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Come scrivere un testo dinamico e suscitare, quindi, l'interesse dei lettori

 


Quante volte hai letto un testo on line (ma anche su carta) e lo hai definito “piatto“?

Quante volte hai sbadigliato o ti sei reso conto che non stavi ricordando nulla di quanto letto?

Credo che sia capitato a tutti prima o poi, perché troppo spesso abbiamo davanti testi statici, che sembrano fermi e scolpiti nella roccia, immobili come la Sfinge di Edipo e altrettanto criptici. Per catturare l’attenzione e l’interesse dei lettori devi scrivere un testo dinamico, ma cosa lo rende tale?

Possiamo dividere le caratteristiche di un testo dinamico in due grandi gruppi:

  • grafiche
  • narrative.

La dinamicità grafica del testo

La prima attenzione è quasi sempre per l’aspetto visivo del testo. Le parole, prima ancora di leggerle, le guardiamo.

(Luisa Carrada)

Questo è un dato di fatto, soprattutto on line: il nostro occhio per poter decodificare le nozioni scritte, prima scorre completamente il testo, lo inquadra graficamente e prepara il cervello a ciò che dovrà recepire, dandogli per prima cosa una struttura grafica da seguire.

Più la struttura sarà memorizzabile visivamente più sarà facile per la mente del tuo lettore recepire le informazioni corrette e, di conseguenza, apprezzare il valore di quanto hai scritto per lui.

Quali sono gli strumenti migliori per rendere graficamente dinamico un testo on line? Vediamoli:

  1. Il font: scegli un font Google, così che sia leggibile su tutti i device, privilegiando quelli semplici, puliti, leggibili. Quindi evita i testi handwriting o gli skatch tipo lavagna possono essere poco chiari, soprattutto se di piccole dimensioni
  2. Il grassetto: segnala le informazioni importanti così che unendo tutte le parole in neretto il lettore può, idealmente, ricostruire il senso di tutto il post
  3. Il corsivo: usalo per le parole straniere di uso non comune e per i titoli di opere
  4. Il quote: le citazioni sono molto utili e per evidenziarle usa l’apposita opzione dell'editor che ti permette di evidenziarle tramite il block-quote (è il tasto delle virgolette nell’editor di testo di ogni pagina e articolo)
  5. I titoli e i sottotitoli: questi elementi sono importantissimi per dare in breve il senso logico del percorso che darai al tuo pensiero e aiutano immensamente nella lettura. Inoltre staccano graficamente il testo aleggerendolo
  6. I paragrafi: vai a capo. Tutto qui. I paragrafi ti evitano quella che chiamo “La sindrome di James Joyce”, ovvero ammazzare il lettore con paginate di parole senza punteggiature.
  7. Gli elenchi puntati: se avessi elencato in un unico paragrafo tutti i punti dall’1 al 7 mi avresti già abbandonato, vero? Lo stesso vale per chi legge te.

La dinamicità narrativa: divertiamoci e divertiamo

Io amo scrivere, e tu? Spesso lo chiedevo durante le riunioni di redazione o nei breafing di scrittura creativa in agenzia: ti diverti a scrivere? I collaboratori mi guardano sempre un po’ allibiti perché nessuno gli ha mai permesso di credere in una cosa importante: scrivere è divertente anche se lo fai per lavoro, anche se parli di pompe a immersione o valvole di sfiato, e se riesci a divertirti scrivendo, lo fa anche il tuo lettore che di conseguenza sarà molto più propenso a scegliere te, i tuoi prodotti o i tuoi servizi per risolvere i suoi problemi.

Ma come possiamo rendere il nostro testo dinamico giocando sugli elementi narrativi?

Anche qui usiamo un elenco per riassumere le idee in modo pratico e organizzato:

  1. Scopri come parla il lettore: sì, torniamo a parlare di ascolto, di conoscere i clienti e di valorizzare il loro linguaggio in quello che scrivi. Usando i suoi stessi termini attiri la sua attenzione
  2. Usa le figure retoriche: oltre alle metafore ci sono molte altre possibilità come le allitterazioni e le rime (da usare con parsimonia e ironia), l’anafora che ripete due o più parole a inizio di ogni frase, l’enumerazione, l’ossimoro, ecc… Qui puoi leggere tutte le figure retoriche che la nostra bella lingua offre: Luzzapy.
  3. Usa le tecniche cinematografiche: quanto affascina un film che utilizza flashback e anticipazioni? Che apre una scena su un piccolo dettaglio dell’ambiente complessivo? O che al contrario ti fa partire dallo spazio per poi accelerare velocemente fino al luogo preciso in cui inizia la scena? Puoi riprodurre lo stesso effetto con le parole, serve solo un po’ di allenamento!
  4. Sfrutta il meccanismo della fiaba: individua un eroe che deve superare numerosi ostacoli, messi sul suo cammino da un antagonista, con il supporto di alcuni aiutanti (divisi in piccoli e saggi) per raggiungere un nobile scopo. Tutti noi conosciamo le favole, basta prendere i nostri temi e raccontarli con un po’ di magia.

In conclusione: dinamico non è semplicistico

Ci sono persone che ritengono che un testo di valore debba essere, sostanzialmente, noioso, piatto, complesso e difficile.

Io credo che questa sia una stratosferica idiozia. I libri più belli, e parlo anche di testi scolastici, sono quelli che sanno aiutarti a essere letti, quelli che ti fanno amare la lettura anche parlando di cose non propriamente appassionanti.

Per fare questo devi padroneggiare le tecniche di cui abbiamo appena parlato.

E ora una domanda per te: cosa ti aiuta a ricordare il contenuto di un testo? Cosa ti affascina a tal punto da appassionarti anche agli argomenti più tecnici? Parti da lì e scoprirai il segreto della scrittura efficace.