Obiettivo della street photography è svelare piccoli eventi quotidiani nella vita dei singoli e della società . Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, le immagini non devono contenere per forza una strada… Possono invece essere “rubate” ovunque le persone si raccolgano e abbiano comportamenti interessanti.
La fotografia di strada può regalare grandi soddisfazioni, ma presenta anche qualche difficoltà . Soprattutto se si è alle prime armi. Ecco 10 consigli per migliorare tecnica e stile, per immagini che lascino il segno.
1 – L’attrezzatura
Riduciamo il kit all’osso per essere veloci e invisibili, partendo dal corpo macchina. Qualsiasi fotocamera può dare buoni risultati se la conosciamo e la troviamo comoda. I modelli più piccoli sono più discreti e pratici da usare a mano libera per lunghi periodi. Impariamo a memoria posizioni e funzioni di pulsanti, ghiere e menu per poter scattare al volo.
Per quanto riguarda le ottiche, gli obiettivi a focale fissa sui 35 o 50 mm sono piccoli e per nulla appariscenti e hanno un angolo di campo simile a quello dell’occhio umano (intorno a 40 mm). Inoltre, è più facile arrivare a conoscere bene la resa di un’ottica fissa e questo aspetto rende più intuitive messa a fuoco e composizione.
Comuni marsupi o zainetti monospalla sono ideali perché non danno nell’occhio e offrono accesso immediato al contenuto. Calcoliamo lo spazio per il corpo e uno o due obiettivi. Non portiamo accessori che non useremo. Al limite, lasciamo proprio perdere la borsa e infiliamo in tasca le memory card.
2 – I grandi maestri
Prima di metterci alla prova, aiuta prendere confidenza con i paradigmi classici e contemporanei della fotografia di strada.
Anche se conosciamo già la storia del genere, approfondiamo un po’ per capire dove si colloca la nostra opera. Studiamo i maestri e cerchiamo anche di ampliare le nostre competenze nei campi dell’arte contemporanea e dei media. Riferimenti e citazioni colte daranno i loro frutti quando saremo in cerca di idee e soggetti interessanti.
3 – Scegliamo il posto giusto
Le scene più dinamiche non sono prerogativa esclusiva delle aree metropolitane. Qualsiasi luogo pubblico può essere perfetto, se vibra di attività umana. Consideriamo attrazioni turistiche, musei, mercati, spiagge… C’è spesso un momento ideale per visitare ogni luogo. Una stazione è pazzesca all’ora di punta, un chiosco è pieno a pranzo e così via.
Nelle strade affollate, ricordiamo di muoverci contro il flusso delle persone, in modo che i possibili soggetti si presentino frontali. Osserviamoli da una certa distanza e scattiamo quando ci passano vicini.
4 – Street photography: non diamo nell’occhio
Per fortuna l’invisibilità non richiede super-poteri, solo un po’ di attenzione e buon senso. In termini di scatto, una buona tecnica è guardare oltre i soggetti quando in realtà li fotografiamo. Se fingiamo di essere concentrati su altro, è molto probabile che non si sentiranno allarmati dalla nostra presenza. Quando scattiamo immagini di sconosciuti, è naturale per noi sentirci molto evidenti, ma anche i timidi e gli introversi possono ottenere ottimi risultati. Cerchiamo di emanare sicurezza. Quando abbiamo l’aria di essere proprio dove dovremmo essere, è più facile essere farci ignorare.
Se all’inizio ci sentiamo davvero troppo a disagio, manteniamo le distanze e lavoriamo su composizioni in cui abbia senso che i soggetti appaiano piccoli. Non ci sono trucchi magici per superare la paura: continuiamo a provare!
5 – Impostiamo lo scatto
I sistemi esposimetrici se la cavano in genere molto bene, ma non affidiamoci completamente agli automatismi. Usiamo piuttosto una modalità semi-automatica. Avremo il controllo e dimezzeremo il tempo di impostazione. Se sappiamo che la nostra fotocamera ha difficoltà a gestire il contrasto elevato, impostiamo una compensazione dell’esposizione: +1 se il soggetto è più luminoso della media della scena, -1 se è più scuro.
Oltre che all’esposizione, dobbiamo prestare attenzione alla messa a fuoco. Impostiamo la fotocamera sulla modalità continua (AI Servo su Canon o Continuous su Nikon). In questo modo la messa a fuoco seguirà i soggetti in movimento finché li terremo nel mirino.
Priorità di diaframma
La priorità di diaframma è indicata per le scene più generiche. Impostiamo diaframma e ISO in accordo con le condizioni di luce. In una giornata luminosa, partiamo da f/8 e ISO 400. Controlliamo che il tempo sia più veloce di 1/200.
Priorità di tempo
La priorità di tempo è utile per aggiungere sfocatura di movimento oppure quando la luce comincia a calare. Per persone o veicoli in movimento, partiamo da 1/15 di secondo. Un tempo più lungo, abbinato al panning, è ideale per soggetti più lenti.
6 – Catturiamo momenti spontanei
Le fotografie posate offrono splendidi ritratti, ma non catturano la vera essenza di una persona quanto uno scatto spontaneo. Se i soggetti sono diffidenti, possiamo provare a porre domande generiche sulla giornata o a fare complimenti per come sono vestiti – qualsiasi cosa faccia loro abbassare la guardia.
Alcuni ci staranno, altri no, non forziamo mai la situazione. La fotografia di strada è umanità e le emozioni sono la chiave dell’interesse. Le persone cambiano espressione di continuo. Un attimo sorridono, quello dopo corrugano la fronte. Il momento in cui scattiamo fa una profonda differenza.
7 – Fotografiamo con rapiditÃ
La velocità di esecuzione è l’essenza della fotografia di strada, ma mettere a fuoco richiede tempo. Se esitiamo troppo, però, il momento decisivo rischia di andare perso.
La teoria della messa a fuoco zonale prevede di impostare l’obiettivo in manuale, mettere a fuoco su una data distanza e scattare quando il soggetto passa nella zona nitida. È una tecnica utile quando scattiamo tenendo la fotocamera al fianco e non possiamo guardare nel mirino. Inoltre, ha il pregio di risultare invisibile e veloce.
Ci sono app gratuite che possono aiutarci a calcolare le distanze. Cerchiamo nel nostro app store un calcolatore di profondità di campo.
La messa a fuoco zonale
Mettere a fuoco in anticipo permette di scattare con velocità e precisione. Le ottiche più vecchie hanno indicatori specifici per l’estensione della profondità di campo, che comunque è molto facile da calcolare. Per determinarla e modificarla, dobbiamo conoscere la lunghezza focale e il diaframma in uso e la distanza dal soggetto.
Impostiamo la fotocamera
Partiamo da diaframma f/8 o f/11. Potremo cambiare il valore se ci accorgessimo che i risultati sono troppo scuri. Un’ottica fissa 50 mm (meglio se con gli indicatori della distanza di fuoco) è la scelta migliore. Impostiamo messa a fuoco manuale.
Calcoliamo le distanze
Se l’ottica offre indicatori di distanza, usiamo quelli. Se no, usiamo un’app come DoFViewer. Inseriamo modello di fotocamera, lunghezza focale, diaframma e distanza dal soggetto e l’app calcolerà i punti più vicino e più lontano coperti dalla profondità di campo.
Posizioniamoci bene
Mettiamoci in un punto dal quale il soggetto cade entro la profondità di campo calcolata. Se desideriamo ampliarla, chiudiamo il diaframma, ma ricordiamo di riaggiustare l’ottica e la nostra posizione di scatto. Con i soggetti in movimento, scattiamo non appena entrano nella zona nitida.
8 – Diamo rilievo ai dettagli
In nostri ritratti sembrano poco ispirati? Se ci capita, avviciniamoci e stringiamo le scene per potare all’attenzione dettagli ed elementi interessanti. Le immagini di strada non devono per forza contenere esplicitamente persone. Artefatti e oggetti che alludono a storie e comportamenti sono documenti sociali altrettanto potenti.
Il taglio stretto forza lo sguardo su una specifica parte del soggetto. Perché non concentrarci sulle mani o sui piedi di qualcuno, se hanno qualcosa da dire? Nel caso, un teleobiettivo nell’ordine del 70-200 mm funziona molto bene.
9 – I cliché della street photography
Bianco e nero contrastato
L’assenza di colore può semplificare una scena complessa, dare carattere
e rendere protagonista una luce interessante. Il colore però ha forti
connotazioni emotive. Non usiamo un bianco e nero ruvido solo per
ricreare l’atmosfera di una foto classica. Piuttosto scattiamo in RAW e
decidiamo in fase di conversione.
Artisti di strada
Sono bersagli facili, perché restano in un punto e in
genere non hanno problemi a essere fotografati. Se uno in particolare ci
attira, mostriamo ciò che lo rende unico: lo stile, le mosse o magari
gli abiti o gli strumenti.
Silhouette e ombre
Le silhouette rendono teatrali le scene di strada,
soprattutto quando la composizione è molto semplice. Esponiamo per le
luci alte e lavoriamo in monocromia per vedere l’effetto. Inquadrare il
soggetto contro uno sfondo chiaro o luminoso enfatizza l’uso della
tecnica.
Riflessi
Le superfici riflettenti sono diffuse negli ambienti
urbani. Vetrine, strutture di metallo e anche pozzanghere offrono lo
strumento perfetto per composizioni creative. I sistemi autofocus spesso
non riescono ad agganciare i riflessi, nel caso procediamo in manuale.
Vetrine
Le vetrine sono barriere fisiche che facilitano la cattura di
soggetti davvero del tutto inconsapevoli e, in più, aggiungono una
prospettiva nuova alle immagini. Scattiamo dall’interno o dall’esterno:
cambiamo posizione e vediamo cosa otteniamo. Includiamo anche insegne,
grafiche e riflessi.
10 – Cogliamo l’attimo
Alba e tramonto sono di norma associati ai paesaggi, ma inserire una luce naturale dinamica ha un bell’impatto anche sugli scatti di strada. Una lama di sole o un’ombra ben definita possono trasformare un’immagine altrimenti scialba. Le diverse ore del giorno portano allo scoperto anche personaggi particolari, come nottambuli che tornano da una notte brava, pendolari o lavoratori del turno di notte.