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InsightAgency

Stai pensando di usare TikTok Ads per il tuo brand o la tua azienda?

 


È ora di cominciare! Con più di 800 milioni di utenti al mese, Tik tok è una delle app più scaricate del 2020. Che tu voglia aumentare le vendite, incrementare il traffico sul tuo sito o lanciare un nuovo prodotto, potrai ottenere grandi risultati con una campagna pubblicitaria originale e mirata. Scopri tutto quello che ti serve sapere sugli annunci di Tik Tok in questo articolo! 

Introduzione su Tik Tok

Con milioni di utenti in tutto il mondo Tik Tok offre una piattaforma potente e di facile utilizzo per aiutare le aziende a farsi pubblicità. 

 


Un’ampia gamma di strumenti permette di impostare i target, creare annunci e consultare i report.
Gli annunci su TikTok sono un’incredibile  opportunità per chi vuole estendere il proprio raggio di utenza, sebbene non siano ancora popolari come quelli di Instagram e Facebook. Infatti solo in pochi ne hanno intuito il grande potenziale e per questo è il momento perfetto per iniziare a utilizzarli. Che si tratti di sponsorizzare a budget ridotto una piccola attività o di portare avanti una grossa campagna, TikTok offre strumenti efficaci  per aiutare i brand ad avere successo.

 


Così come Instagram, anche TikTok ha una pannello di sponsorizzazione che automatizza il processo di creazione, ottimizzazione e distribuzione degli annunci. Si può investire il budget su base giornaliera o permanente, ad ogni modo la scelta non è definitiva e potrà essere modificata a piacimento durante tutta la campagna. È possibile segmentare il pubblico secondo parametri di genere, età, area geografica, interessi e altre variabili specifiche. Anche Tiktok, così come  Facebook e Instagram, permette di creare pubblici su misura e lookalike per raggiungere audience simili a quelli di riferimento.

Vediamo meglio come sono fatti gli annunci. TikTok offre un’ampia gamma di modelli per le aziende e i brand. La maggior parte sono visibili quotidianamente sullo scroll.

 

Ci sono 5 tipi di annunci su TikTok:

  • In- feed
  • Brand Takeover 
  • Topview
  • Branded Hashtag Challenge
  • Branded Effects


Con tante opzioni tra cui scegliere può essere difficile individuare la più adatta. Di seguito un approfondimento su ognuna, per capire quale può funzionare meglio per la propria azienda.

Tik Tok in Feed Ads

Gli annunci in-feed sono gli spot pubblicitari che appaiono tra i video degli utenti quando scorri la Home nella sezione “Per te”. Se ancora non conosci bene TikTok e la sezione “Per Te”, gli annunci In-feed sono come gli spot che compaiono scorrendo le stories di Instagram.

 


Puoi ottenere risultati molto creativi con gli annunci video In-feed, infatti grazie alla durata tra i 9 e i 15 secondi si possono inserire molteplici call to action. Ad esempio puoi invitare i tuoi utenti ad acquistare online e a scaricare la tua app o farli arrivare sul tuo sito con click, direttamente da TikTok.

Guarda come appare la call to action di Adobe per sponsorizzare Lightroom:

 


Come per ogni altro video che appare sulla Tua Pagina, bisogna tenere a mente che gli annunci In-feed si possono scorrere e saltare rapidamente: i primi secondi sono essenziali per catturare l’attenzione. Gli annunci devono essere a schermo intero e abbastanza accattivanti da convincere le persone a non passare oltre.

Quando si tratta di fermare lo scroll, Sawyer Hartmann , il Ceo di Cameras su TikTok ci dà qualche saggio consiglio:

“Nei video di TikTok i testi  dovrebbero porre un problema o catturare subito l’attenzione. Immagina il tuo spettatore ideale seduto mentre guarda il tuo video senza audio: quale parole potresti aggiungere e quale storia potresti raccontargli per convincerlo ad alzare il volume?” Sawyer Hartman      

Un altro vantaggio degli annunci In -Feed? Gli utenti TikTok possono mettere dei like, commentare, condividere e interagire con i tuoi video come per ogni altro video della sezione Per Te.

CONSIGLIO: lavora con gli influencer per i tuoi annunci In-Feed! Vedi Levi’s per esempio

Levi’s ha collaborato con alcuni creators di TokTok, rendendo  disponibile la  tecnologia Future Finish 3D denim lasciando loro completa libertà per personalizzare i jeans.

 

collaborazione con creators tik tok

 

Ogni creator appariva su TikTok in un annuncio In-Feed, dal quale gli utenti cliccando sul bottone “Shop now”  potevano acquistare lo stesso capo direttamente online sul sito Levi’s.

Tik Tok Brand Takeover

Ti è mai capitato di aprire TikTok e veder comparire subito un annuncio? Se sì, questi erano annunci Brand Takeover.

Gli annunci Brand Takeover appaiono appena aperta la app – come video a schermo intero per un pubblico mirato.

Elimina i commenti offensivi

Se preferisci non vedere parole inappropriate nei commenti su Instagram Live, puoi nascondere automaticamente i commenti offensivi e filtrare manualmente i commenti che contengono parole o frasi specifiche. Questo è qualcosa che consigliamo vivamente di fare, soprattutto se sei un grande brand con molto seguito.

Apri le impostazioni di Instagram, scorri verso il basso fino a “Privacy”, seleziona “Commenti”, quindi attiva “Nascondi commenti offensivi” da “Off” a “On”.

Per filtrare i commenti che contengono frasi specifiche, attivare “Filtro manuale” da “Off” a “On”, quindi digitare le parole o le frasi che si desidera filtrare separate da virgole.

 


È una delle migliori tipologie di annuncio per creare awareness e gestire vendite dirette, dal momento che si può comunicare il messaggio a persone interessate.

Questi annunci non soltanto compaiono all’apertura di TikTok, ma possono essere mostrati sulla pagina Per Te nel formato immagine, Gif o video – con dentro un link che re-indirizzi gli utenti su una Landing Page o  una Hashtag Challenge all’interno di TikTok. 

Guarda come Guess Jeans ha sponsorizzato la propria #InMyDenim Challenge attraverso TikTok. La prima foto a sinistra è un di Brand Takeover.

Gli annunci Brand Takeover sono unici nella loro categoria, ovvero TikTok garantisce che gli utenti non ne vedano più di uno al giorno. In questo modo il contenuto avrà molta più visibilità e meno concorrenza.

Questa tipologia potrebbe non essere la più adatta se hai appena iniziato a farti pubblicità su TikTok: la sua efficacia la rende infatti molto costosa. Per brand più grandi con un grosso budget è invece un’ottima opportunità per crescere velocemente e raggiungere una buona fetta di utenti di TikTok.

 



TIKTOK ADS: Topview

Gli annunci Top View sono una nuova opzione simile al Brand Takeover. Questo formato di Ads lo troviamo all’interno dei “Per Te” insieme ad altri video, solitamente con la presenza di una call to action.

Appare in cima alla pagina Per Te, la migliore vetrina di tutto TikTok, con video a schermo intero fino a 60 secondi di durata  con riproduzione e suono in automatico.

 


TIKTOK ADS: challenge con # personalizzato

Le challenge con # personalizzato sono un’opportunità unica in esclusiva per TikTok, visibili sulla discovery page.  Simili ai normali hashtag di tendenza e alle challenge su TikTok, questo tipo di annunci sono perfetti per stimolare gli utenti a creare contenuti e creare brand awareness, che siano sponsorizzati o meno.

La parte migliore delle challenge con # personalizzato? Sono molto divertenti! Sono un’ottima possibilità di collaborare tra brand e integrarsi perfettamente nella community di TikTok. 

Per creare una Challenge con # personalizzato è fondamentale avere obiettivi concreti : si vuole creare awareness? Generare contatti? Lanciare un nuovo prodotto?

Quando un utente clicca su un hashtag sponsorizzato viene re-indirizzato su una landing page su TikTok con il logo dell’azienda, il link per il sito ufficiale, una breve descrizione della challenge e i video popolari collegati allo stesso hashtag.



Per un’esposizione massiva come l’esposizione sul banner di ricerca di TikTok si toccano cifre fino a 150’000$ al giorno. questa è una vetrina enorme ma non è l’unica via per coinvolgere le persone con i propri hashtag.

CONSIGLIO: se cerchi un’alternativa meno costosa per far decollare la tua challenge puoi collaborare con i creators più popolari su TikTok, come Houseparty e Freal Milkshakes.

Guarda come Houseparty in collaborazione con Gen-Z heartthrob Chase Stokes (meglio conosciuto come  “John B” from Outer Banks) è riuscito a portare i loro hashtag ad un livello superiore.

 


TIKTOK ADS: effetti personalizzati

TikTok ha introdotto adesivi personalizzabili da condividere, filtri e lenti AR nel pacchetto pubblicitario. Queste lenti personalizzabili, simili a quelle di Snapchat,permettono ai brand di creare su misura filtri sulla app.

 

Gli effetti personalizzati restano disponibili fino a dieci giorni per volta e sono un’ottima iniziativa per stimolare gli utenti a interagire con il tuo brand divertendosi!

Quanto costa la pubblicità su Tik Tok Ads?

Gli annunci di TikTok sono una novità – brand e aziende stanno ancora sperimentando la piattaforma – quindi non è immediato capire i costi medi o il return of investment (ROI).

E ora arriviamo alla parte dolente della nostra guida dedicata a come sponsorizzare su TikTok: il budget. In linea di massima, poiché gli annunci su questa piattaforma hanno maggior efficacia, soprattutto perché meno “intasata” rispetto a Facebook e Instagram, il costo riscontrato è in media più alto rispetto ai suoi “fratelli maggiori”.

Il valore minimo spendibile su TikTok è pari a 20 dollari al giorno, molto diverso da Facebook o Instagram dove si può partire anche con un 1 euro al giorno per gruppo di inserzioni. Considerato di lanciare una campagna per 10 giorni, quindi, la spesa da considerare sarà di almeno 200 dollari.

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Conversational Marketing: l’importanza di costruire un dialogo

Il Conversational Marketing è sicuramente una tendenza importante verso la quale i brand e le aziende devono guardare. Vediamo come!

Ti sei mai chiesto perché gli esseri umani dialogano costantemente tra di loro? Sia in forma scritta che orale o con i gesti? Il filosofo greco Aristotele definiva l’uomo un “animale sociale” per spiegare la sua tendenza alla socialità. Per questo motivo non c’è da stupirsi se uno dei trend 2021 per implementare una strategia efficace è il conversational marketing, ovvero il marketing basato sulla conversazione.

Il dialogo è stato, infatti, fin da subito uno dei mezzi di comunicazione che ha permesso all’uomo di cooperare, trasmettere la sua cultura e sopravvivere rispetto alle altre specie. Rinunciare, dunque, allo scambio comunicativo significherebbe per l’essere umano estinguersi. La stessa pandemia ci ha mostrato come ridurre la socialità abbia generato non pochi problemi psicologici, economici e sociali.

La parola è praticamente alla base della maggior parte delle cose che ci circondano, per questo rimane fondamentale coltivare rapporti tra le persone attraverso il sano dialogo anche nel marketing.

 



Cos’è il conversational marketing?

È un approccio di marketing basato sulla conversazione tra il cliente e l’azienda. Qualcosa che si poteva intuire anche solo leggendo il termine, ma la definizione non è poi così scontata. Puntare a un approccio di marketing basato sulla parola, nel caso specifico sulla conversazione, ci permette di costruire relazioni profonde con il nostro target rispetto ad altre strategie che a fatica riescono a ottenere questo risultato.

Perché il conversational marketing riesce a generare un risultato tale? Il potere della parola che sta dietro ogni comunicazione, permette all’azienda, all’ente o all’impresa di conoscere e risolvere in tempo reale i bisogni del suo target. Ad esempio, se un cittadino o un cliente ha bisogno di risolvere una pratica amministrativa o richiede assistenza per un prodotto, la conversazione in tempo reale con uno degli impiegati dell’ente o dell’azienda gli permetterà di risolvere velocemente il problema e di personalizzare il suo messaggio. Dall’altra parte, l’azienda o l’ente potranno acquisire a costo zero dei dati preziosi per migliorare la loro strategia.

Iniziamo a focalizzare bene in mente alcune parole chiave: tempo reale.

 


I benefici del conversational marketing

Perché costruire un dialogo? Rispondere a questa domanda ci permette di comprendere la differenza tra il conversational marketing e gli altri approcci di marketing. Per un brand puntare la sua strategia sul dialogo personalizzato con il cliente significherebbe generare empatia, eliminando la distanza immaginaria che spesso si crea tra il brand e il cliente. Rispondere a una domanda dell’utente, dare consigli, aiutarlo e seguirlo nel momento di difficoltà provocherà un’umanizzazione del brand, mostrando al cliente che dietro quel marchio ci sono in realtà persone e non solo profitto e edifici.

Nimisha Jain amministratore delegato della Boston Consulting Group a New Delhi nel suo speech per TED ha spiegato come “I consumatori che si dedicano al commercio conversazionale spendano il 40% in più con maggiore soddisfazione. Il famoso detto “coccolare il cliente” in realtà non è poi così distante dalla realtà. Quando la persona si sente a proprio agio con un brand, spende con piacere nel negozio di riferimento e torna sicuramente ad acquistare.

Per questo motivo, ormai non si parla più di vendita pura e diretta, ma quello che genera maggiori vendite è il marketing che crea emozione e fa vivere un’esperienza al cliente. Questo può valere anche per la Pubblica Amministrazione: il cittadino che vivrà un’esperienza piacevole nel suo comune di riferimento, ad esempio per cambiare la sua carta d’identità, sarà più propenso a tornare senza sentirsi frustato. Allo stesso modo: se riceverà un’assistenza cordiale tramite chat, sarà portato ad arrivare allo sportello fisico con maggiore gentilezza e con i documenti giusti per risolvere la sua pratica. Questo genera anche un aumento di fiducia nei confronti di istituzioni e brand.

Costruire un dialogo è, dunque, fondamentale per personalizzare al massimo l’esperienza delle persone e lasciare loro un’esperienza positiva.

Parola chiave: personalizzazione.
 

 

Le caratteristiche del conversational marketing

Ma dopo aver visto cos’è il conversational marketing e quali sono i suoi benefici, è ora di capire nel concreto quali sono le sue caratteristiche. Il processo di questo approccio si basa su tre punti chiave:

  • Coinvolgimento
  • Comprensione
  • Consigli

Coinvolgimento

Coinvolgere il tuo target significa renderlo parte di qualcosa: di un contesto o magari di una community. Utilizzare questo approccio ti permette di trasformare il cliente da numero a persona. Se sentirà di appartenere a qualcosa, se sposerà la filosofia del brand, per coerenza (una delle armi della persuasione di Robert Cialdini), sarà più invogliato a non acquistare soltanto un prodotto ma a seguire completamente il lavoro del brand per continuare la sua esperienza e coltivare il suo status symbol tramite lo stesso brand (es. Apple è gentile ed efficiente? Continuerò ad acquistare sempre prodotti Apple).

Comprensione

Comprendere le esigenze del cliente è lo step fondamentale del conversational marketing. Se la persona si sentirà compresa attraverso una risposta personalizzata, in tempo reale, percepirà una diversa attenzione nei suoi confronti e sentirà di dover ricambiare la cortesia. Inoltre, se la risposta personalizzata risulterà anche simpatica perché non standardizzata, la persona sarà più propensa a tornare (Principi di Simpatia e Reciprocità di Robert Cialdini).

Consigli

Infine, se la conversazione personalizzata non si fermerà soltanto a una semplice risposta a una domanda del cliente, ma andrà oltre consigliando magari il vestito migliore per la sua quotidiana, o un escamotage per risolvere in modo più semplice la pratica, tutto sarà riconosciuto dalla persona. In particolare, la cosa più utile a tal fine è canalizzare il cliente o il cittadino verso l’acquisto o il termine di una pratica consigliandogli il passaggio successivo da effettuare.

Con questi tre punti chiave avrai compreso che il conversational marketing non è semplicemente una conversazione live o un botta-risposta, ma è molto di più: è ascolto, comprensione, cortesia. Vedremo ora per maggiore completezza quali sono gli strumenti di questo approccio.

Parola chiave: ascolto.
 

 

Gli strumenti del conversational marketing

Per strumenti intendiamo i mezzi che permettono al brand o all’ente di attuare questo approccio e integrarlo all’interno di una strategia di marketing più ampia. Gli strumenti che possono essere utili al caso sono:

  • Le live chat;
  • I social media, i siti web e le app di messaggistica;
  • I chat bot e gli assistenti virtuali.

Come immaginerai, per gestire questi strumenti è possibile implementare dei sistemi automatici o prevedere il lavoro di un team addetto al customer care. Come fare per scegliere se delegare tutto a un assistente virtuale o mettere a budget delle persone dedicate a rispondere? Dipende da risorse e tempo a disposizione.

Scegliere di promuovere un servizio di assistenza h24/7 richiede una strategia efficace: la prima cosa che dovrai fare è chiederti quale tipo di servizio vuoi offrire al tuo target, in base a obiettivi e risorse.

 Due sono le possibili modalità di erogazione di questo servizio: automatico o manuale.

  1. Nel primo caso, utilizzando strumenti come chatbot o assistenti virtuali che dopo essere stati programmati con determinati contenuti risponderebbero a nome del brand in modo automatico;
  2. Nel secondo caso, invece, attivando uno sportello virtuale attraverso le chat e le videochiamate dove a rispondere dietro lo schermo sarebbe una persona fisica e non un’automazione.

Sta a te decidere in base alle tue esigenze e le risorse, il tipo di servizio che vuoi offrire.

Parola chiave: efficienza.

Esempi di conversational marketing

Infine, è giunta l’ora di rendere più concreto il tutto attraverso degli esempi pratici che hanno provato ad applicare la strategia del conversational marketing.

 


Uno dei primi esempi di cui voglio parlarti è Virtual Monty, l’Assistente Virtuale che ha l’aspetto, le sembianze e la voce del Business influencer più famoso d’Italia. Le tecnologie alla base di Virtual Monty permettono di far visualizzare i video di Marco Montemagno in pochi istanti e di rispondere alle svariate domande dei suoi utenti pescandole direttamente da Wikipedia. È stato sviluppato dall’azienda senese QuestIT, attraverso Algho, un sistema che utilizza il natural language processing.

 


Un altro esempio è quello di Domino's Pizza, il brand permette ai suoi clienti di ordinare la pizza tramite chat al semplice invio dell’emoji pizza. L’unica cosa richiesta al cliente è l’attivazione, al primo accesso, di un “ordine facile” per permettere all’azienda di far partire l’ordine appena ricevuta l’emoji della pizza. Un sistema simpatico e smart per semplificare al massimo l’esperienza di acquisto del cliente.

 


Sephora, invece, attraverso un chatbot propone al cliente di effettuare un sondaggio per conoscere in modo più approfondito il suo profilo e poter dare consigli personalizzati in base ai dati inseriti. Uno dei principali messaggi rivolti al cliente è ad esempio “Ottieni consigli e recensioni sul trucco chattando con noi“.

 


Se abitate, invece, a Siena e avete bisogno di rinnovare la vostra carta d’identità entrate in contatto con Caterina, l’assistente virtuale del Comune, per ottenere tutte le informazioni del caso e prenotare un appuntamento. Una virtual experience assolutamente da provare sempre sviluppata dalla sopra citata QuestIT.

InsightAgency

Come utilizzare le email per recuperare i tuoi clienti: 5 esempi di winback email irresistibili

 


Spesso le aziende si concentrano sull’acquisizione di nuovi contatti, dimenticandosi di quei clienti che sono stati raggiunti e corteggiati con tanta fatica. E dal trascurare questi clienti al perderli il passo è breve. Ecco quindi qualche consiglio per recuperare i tuoi clienti con la giusta campagna e riguadagnare la loro fiducia.

Ricevere un sì da un contatto dopo un lungo corteggiamento e stupirlo con i tuoi assi nella manica è sempre motivo di grande soddisfazione. Ma se pensi che acquisire un nuovo contatto può costare fino a 5 volte di più di conservarne uno già esistente e che in media circa il 40% dei ricavi proviene da quei clienti che hanno già acquistato in passato, ti accorgeresti di quanto sia importante mettere in pratica una strategia di recupero clienti che li convinca a ridarti fiducia. 

Le email di recupero clienti sono un’ottimo strumento per mettere in pratica una strategia di convincimento a tornare e un’arma efficace per far crescere le vendite e mantenere pulita e attiva la tua lista contatti. Scopriamo quindi cosa sono, quali sono i loro vantaggi e, soprattutto, quali best practice ed esempi puoi seguire per creare la tua campagna di recupero.  

Cosa sono le email di recupero?

Anche chiamate winback email, queste campagne di recupero sono ciò che serve per riallacciare il legame e risvegliare l’interesse di tutti quei contatti del database che hanno smesso di aprire e cliccare i tuoi messaggi. 

Il loro scopo è quello di stimolare l’engagement del destinatario attraverso sconti, promozioni o contenuti mirati ai suoi interessi. 

Queste campagne di recupero sono spesso inviate in modo automatico dopo che è trascorso un determinato lasso di tempo dall’ultima interazione del destinatario, facendo ricorso alla Marketing Automation per impostare le condizioni di invio giuste (che avrai determinato dopo una giusta attività di testing).  

4 vantaggi delle email di recupero clienti

Le campagne di recupero clienti, oltre che essere il segnale pratico dell’importanza che ogni cliente riveste per l’azienda, possono garantire una serie di vantaggi da non sottovalutare:

  • aumentano il ritorno sull’investimento medio e favoriscono le vendite, in quanto indirizzate a un cliente che ha già mostrato interesse nei confronti del tuo brand
  • mantengono pulito e sano il database, riducendo il numero di clienti inattivi da un lato e favorendo la disiscrizione di quelli irrecuperabili dall’altro
  • tutelano la deliverability, permettendo alle tue email di non essere più ignorate dai contatti ed evitando così i rischi di finire nella cartella spam
  • migliorano le performance delle tue campagne future (circa il 45% dei contatti riattivati inizia ad aprire nuovamente i messaggi successivi).

Come creare una campagna di recupero clienti

1. Individua i clienti inattivi 

Ancor prima di creare una campagna di recupero clienti, assicurati di individuare il segmento di contatti inattivi che rischi di perdere da un momento all’altro. Il ciclo vita dell’utente all’interno di un database, infatti, può attraversare una serie di fasi diverse e ogni lista di contatti presenta segmenti più o meno attivi in termini di engagement. 

Il nostro consiglio è quindi quello di monitorare sempre i vari livelli di engagement del tuo database e di analizzare il comportamento dei tuoi destinatari per determinare il grado di interazione con le tue campagne. Sul lato pratico, puoi consultare le statistiche dei tuoi invii e sfruttare strumenti come i filtri di engagement per definire il cluster di utenti da stimolare e inviare le tue campagne di recupero clienti solo ai segmenti individuati. 

2. Scrivi un oggetto efficace

Senza la giusta subject line, ci sono ottime probabilità che l’utente ignori anche la tua campagna di recupero. Scrivere quindi un oggetto che incuriosisca e faccia capire al destinatario sin da subito l’intento della campagna è fondamentale. Puoi anche considerare di inserire già dall’oggetto la leva che intendi utilizzare per stimolare l’utente, come un codice sconto ad hoc. 

Oggetti che iniziano con “Ci manchi” hanno un open rate medio del 24%, mentre quelli che contengono la parola “Sconto” ottengono in media un tasso di apertura del 20% (Fonte: Klaviyo).  

3. Crea un contenuto che convinca l’utente a tornare

Senza un motivo che convinca il cliente a tornare ad acquistare da te, ottenere indietro la sua fiducia sarà molto difficile. Che sia un codice sconto ad hoc, il suggerimento di un prodotto o servizio che, sulla base dei suoi dati, potrebbe interessargli, o la creazione di una vetrina di prodotti best seller per sfruttare il meccanismo psicologico della riprova sociale, trova qualcosa a cui il cliente non possa resistere. 

4. Invia il messaggio al momento giusto

Recuperare clienti è più efficace quando l’invio viene effettuato con tempismo, senza far passare troppo tempo dall’ultima attività del contatto. Il tasso di riattivazione del cliente raggiunge il 28,5% infatti quando l’invio avviene entro i 3 mesi dall’ultima azione compiuta. 

 


 

5 esempi di messaggi di recupero clienti 

Far sentire importante il cliente: l’esempio di Tula

Con l’oggetto “We never do this but we miss you” (“Solitamente non facciamo così, ma ci manchi”) il brand Tula fa sentire unico e importante il destinatario offrendo un codice sconto ad hoc che faciliti l’acquisto.

 


 

Perché è efficace

Il codice sconto, l’oggetto che incuriosisce e fa leva sull’unicità della promozione, l’inserimento delle recensioni degli altri clienti: tre elementi che rendono vincente questa campagna (+ il codice sconto in bold che non passa di certo inosservato). 

Dai una motivazione per tornare: l’esempio di Glotrition

In questa campagna di Glotrition il vero punto di forza è il copy, che fornisce una motivazione concreta al cliente per tornare, spiegando che l’utilizzo costante e continuativo (quindi anche l’acquisto periodico) dei prodotti del brand è necessario per non invecchiare come il cane del visual (utilizzato in chiave metaforica e ironica, altro plus di questa campagna).

 


 

Perché ci piace

L’associazione metaforica tra le “rughe” del cane in immagine e le rughe che il prodotto di punta del brand farebbe scomparire dalla pelle del cliente è affrontata in chiave ironica e risulta molto persuasiva. 

Ricorda al cliente il rinnovo del servizio: l’email di remind di Netflix

La fine di un’era. Il copy scelto da Netflix, in completo stile cinematografico che si sposa benissimo con il brand, cattura subito l’attenzione del cliente. Il brand nasconde sotto l’apparenza di una semplice email di avviso scadenza l’intento di prevenire un’ipotetica disdetta del servizio da parte dell’utente. 


Perché ci piace

Il copy è coerente con il brand e lascia il segno. L’email non ha un tono insistente e fastidioso e l’invito a continuare il servizio in abbonamento è sottile, impercettibile e non invasivo.  

Comunica una novità per rinnovare l’interesse: l’esempio di Grammarly

Con questa email di recupero, Grammarly informa il cliente di una novità di prodotto/servizio e invita l’utente a scoprirla recuperando il tempo di inattività sull’applicazione. 

Il copy ricorda all’utente che in passato l’utilizzo del tool gli è stato utile per stimolarlo a riprenderne l’utilizzo.


Perché ci piace

L’email ha uno stile semplice, pulito e conciso. Il bottone di CTA in fondo è originale e molto d’impatto. 

Dai un senso di urgenza: l’esempio di Skillshare

In questa campagna di recupero, Skillshare offre uno sconto limitato a una sola giornata per dare un senso di urgenza alla promozione e spingere il cliente a tornare attivo. La promozione assume quindi i tratti di un’offerta irrinunciabile e irripetibile, da cogliere all’istante.


Perché ci piace

Oltre all’offerta il brand avvisa l’utente delle ultime novità che non ha ancora scoperto, creando curiosità e interesse. Dare uno sconto su una mensilità aggiuntiva a un abbonamento che si è recentemente arricchito di nuove funzionalità è un ottimo modo per far scoprire all’utente delle novità per un tempo limitato e convincerlo a proseguire con il suo abbonamento oltre il mese di promozione.

 

Ora tocca a te

Questi erano alcuni consigli teorici e pratici per iniziare a recuperare i clienti persi sfruttando tutto il potenziale del canale email. Ora tocca a te! Inizia a creare le tue campagne di recupero con la tua piattaforma di mail marketing e scopri tutti i vantaggi di questa strategia per aumentare le tue vendite e riattivare l’interesse dei tuoi contatti.

InsightAgency

La segmentazione delle email per l’e-commerce: strumenti e metodi per aumentare i tuoi clienti


Se desideri che la tua piattaforma e-commerce attiri visitatori realmente interessati (facilitando le conversioni) una strategia di segmentazione efficace è ciò che ti serve. Scopri come raggiungere i destinatari giusti con le tue email e farli atterrare sul tuo negozio online per aumentare le vendite.

Con la percentuale di utenti Internet sempre più in crescita e possibilità di accesso al mondo del web sempre più veloci e facili, il numero di consumatori digitali continua a registrare un aumento costante e piuttosto fulmineo. Chi trae direttamente vantaggio da questa tendenza? Il settore dell’e-commerce. Solo nel 2020, più di 2 miliardi di persone hanno acquistato beni e servizi online, per un totale di 4.200 miliardi di dollari in tutto il mondo. 

Con la crescita del numero di utenti delle piattaforme di e-commerce, aumenta anche il numero di attività da svolgere per accaparrarsi l’attenzione del consumatore. E questa potrebbe non essere una notizia entusiasmante per chi opera nel settore. In questo scenario infatti non si può più fare affidamento solamente sui propri servizi e prodotti per coinvolgere i clienti. Occorre sicuramente anche migliorare la conoscenza e reputazione del brand e le proprie campagne di Email Marketing per vincere la competizione.

Quando si tratta di catturare l’attenzione degli iscritti alle tue email, niente è più efficace dell’invio di messaggi personalizzati. Il modo migliore per farlo? La segmentazione, chiaramente!

Dall’aumento della rilevanza delle tue email all’incremento del ROI, i vantaggi della segmentazione sono praticamente infiniti. 

Se non hai ancora implementato la segmentazione per attirare visitatori sul tuo e-commerce, questo è il momento migliore per iniziare. In questo articolo, ti introduciamo al mondo della segmentazione mirata per il settore e-commerce, approfondendo best practice e strumenti che da utilizzare per ottenere il massimo da questa valida tecnica.

Come aumentare le vendite utilizzando la segmentazione

Di seguito alcuni metodi per segmentare i tuoi contatti e i dati che devi tenere in considerazione per creare gruppi e liste con cui formare i cluster del tuo database.

Dati demografici

Se sei un principiante assoluto della segmentazione, non c’è modo migliore per iniziare che utilizzare i dati demografici. Se utilizzi i dati demografici per segmentare gli iscritti alle tue email, sarai in grado di soddisfare i vari interessi dei tuoi clienti classificandoli attraverso diversi parametri: sesso, posizione, età, etc. La segmentazione basata sui dati demografici fornisce già dei profili di buyer persona altamente accurati. Consente infatti di avere le informazioni e i dati necessari per formare diversi cluster e di inviare loro messaggi mirati.

Segmentazione per area geografica:

Se hai due negozi situati in due città diverse, non vuoi sicuramente inviare aggiornamenti relativi a entrambi i negozi a tutti i tuoi iscritti. Al contrario, dovresti segmentare i tuoi clienti in base alla loro posizione e inviare loro solamente gli aggiornamenti dei negozi della rispettiva città. 

Segmentazione per sesso:

Se disponi di sezioni di abbigliamento separate per uomo e donna, l’invio di un’email relativa a un nuovo lancio nella sezione uomo alle tue clienti non servirà a nulla. In questo caso, la segmentazione basata sul genere ti permetterà di arrivare dritto al punto. In poche parole, i casi d’uso della segmentazione basata sulla demografia sono numerosi. Tuttavia, il principale vantaggio è dato dal fatto che ti consente di suddividere il tuo pubblico su parametri molto specifici e servire gli interessi unici di ciascun segmento risultante senza perdere un colpo.

Interessi e preferenze

Se il tuo negozio offre una varietà di prodotti e categorie, il modo più efficace per aumentare le vendite è segmentare gli iscritti in base ai loro interessi e alle loro preferenze di acquisto. Puoi ad esempio utilizzare l’analisi dei loro comportamenti di navigazione, inviare sondaggi oppure sfruttare un centro preferenze, come nell’immagine qui sotto.

Un centro preferenze essenzialmente consente ai tuoi iscritti di scegliere il tipo di comunicazione che desiderano ricevere dal tuo marchio. In termini pratici, supponi di spuntare nell’esempio precedente le caselle relative ai libri di viaggi e ai romanzi storici. I libri che ti verranno consigliati nelle email successive apparterranno esclusivamente a questi generi.

L’aspetto più vantaggioso della segmentazione basata sulle preferenze è che presenta enormi opportunità di cross-selling o upselling. Se sei già a conoscenza del tipo di acquisti che stanno effettuando i clienti di un particolare segmento, l’invio di email altamente mirate che mostrano altri prodotti correlati ai loro interessi attirerà la loro attenzione aumentando le probabilità di conversione.

 Ecco un esempio che ti darà un’idea migliore di cosa stiamo parlando: 


Livello di interazione

Segmentare i tuoi iscritti in base al livello di interazione con il tuo sito web e le email è una tattica altrettanto efficace. Le metriche di interazione con il sito Web, come il tempo trascorso sulla pagina di un determinato prodotto, il numero di visite a una determinata pagina, i drop-off e simili possono fornirti una serie di dati pertinenti sui tuoi clienti. Puoi utilizzare questi risultati per inviare comunicazioni mirate e aumentare le conversioni.

Se osservi un particolare segmento del tuo pubblico che interagisce positivamente con la pagina dei tuoi prodotti di elettronica, allora l’invio di email che offrono sconti su determinati prodotti di questa categoria può incentivare gli appartenenti a questo segmento ad effettuare un acquisto.

Allo stesso modo, anche l’analisi delle metriche di interazione con le tue campagne email può essere incredibilmente utile. Puoi ad esempio creare segmenti diversi e distinguere tra coloro che cliccano e interagiscono regolarmente con le tue email e coloro che sono piuttosto inattivi e passivi. Convertire il primo segmento non dovrebbe essere difficile, mentre per quanto riguarda il secondo potresti concentrarti sulla creazione di campagne di riattivazione ben studiate per risvegliarli. È un argomento interessante di cui torneremo a parlarvi.

Cronologia degli acquisti

Ci sono pochissime cose che ti forniscono tante informazioni su un utente quanto la cronologia dei suoi acquisti. Ogni volta che un cliente acquista qualcosa dal tuo negozio ti permette di dare una sbirciatina ai suoi interessi, alle sue preferenze e alle sue scelte. Tra le altre cose, queste metriche costituiscono eccellenti parametri di segmentazione. 

La segmentazione dei clienti in base alla cronologia degli acquisti ti dà la possibilità di promuovere accessori e consigliare prodotti simili ai loro prodotti di interesse.  

Abbandono del carrello

In termini di gravità, l’abbandono del carrello per i negozi di e-commerce è secondo solo al mancato tracciamento dei clienti che hanno abbandonato i loro carrelli. Il tasso medio di abbandono del carrello in tutti i settori si attesta su uno sbalorditivo 69,57%, un dato che non fa fare salti di gioia. Tuttavia, l’unico modo per ridurre questo valore per la tua azienda è adottare una routine di segmentazione efficace. 

 

 

Crea un segmento separato per tutti i clienti che hanno abbandonato i loro carrelli e cerca di recuperarli con email estremamente pertinenti e ben congegnate. Oltre a ricordare loro di tornare ai loro carrelli abbandonati, dai loro un incentivo (come un’offerta speciale o uno sconto) che li motiverà effettivamente ad andare avanti con il loro acquisto. Naturalmente non sarai mai in grado di recuperare tutti questi clienti, ma se le tue campagne sono ben studiate, allora potresti finire per superare le tue stesse aspettative.

Cosa puoi usare per amplificare le tue strategie di segmentazione

La segmentazione può sembrare complicata se gestita con le tue sole forse, ma con gli strumenti giusti vedrai che può essere una strategia alla portata di tutti ed estremamente immediata.

Una soluzione di Email Marketing professionale può essere una prima mossa per iniziare ad applicare una strategia di segmentazione. Affidarsi a questo strumento ti permette di raccogliere le informazioni necessarie per profilare i tuoi clienti e creare moduli di iscrizione completamente integrati nella tua piattaforma. Successivamente, puoi utilizzare queste informazioni per suddividerle in diversi segmenti e lanciare campagne personalizzate. Anche in questo caso, il ricorso a una piattaforma professionale è estremamente utile per creare gruppi e cluster all’interno del tuo database in modo semplice e immediato.

Ricapitolando

Come azienda di e-commerce, stare al passo con le esigenze e le aspettative dei clienti in continua evoluzione può essere davvero estenuante. Con la segmentazione, tuttavia, non solo puoi stare al passo con le esigenze dei tuoi clienti, ma puoi andare oltre e pianificare anche i passi successivi.

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15 Strategie di Lead Generation efficaci

 


Quando si parla di Lead Generation si intende l’insieme di azioni marketing che hanno come obiettivo l’acquisizione e la generazione di contatti interessati.

Il Lead, infatti, è un potenziale cliente interessato al prodotto/servizio che offri, che è entrato in contatto con te lasciandoti alcuni dati grazie ai quali potrai ricontattarlo. Si parla sia di Lead Generation Online che Offline ovviamente, perché fino all'avvento di internet si faceva Lead Generation raccogliendo dati di: interviste telefoniche, visitatori stand Fiera, raccolta biglietti da visita, acquisto di spazi pubblicitari in Radio e TV, ecc.

La comunicazione online, invece, è oggi uno dei più potenti mezzi di Lead Generation e di conversione alla vendita perché ha a disposizione un'infinita lista di strumenti da sfruttare. Vediamo i 15 più interessanti insieme.

Perché la Lead Generation è così importante?

L’acquisizione di un Lead rappresenta il primo passo del funnel di vendita in cui è fondamentale accompagnare il potenziale cliente, attraverso strumenti e messaggi specifici lungo il percorso che si completa nell’acquisto.

Il vantaggio che offre la Lead Generation è ottenere una lista profilata di contatti interessati su cui svolgere attività di vendita proficue.

1) Video Marketing / Video Tutorials

Sappiamo benissimo come i video siano oggi uno degli strumenti più forti ed efficaci per comunicare con utenti e clienti. In questo caso non sto parlando di Video pubblicitari ma di veri e propri Video Tutorials, utili a spiegare e/o risolvere un problema reale che i potenziali clienti è probabile che possano cercare sul web. Potrebbero atterrare sul tuo video anche per puro caso e trovando il tuo video interessante potrebbero iniziare a seguire la tua pagina YouTube oppure decidere di andare a scoprire l'azienda che sta dietro a quei video molto utili.

Video che spiegano l'utilizzo di un prodotto o di un servizio, ma anche video-tutorials di operazioni non direttamente dedicate al tuo prodotto ma ad attività simili o che possono portare successivamente all'utilizzo del tuo prodotto.

Se pensi che questo tipo di video siano possibili solo per prodotti del mondo del fai-da-te ti sbagli. Si possono inventare migliaia di video anche divertenti in cui si fa vedere come indossare un cappello, come giocare con un nuovo giocattolo, come degustare una tisana, ecc. La fantasia deve fare da padrona.

2) SEO delle recensioni dei clienti

Le piattaforme di recensioni hanno generalmente una forte presenza nella ricerca organica, il che le rende una grande opportunità per espandere la presenza del proprio marchio e farsi notare dalle persone giuste.

Quando incoraggi gli utenti a lasciare le recensioni su una piattaforma di terze parti con un forte SEO/molto conosciuta (basta pensare a TripAdvisor, Booking, TheFork, ecc. che sono a pagamento oppure a portali di settore o lo stesso Google Maps che sono invece gratuiti) aumenti le possibilità di essere trovato da potenziali clienti qualificati nella ricerca.

Queste piattaforme ti aiutano ad ottimizzare la tua presenza online e spingere le persone interessate a trovare il tuo prodotto/servizio. Ciò che devi fare è: trovare i portali e le piattaforme di recensione migliori del tuo settore che ti possono veramente aiutare a far convogliare contatti verso il tuo sito o a far acquistare i tuoi servizi.

Inoltre, in questo modo potresti eguagliare la concorrenza nelle ricerche di parole chiave di alto valore.

3) Landing Page

La Landing Page o pagina-di-atterraggio sta alla base delle strategie di Lead Generation online. E' tra gli strumenti più utilizzati. E' una pagina web creata ad hoc con uno o pochi contenuti molto interessanti che spingono il navigatore all'interazione. La pagina deve essere semplice, corta, veloce da leggere, magari con un video. Ciò che non può assolutamente mancare è la Call-to-Action, cioè un pulsante/link o un form che porti immediatamente l'utente a trasformarsi in Lead.

La pagina web non deve avere un navigatore con pagine da navigare, perché l'utente deve avere a sua disposizione solo un'azione, ovvero la la Call-to-Action.

Per massimizzare l'efficacia di una Landing Page è buona consuetudine utilizzare Google AdWords per incrementare l'atterraggio delle persone sulla pagina e in base ai feedback, migliorare la pagina di mese in mese. Altro metodo è quello di usare l'A/B Test, ossia creare due Landing Page leggermente diverse e dopo un periodo controllare quale delle due performa meglio.

4) Quiz o Tool interattivi

E' possibile offrire un quiz ai visitatori del tuo sito web, il quiz non deve essere intimidatorio, anzi per lo più deve essere accattivante, semplice, divertente e veramente utile. Un metodo creativo per conoscere meglio i tuoi visitatori, ottenendo informazioni. Alla pari del Quiz è possibile sviluppare un Tool di utilità per gli utenti. Gli esempi sono infiniti: meteo, telecamere in diretta che puntano su luoghi di interesse (spiagge, piste da sci, città, ecc.), strumento che consente di creare un percorso trekking personalizzato, tool di ricerca e confronto dei servizi delle scuole, tool che permette all'utente di creare il proprio prodotto personalizzato a step, tool-gioco che offre all'utente di vincere dei coupon, ecc. 

Strumenti interattivi che per funzionare veramente devono essere utili all'utente e non solo a te!

5) e-Book, e-Magazine, e-Catalogue

Do ut Des. Cosa c'è di meglio che donare per primi per poi ottenere qualcosa in cambio? Questa è una delle strategie più utilizzate sul web, soprattutto dai siti che offrono servizi: dare la possibilità di scaricare un e-Book gratuitamente, ma solo dopo aver compilato un form con i propri dati (in modo da rendere facile un ricontatto via email o telefonico).

Ma l'offerta non si ferma ad un semplice e-Book o White Paper, in altri settori si parla di e-Magazine ovvero il download di una vera e propria rivista (moda, design, cucina, ecc.), una rivista che inizialmente è uno strumento di Lead Generation ma che con il passare del tempo e l'aumento di notorietà può diventare strumento pubblicitario a pagamento, ovvero farsi pagare 

L'e-Catalogue è un mix tra l'e-book e l'e-Magazine, un catalogo di prodotti o servizi ma che può essere ideato come fosse un giornale con approfondimenti di settore, un catalogo con suggerimenti su come si indossano i capi, con ricette, con best practice per arredare la casa, ecc. Offrire un servizio a valore aggiunto ai lettori che vogliono tenersi aggiornati - in cambio della loro email o informazioni ricevono suggerimenti da fonti esperte.

6) Un Blog interessante

Quante volte hai sentito parlare dell'importanza strategica del Blog? E' vero, il Blog può diventare uno degli strumenti più importanti per la Lead Generation, ma deve essere: ben strutturato, nutrito costantemente con contenuti interessanti e gli articoli/post dovranno avere una strategia. Non tutti, ma i più importanti dovranno avere al loro interno una Call-to-Action (chiamata all'azione), in modo tale da trasformare il semplice navigatore in Lead.

Aprire un Blog è la cosa più semplice, lo puoi fare gratuitamente. Ma proprio per questo è lo strumento più abusato e con il tasso di insuccesso più alto. Attento alle tue scelte.

Se vuoi ottenere successo dovrai creare un team di lavoro, interno o esterno, che si occupa della comunicazione della tua azienda.

7) Influenzare il mercato con gli Influencer

Vuoi provare a spingere i tuoi prodotti velocemente su un nuovo mercato? Utilizza uno o più Influencer! Vengono pagati per pubblicizzare i tuoi prodotti (c'è chi lo fa in modo più occulto facendo pensare di aver scelto il tuo prodotto perché più bello o più utile e chi invece mette ben in chiaro che è pura pubblicità, una marchetta). Sta di fatto che i numeri parlano molto chiaro, gli Influencer sono un canale molto efficace, sia per rendere famoso un brand (brand building) che per fare vendite. L'Influencer riesce a mettere in contatto diretto, in poco tempo, la tua azienda con un preciso target di pubblico.

L'Influencer è efficace perchè: parla "la stessa lingua" dei suoi coetanei, è uno di loro, i suoi follower si fidano di lui/lei o lo/la prendono come punto di riferimento. 

8) Attirare con Testimonials ed Esperti di settore

Molto simili agli Influencer sono gli esperti di settore. Sono anch'essi Influencer, ma è l'uso che se ne fa che è diverso. Nel tuo progetto saranno dei veri e propri testimonials del tuo brand, ovvero persone che hanno sposato il tuo progetto in senso lato. Agli occhi dei tuoi clienti amano il tuo brand e tutti i tuoi prodotti, mettono la loro faccia testimoniando la qualità dei tuoi prodotti.

Sono testimonials le persone famose ingaggiate per fare pubblicità, ma per un progetto meno costoso potrebbero essere professionisti (giornalisti, blogger, architetti, designer, ecc.) che parlano della vostra azienda, scrivono articoli su di voi, rispondono in una rubrica online in cui danno suggerimenti agli utenti, indossano un cappellino o un t-shirt con sopra il vostro marchio, ecc. Anche qui gli esempi possono essere infiniti.

9) Corsi online

Le persone sono sempre alla ricerca di conoscenza, soprattutto se viene elargita gratuitamente o a basso costo. La creazione di corsi online o webinar con esperti che offrono il loro prezioso tempo per impartire lezioni, dare risposte o nozioni importanti su un preciso argomento è uno strumento enormemente fruttuoso per creare Lead. 

La cosa difficile? Organizzare l'intera struttura. Le lezioni, i webinar, creare contenuti e una pianificazione, trovare i giusti esperti che siano anche bravi a parlare in video-conferenza. Non è semplice, ma sicuramente... molto prestigioso.

10) Social Media

E' importante imparare a sfruttare i Social Media nella loro globalità. Utilizza Facebook, Instagram, Pinterest, Twitter e LinkedIn non solo per fare brand building/farti conoscere o per promuovere i tuoi prodotti con la pubblicità, sfruttali al meglio con azioni di ascolto e di analisi.

Impara ad ascoltare i tuoi utenti, raccogli i loro sentimenti, raccogli le loro idee, raccogli i loro dati e trasformali in Lead. Rispondi alle loro richieste, portali ad interessarsi ai tuoi servizi, devono lasciarti almeno la loro email, compilare un form o iscriversi alla tua Newsletter.

Fai interessare i tuoi utenti ad un tuo e-Book da scaricare, promuovi loro un webinar. Devi mantenere il loro interesse attivo fino ad avere fiducia in voi. Solo a quel momento si trasformeranno in Lead e poi in clienti.

Un altro metodo di ricerca e ascolto è seguire i Gruppi su Facebook e LinkedIn, all'interno dei quali avrai a disposizione migliaia di utenti e probabili futuri Lead. L'importante è sapere come interagire con loro.

11) Live Chat

Se possiedi un sito web che registra molte visite giornaliere e mensili, ti suggerisco di aggiungere un tool di Live Chat. Darai la possibilità agli utenti di chattare in tempo reale con un assistente della tua azienda. Questo tipo di supporto alla vendita ti offrirà due tipi di azione, faciliterà: le vendite online e la conoscenza dei tuoi utenti (che potrai trasformarli in Lead con successivi ricontatti).

Conosciamo bene chi fa ordini sul nostro sito (sono clienti di cui abbiamo tutti i dati), mentre non sappiamo niente o quasi niente degli utenti che navigano il nostro sito, soprattutto se lo fanno in modalità "incognito", quindi... ingloba subito una Live Chat e scopri chi visita il tuo sito.  

12) Facilita il passaparola

Lo strumento del passaparola è sicuramente la strategia più antica di pubblicità. Chi si trova bene con i nostri prodotti ne parlerà bene con i suoi conoscenti e via via così. Accade così anche sul web, quindi è importante trovare la strategia giusta per sfruttarlo al meglio.

Uno su tutti, il metodo web più utilizzato è: offrire un premio aggiuntivo al cliente che fa conoscere il prodotto ad un suo amico. Spesso l'azione è win-win, ovvero il premio viene offerto ad entrambi nel caso in cui il secondo amico decida di acquistare da suggerimento del primo.

13) Usa il Remarketing

Sei a conoscenza del Remarketing? Se non ne hai mai sentito parlare, ti suggerisco di cercare subito approfondimenti. In sintesi, sono quei banner pubblicitari che ti appaiono ovunque tu navighi online proponendoti prodotti che hai cercato pochi minuti prima. 

Il remarketing consente di connettersi con le persone che hanno precedentemente interagito con il tuo sito web o la tua app per dispositivi mobili. I tuoi annunci/banner vengono proposti a precisi segmenti di pubblico mentre navigano su Google o sui siti web dei suoi partner. Questo tipo di advertising si basa sui cookies.

Si tratta della tecnica del "ricordati di me". Più volte visualizzi i miei prodotti e più si rafforza il mio brand, diventando più familiare ed importante ai tuoi occhi. Così facendo è più probabile che tu scelga il mio prodotto rispetto a quello della concorrenza. 

Per sviluppare campagne di Remarketing è sufficiente avere un po' di esperienza ed utilizzare Google Ads Display.

14) Organizza Virtual Sales

Se la tua azienda utilizza già Assistenti alla vendita, pianificare un tool di "Vendite Virtuali" sarà molto più facile, ti sarà sufficiente organizzare la strategia e farti sviluppare un tool da inserire all'interno del tuo sito web.

Di cosa si tratta: avendo sul tuo sito una o più pagine web in cui gli utenti possono liberamente chiedere o prenotare una video-call con un Assistente alla Vendita, avrai la possibilità di ottenere decine di Lead ogni giorno. Queste persone saranno molto interessate a vedere con i loro occhi il prodotto da acquistare ed avere a loro personale disposizione un Assistente che risponde alle loro domande.

Le "Virtual Sales" sono l'evoluzione delle vendite all'interno di uno Showroom. Pensaci bene, la stessa cosa accade quando vai in un concessionario per scegliere una nuova auto. Un Assistente dedica il suo tempo a mostrarti auto, optional e rispondere a tutti i tuoi dubbi. Se è bravo, riuscirà a venderti l'auto dopo appena 20-30 minuti. Stessa cosa per le Virtual Sales: servono Assistenti, uno Showroom (o prodotti disponibili), un tool di prenotazione video-call e molta organizzazione.  

15) Marketing Automation

Una volta che la strategia ha portato traffico al sito e fornito visibilità al prodotto e/o servizio dell’azienda, non resta che iniziare a convertire i visitatori che vengono in contatto con l’attività in potenziali clienti. Lasciando i propri dati personali sono pronti per poter usufruire di attività di Lead Nurturing. In questa fase, possono sopraggiungere in aiuto dell’esperto di Lead Generation tutta una serie di tool per la Marketing Automation.

Innescando un sistema automatizzato di mail, con piattaforme come Sendinblue, Mailchimp (scrivici per usufruire dei vantaggi riservati ai nostri clienti), Magnews o Hubspot, sarà possibile curare il rapporto con i contatti creando dei veri e propri "processi di comunicazione personalizzata per ogni tipologia di cliente". Altri software molt interessanti sono Unbounce, Landingi o Instapage per la realizzazione di Landing Pages o Hotjar per le mappe di calore e l’analisi qualitativa del comportamento degli utenti online.

Senza una strategia pianificata di Lead Generation, magari multicanale non sarà possibile massimizzare gli investimenti fatti e convertire molti lead in clienti. Un suggerimento? Scegliete una persona che ha seriamente esperienza, sia esso un interno o un esterno all'azienda, ma serve un professionista che sa prendere le giuste scelte e utilizzare al meglio gli strumenti. 

Se pensate di avere bisogno di un piccolo aiuto in questo, noi della Insight Agency  ci occupiamo proprio di questo, e ideiamo soluzioni ad hoc per aziende di ogni dimensione e professionisti. Contattateci per una consulenza gratuita

 

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Come massimizzare il customer journey e fidelizzare i clienti fin da subito?

 

Una delle domande che tutti gli specialisti di marketing si pongono è come creare un rapporto duraturo con i propri clienti. Indipendentemente dal settore, un brand ha bisogno di clienti fedeli e coinvolti. Quindi come fidelizzare la clientela assicurandosi che continuerà a scegliere il proprio marchio tra le diverse proposte presenti sul mercato? Inutile negarlo, sono innumerevoli gli stimoli e i messaggi che riceviamo dai brand, ognuno con un’offerta sempre più accattivante e variegata.

Catturare l’attenzione e mantenere alto l’interesse è una vera sfida. Ecco perché è fondamentale, una volta conquistata la curiosità del consumatore, non trascurarla e cercare di tener viva il più possibile la relazione, per integrarlo in una dinamica di engagement a lungo termine. Come può un'attività coinvolgere i clienti in una dinamica di engagement duratura a partire dalla prima interazione con il marchio? Massimizzando l'esperienza in ogni fase del customer journey.

Che cos'è il customer journey e perché è importante per i brand

Possiamo definire il customer journey come un viaggio che un cliente compie quando entra in contatto con un'azienda. Questo percorso prevede diverse fasi fino ad arrivare alla decisione di acquistare o meno un prodotto o di usufruire di un servizio proposto dall'azienda. Il customer journey però non termina con l'eventuale acquisto del prodotto poiché prevede varie fasi che possono avvenire sia "online" che "offline".  Anche le recensioni di un prodotto, per esempio, rientrano tra le varie fasi del customer journey.

Le fasi del customer journey

E ora è arrivato il momento di svelarvi le diverse fasi di questo incredibile viaggio. Vi daremo degli spunti su come instaurare una relazione duratura con i vostri clienti per trasformarli in ambassador del brand. Potrete così trovare idee e ispirazione per raggiungere gli obiettivi delle vostre prossime campagne marketing con l’aiuto di alcune soluzioni martech (strumenti tecnologici a supporto del marketing) da prediligere per massimizzare i risultati.

1. L’acquisizione: il prospect diventa un contatto del database grazie a un'Ads sui social

Il primo passo del customer journey è costituto dall’acquisizione, ovvero il primo punto d'incontro con il potenziale cliente e la successiva integrazione del contatto nel database dell'azienda. Per acquisire nuovi contatti interessati al marchio, sono necessarie delle attività ad hoc di lead generation, che andranno a stimolare l’interesse del target.

Come facciamo a conquistare l’utente utilizzando i social network?

Proviamo a spiegarlo con un esempio pratico. La nuova collezione estiva del marchio viene lanciata su Instagram tramite un post sponsorizzato con uno sconto del 15% sul primo acquisto. 

L’Ads rimanderà a un form digitale da compilare con i propri dati per ottenere così un coupon da presentare in negozio o da utilizzare online.

Per gestire le nostre campagne pubblicitarie sui social e su Google possiamo utilizzare uno strumento come Adzooma che ci permette di creare e gestire campagne di digital marketing in pochi secondi, ma soprattutto di monitorarle costantemente e continuare così a migliorarle, grazie ai suggerimenti offerti dalla piattaforma. Adzooma nella sua versione essential, gratuita, permette di impostare, monitorare e gestire facilmente le proprie campagne pubblicitarie su Google, Facebook e Microsoft, anche con una serie di ottimizzazioni per migliorare i risultati e regole automatizzate che semplificano alcune attività. Optando, invece, per la versione Plus, oltre alle funzionalità della versione gratuita, ci sono più di 81 modelli di automazione e la possibilità di analizzare le landing page per migliorare l'offerta.

Per la creazione delle landing page e soprattutto per la raccolta e gestione dei lead, possiamo utilizzare Sendinblue (le landing pages sono disponibili nel piano Premium) oppure MailChimp.

2. L’attivazione: il contatto acquisito su Instagram diventa cliente


Ora che il prospect ha mostrato interesse per il marchio ed è stato integrato nel database, è fondamentale mantenere vivo il suo interesse. L’attivazione del contatto deve avvenire subito dopo la prima interazione. Con l’aiuto dei sistemi di marketing automation, è possibile targetizzare tutti i contatti acquisiti grazie alla campagna sui social.

Tutti coloro che hanno richiesto il coupon compilando il form sulla landing page, sono certamente interessati ai tuoi prodotti. Questo è il momento d'inviare loro un’e-mail di benvenuto e il lookbook con la nuova collezione, incoraggiando così il traffico sull’e-commerce e alimentando l’interesse. Contemporaneamente, potrete incuriosire i contatti ricordando loro la scadenza del coupon e lo store più vicino dove usufruire dell’offerta.

Puoi gestire scenari di marketing automation con l'invio di email transazionali ancora con Sendinblue o MailChimp.

I vantaggi di un coupon, sono innumerevoli, se poi opti per una soluzione QR Code, sarà ancora più efficiente perché con la semplice scansione del QR code in negozio il cliente usufruirà dello sconto in modo rapido e immediato. Una volta usufruito del coupon, potresti trasformarlo automaticamente in una carta fedeltà, magari associandola allo stesso QR code, con la quale il cliente potrà continuare ad essere informato delle ultime novità e dall'altra potrà beneficiare di ulteriori benefici e sconti.

Così, da una parte avrete acquisito un nuovo membro nel vostro programma fedeltà, dall’altra il cliente sarà soddisfatto dell’esperienza offerta, immediata e, soprattutto, semplice.

3. Fidelizzazione: il cliente si affeziona al marchio


 

Ora siamo a una fase chiave del customer journey per instaurare una relazione duratura: la fidelizzazione.

Un cliente fidelizzato acquista più frequentemente e tende a spendere di più rispetto a un nuovo cliente non-membro. Gli indicatori chiave di un programma fedeltà di successo parleranno chiaro: il carrello medio e la frequenza di acquisto saranno sempre superiori in chi è fidelizzato. Una volta che il cliente ha effettuato il primo acquisto, è il momento di puntare sulla relazione vera e propria per riuscire a mantenerlo nel tempo.

Un programma fedeltà flessibile che soddisfi le sue esigenze e i suoi desideri, vi assicurerà la customer retention. Una buona tattica consigliata da Splio è quella di riservare delle attenzioni speciali e personalizzate per dimostrare il proprio interesse e vicinanza al cliente. Per rinforzare il legame, si può optare per l’invio di un breve questionario via e-mail ai nuovi clienti per conoscerli meglio. Chiedendo i propri gusti e la data di nascita, sarà possibile inviare loro una sorpresa il giorno del compleanno, per esempio. Inoltre, a coloro che avranno compilato il questionario, si potranno accreditare ulteriori punti fedeltà sulla loro carta come ringraziamento del tempo prezioso dedicato al marchio.

Questi sono esempi di una serie di azioni e ricompense che porteranno i membri del programma a salire di volta in volta di livello. A questo punto possiamo poi decidere di premiare i clienti più fedeli per proporgli di entrare a far parte degli ambassador del marchio.

4. Engagement: il cliente fedele diventa ambassador del marchio


 

Un cliente fidelizzato diventerà ancora più coinvolto se stimolato con iniziative accattivanti, come un programma fedeltà soddisfacente che combini la fedeltà transazionale e relazionale. Un programma di engagement è un’iniziativa loyalty che premierà i membri per tutte le interazioni avvenute con il marchio, come per esempio:

  • l’apertura e i clic delle e-mail;
  • il follow sui social;
  • una ricca wishlist (lista dei desideri);
  • la recensione online;
  • la visita sul sito eCommerce.

L’obiettivo di un programma di questo tipo è incrementare la conoscenza del cliente per ultra-personalizzare le offerte e le comunicazioni e premiare l’engagement del cliente non solo in fase di acquisto. Un cliente fedele e ingaggiato è il target ideale per una campagna di referral marketing.

Il passaparola è il canale di comunicazione più efficace per la fiducia. Difatti il 94% dei consumatori prende decisioni di acquisto in base ai consigli del proprio network mentre il 72% è influenzato da ciò che ha visto sui social. Il passaparola digitale aiuta a ottimizzare drasticamente i costi di acquisizione.

Una volta identificati i clienti più affezionati e coinvolti, sarà possibile invitarli per e-mail a diventare ambassador del marchio in cambio di un coupon e punti fedeltà. Il cliente condividerà di certo volentieri con i suoi amici il link di referral sui social network, per e-mail o su WhatsApp. E i suoi amici a loro volta avranno la possibilità di ricevere un coupon di benvenuto

Queste attività possono essere semplificate anche utilizzando una piattaforma di loyality e referral marketing (come ad esempio yotpo.com, ma ce ne sono diverse anche italiane) con funzionalità native di social sharing, insieme ad un tool di marketing automation (come Sendinblue), che consentiranno di lanciare una campagna member-get-member.

In questo modo sarà possibile rispondere a molteplici obiettivi, tra cui:

  • reclutare nuovi clienti;
  • generare ricavi aggiuntivi;
  • aumentare la visibilità del brand online & offline.

Pronti a raccogliere la sfida?

Tutte le fasi del customer journey sono fondamentali ed estremamente connesse tra loro. Se la fidelizzazione influenza il riacquisto, l’engagement influenza la fidelizzazione. Attivare, fidelizzare e animare il proprio database è una strategia decisiva per accrescere il valore di ciascun cliente, fino a trasformarlo in un ambassador. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale ed è il fedele alleato di ogni campagna marketing.

Una piattaforma di loyalty marketing e una strategia CRM ben definita e targetizzata possono aiutare a massimizzare le proprie campagne di lead generation e fidelizzazione, ma anche a trasformare i migliori clienti in ambassador del brand!