le tue campagne di marketing si sta dimostrando più performante;
All’interno del report Comportamento
potrai trovare varie informazioni riguardo la velocità del sito, la
ricerca effettuata dagli utenti, quale delle tue pagine riceve più
traffico;
Grazie al report Conversioni potrai avere una visione più chiara delle entrate, del rendimento dei tuoi prodotti, delle vendite.
Guida pratica per la costruzione della tua audience
A seguito della raccolta dati potrai procedere con la costruzione della tua audience.
Proviamo con un esempio pratico.
Supponiamo
che tu abbia un e-commerce di abbigliamento. Grazie ai dati raccolti
potrai delineare uno schema generale del tuo potenziale cliente:
Sai
che la percentuale di utenza femminile è maggiore di quella maschile,
che l’età media è compresa tra i 20 e i 30 anni e che la maggior parte
degli utenti vive a Roma. Il tuo target, per compiere le scelte
d’acquisto, utilizza principalmente lo smartphone. Infatti, il maggior
numero di conversioni avviene tramite telefono cellulare.
Gli interessi del tuo target si focalizzano maggiormente su sport e fitness, shopping, bellezza e benessere.
I canali che generano più traffico sono quello organico, quello a pagamento e quello social.
Quale potrebbe essere una possibile buyer persona?
Anna,
25 anni vive a Roma ed è laureata in Scienze della Moda. Attualmente
fashion stylist con un reddito annuo di circa €24.000. Appassionata di
shopping, fitness, bellezza e benessere. Anna acquista principalmente
online i suoi capi di abbigliamento consultando i social network, la
ricerca su Google e le pubblicità dei numerosi brand che segue.
Fortemente
interessata a blog di moda e costantemente aggiornata sulle ultime
tendenze. Anna è attenta alla qualità dei capi che desidera comprare,
infatti non ama gli acquisti d’impulso. Influenzata non solo dal
passaparola, ma soprattutto dalle mode del momento.
Buyer persona template: risorse da utilizzare per la creazione della tua audience
Una
volta ricavate tutte le informazioni necessarie potrai costruire il tuo
buyer persona template. Puoi utilizzare dei modelli già creati, semi
compilati o realizzare tu stesso uno schema base in cui inserire le
informazioni di cui hai bisogno. Ci sono numerosi tool, software e
piattaforme da poter utilizzare in questa fase.
Vediamone alcuni:
Utilizza il tool di Hubspot, MakeMyPersona,
per rappresentare le tue buyer personas a livello visuale. Rispondi
alle domande prestabilite e/o ampliale tu stesso per generare un
documento PDF completo;
Mural, software utilizzato per il visual thinking aziendale, possiede numerosi template da poter utilizzare;
Miro,
lavagna collaborativa online, viene utilizzata per creare mappe
concettuali e schemi. La piattaforma possiede anche dei modelli da poter
compilare per realizzare la tua buyer persona;
Xtensio è una piattaforma che ti permette di realizzare presentazioni e documenti creativi ed interattivi.
Grazie all’utilizzo di questi strumenti potrai realizzare un modello concreto e confrontarti con il tuo team di lavoro.
Considerazioni finali
Creare la tua buyer persona è
fondamentale per indirizzare la tua strategia di marketing verso un
target specifico. Avere un focus è essenziale per comprendere non solo a
chi ci stiamo indirizzando, ma anche come dovremmo farlo e soprattutto
perché.
Definire una buyer persona è indispensabile per comprendere a fondo il buyer’s journey. Come sappiamo, il processo d’acquisto di un soggetto non è affatto lineare, ma va compreso per proporre soluzioni efficaci.
Il processo di segmentazione
prende in considerazione non solo aspetti demografici, ma soprattutto
aspetti psicologici come le necessità del cliente, le barriere
all’acquisto e i criteri decisionali.
Grazie al digitale puoi
ricavare numerose informazioni e dati preziosi che ti permetteranno di
conoscere il profilo del tuo potenziale cliente. Risorse, tool e
piattaforme riusciranno a semplificarti il lavoro.
La fotografia è comunicazione... probabilmente una delle forme più
efficaci di comunicazione, in grado di far vivere, in uno spazio
bidimensionale, interi universi, di suscitare emozioni, ricordi, di
creare tendenze e persino suggestionare lo spettatore.
Per ottenere il massimo dall'immagine che stiamo scattando, serve un
perfetto mix di conoscenze che partono da una sapiente padronanza della
propria attrezzatura all'utilizzo della luce e da un'insieme di norme
che costituiscono le “regole della composizione”, che definiscono la posizione dei vari elementi nell'inquadratura, in base a quello che vogliamo trasmettere.
Pur essendo regole, esse si fondono in maniera intrinseca alla
creatività di ognuno di noi, al modo in cui vediamo la realtà, a come
vogliamo riprodurla e raccontarla secondo il proprio punto di vista,
utilizzando degli strumenti che tutti noi siamo in grado di comprendere:
una sorta di linguaggio universale non verbale, basato su regole
ancestrali, che fanno parte della cultura umana fin dall'inizio dei
tempi, in grado di attivare una serie di processi mentali inconsapevoli
che portano alla decifrazione del messaggio.
Proprio per questo sostanziale rapporto con la visione personale del
mondo, su questo argomento sono stati versati fiumi di inchiostro,
quindi, quello che vorremmo fare, è solo un piccolo compendio delle
principali regole della composizione fotografica che permetteranno di
fare un salto qualitativo alle vostre fotografie.
Parlavamo poco fa, di regole ancestrali... questo è un elemento
davvero importante da cui partire. Il nostro occhio cattura l'immagine,
ma è il cervello che la elabora, che la interpreta e ci fa “vedere”,
cercando, all'interno dell'immagine stessa, schemi che già conosce,
facendo abbinamenti tra forme e colori mettendoli in combinazione tra di
loro. Questo è uno dei motivi per cui istintivamente troviamo alcune
immagini più gradevoli di altre... non è solo il soggetto ad essere
gradevole, ma soprattutto lo è la sua posizione all'interno
dell'inquadratura.
Prima di iniziare la nostra sintesi, vorremmo fare una dovuta
precisazione. Le regole esistono perchè fanno parte della formazione
fondamentale di ogni fotografo, ma come spesso succede per ogni
espressione artistica, le regole esistono anche per essere infrante, ma
solo dopo averle apprese e metabolizzate.
Perché la composizione è importante?
La
composizione della tua fotografia ha un impatto sul modo in cui viene
percepita dagli altri. Quando scegli cosa inserire nell’inquadratura e
cosa lasciare fuori, dove posizionare ogni elemento e così via, stai
catturando una scena con la tua visione unica.
Ecco perché è importante comporre con cura le tue foto!
Tecniche e concetti di base per la composizione nella fotografia
Siamo istintivamente attratti dalle immagini con una buona composizione.
Perché? Perché li troviamo armoniosi o interessanti! Tuttavia, non siamo così naturalmente abili nel creare composizioni sorprendenti.
Ecco
perché i fotografi hanno sviluppato linee guida e concetti di base per
la composizione che possono migliorare rapidamente le composizioni
fotografiche – senza richiedere anni di esperienza.
A partire dalla regola dei terzi.
La regola dei terzi nella composizione in fotografia
Probabilmente hai sentito parlare della regola dei terzi
– o almeno l’hai vista. Questo perché la maggior parte delle
fotocamere, compresa quella del tuo smartphone, hanno una griglia della
regola dei terzi in sovraimpressione.
La griglia della regola dei
terzi è formata da quattro linee – due verticali e due orizzontali –
poste ad una distanza uguale l’una dall’altra e dai bordi della foto
(così la cornice è divisa in terzi).
Ma cos’è in realtà la regola dei terzi?
È una linea guida che
afferma che dovresti posizionare gli elementi compositivi lungo le linee
della griglia – e che il punto focale della tua composizione dovrebbe
trovarsi in uno dei punti di intersezione delle linee della griglia.
Puoi
seguire questa regola sia in orientamento verticale che orizzontale, e
funziona per tutti i tipi di fotografia. Per esempio, se stai facendo un
ritratto a corpo intero, dovresti spesso posizionare il soggetto verso
una delle linee della griglia e non al centro.
E quando
si fotografa un paesaggio, si dovrebbe mettere l’orizzonte verso il
terzo superiore o inferiore dell’immagine e mai al centro.
Nota che la regola dei terzi è una linea guida, non una vera regola.
Una volta che l’hai padroneggiata, ti consiglio di provare a violarla
con altri concetti – come la simmetria, o con tecniche ancora più
complesse come il rapporto aureo.
Linee guida
Le linee guida dirigono lo spettatore attraverso l’immagine, così:
Quando si legge un testo in italiano, si inizia automaticamente in
alto a sinistra. Poi si continua verso destra fino alla fine della riga.
La
stessa cosa accade nella fotografia. Quando vediamo un’immagine, la
“leggiamo” anche. L’occhio va da un elemento all’altro – per vedere i
dettagli e capire la storia che viene raccontata. È qui che entrano in
gioco le linee guida: Guidano l’occhio attraverso l’immagine.
Le
linee guida possono essere presenti o implicite, e possono essere dritte
o curve. Per esempio, una linea guida può essere una strada curva che
si perde tra le montagne. Questo costringerà gli spettatori a seguire la
strada, attirandoli nell’immagine.
Texture
La texture è spesso
trascurata come elemento della composizione. Puoi usarla per creare un
contrasto tra due elementi – uno liscio e uno ruvido, per esempio.
Puoi anche usare la texture per creare forme interessanti e linee
guida, o per aggiungere interesse a un soggetto altrimenti noioso.
Per
lavorare con le texture, è necessario considerare il tipo e la
direzione della luce. Una luce dura che proviene dal lato enfatizzerà la
texture. Una luce morbida che proviene dalla parte anteriore
appiattisce la superficie.
La ripetizione dei motivi e la loro rottura
Uno degli elementi che rende assolutamente affascinante una foto è
quello di trovare un motivo ripetitivo che diventa il soggetto stesso
dell'immagine. Può trattarsi dei binari morti di una stazione, delle
increspature delle dune della sabbia, o come nel caso della prossima
foto, il movimento ripetuto in maniera impeccabile dei sodati che
marciano.
Altrettanto affascinante, e di sicuro effetto, è la capacità di
trovare una rottura all'interno di una trama di elementi ripetuti...
l'immagine apparirà subito interessante e l'attenzione si concentrerà in
particolar modo sull'elemento che rompe lo schema.
Colore
Il colore
è una considerazione chiave per la composizione in fotografia. Ci sono
così tante armonie di colore che si hanno infinite possibilità!
Puoi usare colori complementari per creare contrasto e far risaltare
il tuo soggetto. E puoi mettere insieme elementi apparentemente non
correlati che sono uniti attraverso uno schema di colori.
Un buon modo per imparare e capire le palette di colori è Adobe Color. Potete usare questo strumento anche se non avete un abbonamento ad Adobe.
Basta
selezionare una ruota dei colori con diverse regole di armonia dei
colori, come monocromatico, complementare, ecc. Puoi anche caricare una
fotografia per estrarre la combinazione di colori o il gradiente. E per
rimanere aggiornato, puoi sfogliare le tendenze basate su Adobe Stock e
Behance.
Il mio strumento preferito in Adobe Color è Explore, dove
si può inserire un concetto o uno stato d’animo e vedere i colori che
lo rappresentano (con più esempi dalle arti visive).
Forma
Come
fotografi, siamo abituati a pensare a modi per aggiungere profondità a
una superficie bidimensionale. Per questo motivo, è facile trascurare
l’importanza delle forme. Eppure, quando stai componendo le tue
immagini, puoi usare le forme per stabilire una disposizione accurata.
Pensa a una torta fotografata dall’alto: è un cerchio. Se ne tagli
una fetta, allora stai aggiungendo un triangolo alla composizione.
Ogni
forma dà una sensazione diversa alle nostre fotografie. Per esempio, i
quadrati trasmettono stabilità, mentre i cerchi fanno pensare al
movimento e all’energia.
Ecco perché mettere in posa un gruppo per
un ritratto aziendale di solito significa formare quadrati o
rettangoli, mentre i ritratti di famiglia sono spesso messi in posa in
triangoli o forme dinamiche.
Un buon modo per praticare la composizione basata sulla forma è usare le ombre o fotografare le silhouette. In questo modo, si elimina qualsiasi tridimensionalità e ci si concentra solo sulla forma degli oggetti.
Simmetria
La simmetria
è definita come qualcosa che è esattamente la stessa su entrambi i
lati, come la cima di una montagna o il tronco di un albero. E può
funzionare benissimo nell’arte – a patto di usarlo con attenzione.
Nota che, nell’arte, una scena è raramente simmetrica al 100%. Invece, ti ritroverai con scene che sono quasi simmetriche e sono ben bilanciate su entrambi i lati.
Prendiamo un ritratto come altro esempio. Se fotografate un viso
perfettamente centrato nell’inquadratura, la vostra immagine sarà
simmetrica. Non importa se il soggetto ha una voglia su una delle
guance, o se uno dei suoi occhi è leggermente più basso dell’altro – la
simmetria dominerà.
Uno dei motivi per cui troviamo la simmetria
così attraente è perché la troviamo spesso in natura. E psicologicamente
parlando, la simmetria offre un senso di ordine che ci fa sentire a
nostro agio.
(Un ottimo modo per giocare con la simmetria nella tua fotografia è fotografare riflessi o modelli!)
Le cornici naturali
L'inquadratura dentro l'inquadratura. Come per le linee, il nostro
cervello è naturalmente attratto dall'elemento racchiuso, incorniciato.
Cercate di utilizzare elementi naturali o artificiali che possano
racchiudere il vostro soggetto.
Riempire il fotogramma
Quando si parla di ritratti, a meno di non voler creare degli effetti
particolari, uno degli errori più comuni è quello di lasciare troppo
spazio intorno al soggetto. Questo crea automaticamente una perdita di
attenzione da parte dello spettatore verso il soggetto fotografato. Se
volete che lo sguardo si concentri sul soggetto, dovete fare in modo
che ciò che state fotografando sia protagonista assoluto
dell'inquadratura.
Contrasto
Un altro concetto importante che può migliorare la tua composizione è il contrasto.
Dato che stiamo parlando di fotografia, la prima cosa che viene in mente è il contrasto di luce, come la fotografia low key. Qui, si cattura un’immagine molto scura dove solo un piccolo dettaglio è evidenziato (il che rende un risultato altamente drammatico).
Tuttavia,
il contrasto tonale non è l’unico tipo di contrasto che puoi usare per
migliorare le tue composizioni. Puoi anche usare il contrasto di colore
(come discusso prima), la giustapposizione e il contrasto concettuale
(che accoppia idee o estetiche opposte).
Composizione avanzata nella fotografia
Una
volta che hai imparato le basi della composizione, è il momento di
sfidare te stesso e passare a tecniche più avanzate. Ecco alcuni degli
strumenti più popolari da considerare.
La regola dello spazio o del movimento
La
regola dello spazio ti dice di lasciare spazio davanti al soggetto,
specialmente se è un soggetto in movimento. L’idea è che l’osservatore
ha bisogno di abbastanza spazio per immaginare il soggetto che porta
avanti l’azione che sta compiendo.
Per esempio, se una persona sta andando via, si mette uno spazio significativo davanti, così:
E secondo la regola dello spazio, se fotografi una persona che corre
verso destra, dovresti metterla sul lato sinistro dell’inquadratura (e
viceversa). Ma ricorda che c’è un’eccezione per ogni regola,
specialmente quando si tratta di composizione. Quindi, se vuoi
aggiungere tensione o incuriosire lo spettatore, prova a violare la
regola dello spazio!
La cosa complicata della composizione è che
devi scegliere di applicare o rompere le regole a seconda del messaggio
che vuoi che la tua immagine trasmetta.
La regola delle probabilità
La
regola delle probabilità si basa sul principio che le persone trovano
più interessante vedere i numeri dispari. Mentre i numeri pari mostrano
stabilità e funzionano bene per le composizioni simmetriche, i numeri
dispari permettono all’occhio di scorrere attraverso l’immagine.
Quindi, secondo la regola delle probabilità, dovreste includere un numero dispari di elementi nelle vostre composizioni.
Ti consiglio di usare questa regola quando si adatta alla situazione,
proprio come faresti con le forme. Se volete una composizione dinamica,
usate triangoli, linee diagonali e numeri dispari. E se preferisci la
stabilità, puoi scegliere linee rette, quadrati e numeri pari.
In
ogni caso, l’importante è usare le regole a proprio vantaggio e prendere
il controllo delle proprie composizioni. Quando si fotografa il cibo o i
prodotti, è spesso più facile seguire la regola delle probabilità.
Ma
seguire la regola delle probabilità non è così facile quando si
fotografa una famiglia di quattro persone; non si può semplicemente
decidere di escluderne una. (Anche se quando ti trovi di fronte a questa
situazione, puoi disporre il gruppo in modo che lo spettatore veda uno
più tre invece di quattro).
Composizione triangolare nella composizione in fotografia
Nella prima parte dell’articolo, ho parlato dell’uso delle forme per comporre le vostre immagini.
Ma
sapevate che la forma più popolare nella composizione è il triangolo?
Puoi creare triangoli con pose nei ritratti, montagne in un paesaggio, o
un campanile durante i tuoi viaggi.
Tuttavia, se vuoi alzare un po’ di più il livello di compessità, puoi usare i triangoli dorati.
Questa tecnica di composizione divide la cornice prima con una linea
che collega un angolo con quello opposto, poi aggiunge due linee più
piccole che escono da ciascuno degli angoli rimanenti.
Idealmente,
dovresti mettere gli elementi più importanti della composizione dove le
linee si intersecano. Per ottenere questo, potresti dover inclinare la
tua macchina fotografica; questo è chiamato un angolo olandese (alias
l’inclinazione olandese, l’inclinazione tedesca o l’angolo di Batman).
Ecco perché non è sempre possibile usare la linea guida del triangolo d’oro (o, almeno, non è sempre la scelta migliore).
Il rapporto aureo
Il rapporto aureo
è un termine matematico che è stato poi applicato all’arte e infine
alla fotografia. Equivale a 1,618, e ci sono due modi in cui può essere
applicato alla composizione fotografica:
Come una griglia o come una spirale.
La griglia d’oro (alias la griglia Phi)
La griglia Phi divide l’inquadratura in nove blocchi, proprio come le regole dei terzi.
Tuttavia,
questa griglia non segue un rapporto 1:1:1 – il che significa che i
blocchi non sono della stessa dimensione. Invece, la griglia è
1:0.618:1, quindi si ottengono blocchi più piccoli verso il centro, come
questo:
Questa composizione tende ad essere più naturale, poiché il rapporto
aureo si trova anche in natura. Ha anche una reputazione migliore della
regola dei terzi, che molti considerano amatoriale – un primo passo che dovrebbe essere rapidamente superato per tecniche più complesse.
La spirale aurea (alias la spirale di Fibonacci)
Per questo strumento di composizione, si dovrebbe seguire una spirale il cui fattore di crescita è il rapporto aureo
Si presenta così (anche se si noti che può iniziare in qualsiasi angolo della cornice):
Questa spirale si trova in strutture naturali come girasoli, pigne,
conchiglie, ecc. La si può trovare anche in molte opere d’arte ed
edifici perché molti artisti l’hanno usata nel corso dei secoli.
Per allenare il tuo occhio, puoi stampare o disegnare una spirale d’oro, poi usarla per studiare le fotografie di Irving Penn o Henri Cartier-Bresson, che hanno entrambi usato la spirale d’oro per ottenere risultati sorprendenti.
Per un'ulteriore comprensione delle regole, ti invito a guardare questo video in cui le regole della composizione sono spiegate attraverso le foto di un grande fotografo come Steve McCurry
Queste sono solo alcune delle regole fondamentali della composizione, ma
come dicevamo all'inizio del nostro articolo, creare l'inquadratura
giusta richiede anche una buona dose di creatività e soprattutto un
progetto che nasce dalla volontà di raccontare una storia o trasmettere
un messaggio. Per chi volesse approfondire l'argomento, segnaliamo
alcune letture che speriamo possano esservi d'aiuto a liberare il vostro
estro creativo:
Come posso enfatizzare il mio soggetto? Per
enfatizzare un elemento nella tua fotografia, devi attirare
l’attenzione dell’osservatore su di esso. Puoi usare tecniche di
composizione, come le linee guida, per ottenere questo risultato.
La regola dei terzi è la regola di composizione più importante nella fotografia? No,
le regole della composizione non hanno una gerarchia. Invece, le regole
funzionano meglio in situazioni diverse, e la tecnica migliore per una
fotografia può essere sbagliata per quella successiva.
Posso migliorare la mia composizione fotografando con uno smartphone? Sì,
queste regole si applicano a tutti i tipi di fotografia, compresi i
cellulari e i video. Se vuoi un aiuto per iniziare, la maggior parte dei
cellulari con fotocamera hanno una griglia che segue la regola dei
terzi. Puoi attivarla/disattivarla nella sezione delle impostazioni. In
alternativa, puoi installare un’app per fotocamera che supporta diversi
tipi di griglie (come A Better Camera).
Come posso migliorare la mia composizione in Lightroom? Puoi
usare le sovrapposizioni di Lightroom per migliorare le composizioni
delle tue foto. Per usarle, seleziona lo strumento Crop dal pannello
Develop. Assicurati che la sovrapposizione sia abilitata. Poi premi il
tasto “O” per passare da una sovrapposizione all’altra.
Posso infrangere le regole della composizione? Assolutamente!
Anche se alcune di esse sono chiamate regole, sono solo linee guida,
strumenti e tecniche per aiutarvi a raggiungere risultati migliori. C’è
sempre flessibilità per sperimentare. Però è importante conoscere le
regole prima di infrangerle!
Uno degli elementi più efficaci per convincere un utente a
comprare i tuoi prodotti è mostrargli quanto sono validi e apprezzati
attraverso l’esperienza di altri clienti. Ecco perché inserire le
recensioni all’interno delle tue email è un’ottima strategia per
incrementare le conversioni.
Hai mai sentito parlare di
riprova sociale? Si tratta di uno dei bias cognitivi più conosciuti e
sfruttati dalle aziende nelle loro strategie di marketing ed è il meccanismo psicologico che porta l’uomo, per istinto, a cercare conferma delle sue azioni nelle scelte dei suoi simili.
Come si declina questo meccanismo psicologico nell’Email Marketing? Semplice, con le recensioni.
Le
recensioni sono una delle armi più potenti per convincere il potenziale
cliente a finalizzare un acquisto: non c’è infatti nulla di più
efficace che una serie di testimonianze positive da parte di altri
utenti per persuadere un utente della validità e convenienza di un
prodotto.
Se il destinatario che legge le tue email con vetrine
di prodotti visualizza sin dal messaggio i voti e commenti positivi di
altri clienti sarà molto più invogliato a cliccare sulla CTA e
completare la conversione.
Quindi che aspetti? Leggi tutti i
nostri consigli su come aggiungere le recensioni alle tue email e prendi
spunto da alcuni esempi pratici che abbiamo selezionato per te.
Tipologie di recensioni
Recensioni di prodotto
Sono
le recensioni per eccellenza, quelle lasciate dagli utenti come
commento alla qualità e affidabilità di un prodotto acquistato e
provato. Si tratta quindi di commenti mirati a ciò che la tua azienda vende
e non al valore del tuo brand. Tuttavia, pur non essendo indirizzati
direttamente al tuo brand, questi commenti influenzano direttamente la
fiducia che il pubblico ripone nei tuoi confronti, e, quindi, le tue
stesse vendite.
Esperienza cliente
Questa tipologia di
recensione è invece più generica e relativa alla qualità del tuo lavoro a
360 gradi: dalla struttura del tuo ecommerce (che può agevolare o
ostacolare un’esperienza di acquisto dell’utente), al tuo team di
supporto clienti, dall’organizzazione dei tuoi magazzini alle tue
velocità di consegna, dalla tua prontezza di risposta alla qualità di
ciò che vendi.
Sono queste, quindi, le recensioni che vanno a intaccare in modo diretto la tua reputazione come azienda e il rapporto di fiducia con i tuoi clienti e lead.
Commenti e menzioni sui social
Altro tipo di recensioni sono le
menzioni che la tua community e i clienti che hanno acquistato dalla
tua azienda possono pubblicare sui loro o sui tuoi canali social,
per consigliare il tuo brand o dei tuoi prodotti oppure, al contrario,
per sconsigliarli. Si tratta di una tipologia di recensione molto
potente, sia in modo positivo che negativo, perché dotata di un’elevata
risonanza pubblica difficile da controllare. Il consiglio in questo caso
è quello di tenere monitorare le menzioni del tuo brand sui social e,
se negative, intervenire prontamente con un linguaggio moderato, gentile
e aperto al dialogo e alla comprensione delle motivazioni che hanno
deluso l’utente.
Ora vediamo come inserire le recensioni nelle varie tipologie di email.
Email di benvenuto
Le email di benvenuto hanno
lo scopo di presentarti all’utente appena iscritto e mostrargli quali
sono le tue Unique Selling Propositions, i valori del tuo brand e i
prodotti di punta.
Includere delle recensioni come argomento
correlato all’email (senza togliere spazio alla presentazione del tuo
brand) è un ottimo modo per:
mostrare ai nuovi iscritti che i tuoi prodotti/servizi sono apprezzati ed efficaci
provare che la fiducia che i nuovi utenti hanno riposto in te con l’iscrizione è ben riposta, attraverso l’esempio di altre esperienze utente
incrementare la tua brand reputation, dando prova di garanzia e fiducia in ciò che vendi
Email di recupero carrello
Le email di recupero carrello
abbandonato nascono proprio con l’obiettivo di invitare l’utente che ha
già espresso un interesse a concretizzarlo finalizzando l’acquisto. Inserire
all’interno del messaggio le recensioni di utenti che hanno acquistato
il prodotto di interesse dell’utente è uno strumento estremamente
efficace per stimolare il destinatario e facilitare l’acquisto.
Vedere
che altri utenti hanno apprezzato quel prodotto aiuterà infatti il tuo
potenziale cliente a completare la conversione. Difficile infatti
resistere all’impulso di acquistare quando tutti consigliano proprio ciò
che desideri.
Lancio di prodotto o servizio
Se stai lanciando un nuovo
prodotto, servizio, programma o iniziativa, inserire delle testimonianze
da parte della tua community può aiutarti ad aumentare il senso di fiducia e qualità del tuo brand e a presentare le tue novità con maggiore efficacia.
Ricorda
in questo caso di utilizzare le recensioni come elemento accessorio,
evitando che rubino spazio e attenzione all’elemento principale del
messaggio, ovvero il tuo nuovo lancio. Questo esempio di Duolingo può aiutarti a capire come posizionare in modo ottimale le recensioni in questa tipologia di email:
Usa la recensione come titolo
In questo esempio, Everlane decide, con un tocco in più di creatività, di sostituire il titolo nella parte above the fold con una recensione. Una strategia che catalizza tutta l’attenzione visiva del destinatario proprio sul commento con cui inizia il messaggio.
Questo
stratagemma non è utilizzato casualmente: il messaggio ha lo scopo di
presentare uno dei prodotti di punta del brand, nonché uno dei best
seller del marchio, e l’aggiunta di una recensione come titolo di
presentazione del prodotto è coerente, efficace e originale.
Vetrina di prodotti
Un’altra
tipologia di messaggio che ben si presta all’aggiunta di recensioni per
aumentare le vendite è la classica vetrina di prodotti e servizi del
brand.
Invece che presentare semplicemente questi ultimi con un
carosello di immagini e i relativi prezzi, puoi optare per una
declinazione più originale, presentandoli con le relative recensioni o
con i punteggi ottenuti dalle valutazioni dei clienti che li hanno
acquistati, come in questo caso:
Questo aiuterà non solo a incrementare le potenzialità di vendita, ma
servirà anche per presentare al tuo destinatario la gamma di prodotti e
servizi che la tua azienda offre, facendo pubblicità a contenuti di cui
magari non era al corrente.
Offrire suggerimenti
Un altro modo per inserire le recensioni nelle tue campagne, è quello di basarti su precedenti acquisti da parte del cliente per suggerire prodotti o servizi simili che potrebbero interessargli.
Abbinare a questi suggerimenti una recensione, può servire a rendere
ancora più persuasivo il tuo suggerimento e a convincere l’utente che
quel suggerimento è effettivamente valido.
Questo è un ottimo
modo per fare cross-selling e indirizzare l’utente verso altri tuoi
prodotti, combinando l’analisi delle sue preferenze di acquisto con le
revisioni lasciate dalla tua community, come mostra bene questo
esempio:
Non dimenticare di chiedere un feedback
Affrontiamo
questo aspetto come conclusione all’articolo, ma in realtà, a livello
cronologico, inviare un’email per chiedere una recensione sull’acquisto è
il punto di partenza per raccogliere tutti quei commenti che ti
permetteranno di inviare in seguito gli esempi appena descritti.
Come si invia un’email per richiedere una recensione? Il segreto è:
– scegliere il giusto tempismo.
Mandare un’email di questo tipo troppo presto risulta poco utile,
perché l’utente non ha avuto il tempo necessario per testare il tuo
prodotto. Mentre, al contrario, inviare il messaggio lasciando passare
diversi mesi rischia di far dimenticare all’utente il suo acquisto.
Scegli un tempo proporzionato, facendo prima dei test per stimare il
tempismo più adatto.
– utilizza una leva efficace per convincere l’utente a recensire il tuo prodotto. Che
sia un codice sconto sul prossimo acquisto, una frase come “la tua
esperienza per noi è importante” o ancora “la tua opinione può essere
d’aiuto ad altri utenti” o, ancora, una promozione che introdurrai dopo
aver raccolto un certo numero di feedback, l’importante è trovare il
modo per convincere il tuo cliente a fornire un suo commento o una
votazione.
Ultimo consiglio: rendi il processo di recensione semplice, lineare e veloce, per evitare che gli utenti si stanchino di attendere e siano invogliati anche in futuro a lasciare un loro commento.
Un lead magnet è una risorsa, un prodotto o un servizio gratuito
(come un eBook o una prova gratuita) a cui gli utenti che visitano un
sito possono accedere compilando un form con alcuni dati personali e di
contatto (come il nome e l'indirizzo email).
Cos’è un lead magnet?
L’obiettivo del lead magnet è acquisire nuovi contatti e “attrarre“ dei lead (il
termine inglese “magnet” in italiano può essere tradotto con
“calamita”). Le aziende così lo sfruttano per invogliare gli utenti a
compilare dei moduli con alcuni dati personali – come
nome, cognome, età, professione, email, numero di telefono (insieme
eventualmente ad altre informazioni che possono risultare utili per le
vendite) – permettendo loro di accedere gratuitamente e
in maniera veloce a una risorsa di cui essi hanno bisogno. Proprio
perché lo scopo è attrarre nuovi contatti, i lead magnet si rivelano un utile strumento di marketing, funzionale all’attività di lead generation .
Le aziende possono proporre queste risorse sul proprio sito web: l’utente quando entra all’interno del sito può ritrovarsi delle schermate pop-up oppure dei banner con delle call to action che richiamano l’attenzione verso la risorsa da scaricare.
I lead magnet possono però essere proposti anche tramite campagne pubblicitarie portate avanti sui social,
sfruttando per esempio gli annunci sponsorizzati di Facebook che
indirizzano l’utente a una pagina del sito che contiene il modulo da
compilare per accedere alla risorsa.
Le call to action degli elementi grafici (come alcuni bottoni)
vengono generalmente accompagnate da frasi particolarmente accattivanti,
ideate per invogliare gli utenti a scaricare la risorsa messa a
disposizione, in cambio di alcuni dati personali. Questi dati vengono
aggiunti al database dell’azienda che inserisce i potenziali clienti
all’interno del funnel di vendita, procedendo poi con diversi contatti progressivi pensati per guidarli verso l’acquisto.
Tipologie ed esempi di lead magnet
A seconda del professionista, dell’azienda e/o del tipo di attività
che si svolge, è possibile ricorrere a tante tipologie di lead magnet.
Tra quelli più diffusi vi sono gli eBook e i white paper. Esperti appartenenti ai più diversi ambiti possono sfruttare questi lead magnet per proporre agli utenti contenuti esclusivi con consigli, guide e checklist su molteplici argomenti.
Le imprese, invece, possono usare nel proprio mercato di riferimento le
conoscenze e i dati che hanno a disposizione per creare, per esempio, report che riguardano trend e tendenze.
I lead magnet possono anche assumere la forma di video o audio: si pensi a tal proposito alla realizzazione di corsi online gratuiti, webinar, podcast dedicati ai temi che riguardano la propria attività e che possono offrire una risposta a bisogni, domande o esigenze del target che si vuole raggiungere.
Oltre alla possibilità di scaricare dei contenuti digitali o accedere
a video esclusivi, le imprese e i professionisti possono eventualmente
proporre delle consulenze gratuite.
Vi sono, inoltre, altri esempi di lead magnet come quiz e test
che offrono agli utenti la possibilità di ottenere delle valutazioni:
volendo procedere con un esempio concreto, recandosi sul sito di Karmen
Kendrick Creative, azienda che offre servizi di manutenzione di siti in
WordPress, è possibile effettuare un quiz per testare le proprie
competenza nell’utilizzo della piattaforma in questione.
Pensando invece a come gli ecommerce potrebbero sfruttare i lead magnet per ottenere dei contatti, è possibile far riferimento a coupon di sconto, messi a disposizione per alcuni prodotti da acquistare, o anche alla possibilità di ottenere spese di spedizione gratuite.
Le imprese che si occupano di software o della vendita di tool potrebbero invece proporre prove gratuite di strumenti online o anche delle demo che consentano di utilizzare, anche se in maniera limitata, il prodotto in questione in cambio di alcuni dati.
Come sviluppare un lead magnet efficace?
Affinché un lead magnet si riveli efficace e in grado di portare a
delle vendite è necessario innanzitutto che venga definito bene il
proprio target, identificando i bisogni delle differenti buyer personas, così da poter proporre loro qualcosa di realmente utile. La creazione
di lead magnet poco personalizzati, cioè non ideati avendo in mente un
target specifico, porta a raccogliere lead poco rilevanti per l’azienda, che tenderanno a non essere interessati all’acquisto.
Prima di sviluppare un lead magnet è importante concentrarsi su alcuni aspetti chiave. Innanzitutto, bisogna soffermarsi sull’offerta,
ossia sulle caratteristiche del prodotto o del servizio principale che
l’azienda vuole vendere. Successivamente è necessario chiedersi che
tipologia di clienti potrebbero ottenere più vantaggi dall’offerta
principale, concentrandosi dunque sul target:
l’obiettivo del lead magnet infatti è quello di offrire qualcosa che la
propria audience possa scambiare con i propri dati. Infine, bisogna
identificare quali sono i principali benefici che il target può ottenere
da quest’offerta (andando così a definire la value proposition).
È opportuno sottolineare che vi sono alcune caratteristiche fondamentali che tendono a rendere il lead magnet più efficace. Come fatto notare in precedenza, deve trattarsi di una risorsa fornita in maniera gratuita; deve essere in qualche modo riconducibile all’azienda e al relativo core business, rimandando se possibile al prodotto o servizio principale del brand . Inoltre, deve essere facilmente fruibile
dagli utenti, richiedendo il minor investimento di tempo possibile (per
questo potrebbe essere utile rendere i moduli brevi e facili da
compilare).
Un lead magnet di valore deve inoltre offrire una risposta o una soluzione concreta a un problema o bisogno specifico: bisogna per questo aggiornare
periodicamente i contenuti proposti assicurandosi che i materiali non
diventino obsoleti. È opportuno inoltre che si tratti di una risorsa o di una proposta esclusiva, ossia non accessibili al pubblico in generale, dando agli utenti un incentivo a lasciare i propri dati.